lunedì 29 novembre 2010

I topi abbandonano la nave



Consiglio parassita nr. 53
Leccare il culo non serve sempre, dimostra piuttosto quello che vali: sfrutta la frase giusta, con il capo giusto al momento giusto

Dopo le prime due settimanelle nel nuovo container, sotto l´impero di Giuda, un venerdí prendo vacanza e passo qualche giorno dai genitori di Stella.
Torno il lunedí e alle 0800 entrando in ufficio Metallo m´intercetta.
- Tenio te lo dico di persona prima che lo leggi sulle email: mi sono licenziato e a fine gennaio ti lascio...
Gli ho sorriso. Con amicizia e rispetto.
- Guarda Metallo, sono contento che te ne vai, e sai cosa intendo...la ditta perde un elemento importante e valido, ma so che avrai trovato qualcosa di meglio.
Mi racconta che dopo i vari cambiamenti (il nostro team diviso, io sotto Giuda, lui a addestrare Leprotto,...) aveva cominciato a cercare e ha trovato un lavoro vicino a casa sua, salario piú alto e possibilitá di continuare il suo master MBA (l´avevo sospettato).
Ho trovato la sua scelta giustificata e gli auguro ogni bene.
Logicamente calcolo freddamente cosa succederá in febbraio: Leprotto dovrá fare il suo lavoro, e non ha abbastanza esperienza e vivacitá...sará un caos bestiale che bloccherá produzione, comande e attivitá...evviva!
Verró poi a sapere che Budino e Rospo alle sue dimissioni gli avevano chiesto:
- Possiamo trattenerti qui offrendoti qualcosa?
E Metallo gli ha risposto:
- No, ho giá firmato quindi mantengo la parola e me ne vado.

Tre giorni dopo chiamano tutto il reparto a riunione in officina.
Rospo racconta che a gennaio lascia il comando del reparto e Budino prenderá il suo posto...
Tutti applaudono meno io e Metallo. Kapó fa spettacolo aperto del suo leccaculismo essendo il primo, con balzo da tigre, a stringere la mano a Budino con tanti salamelecchi. Che vomito.
Prendo Metallo e andiamo a fumare una sigaretta.
- Lo sapevi giá? - gli chiedo - Si, mi hanno anche offerto il posto vacante di Budino, ma avevo giá firmato il nuovo contratto quindi nisba. Avevopromesso di non raccontarlo...

Ma che bello, da gennaio il mio ex boss, che talmente moscio mi ha ceduto a Giuda in nome della qualitá, diventerá il nuovo Volpe/Rospo/Boss....la logica é morta per la seconda volta.
Al suo posto cercano un capo esterno...quindi non se ne parla di regalare a me il suo posto.

Comincio un nuovo progetto interno con un capoprogetto che vuole fare la primadonna.
È talmente pieno di se che ci tratta come la merda: parla solo lui e tutti i suoi desideri vanno esauditi: fanculo il budget, gli altri progetti e le nostre nozioni. Lui puó!
Vuole costruire una macchina in un laboratorio sotterraneo e gli faccio notare che sará difficile trasportarla lá sotto. Lui la vuole enorme e non capisce che oltre allo spazio che occuperá in laboratorio bisogna tenere conto dello spazio per trasportarla (giuoco, poterla ruotare in corridoio, nell´ascensore,...). Non volendo ascoltare le mie ragioni comincia a trattarmi come un bambino dell´asilo.
- Ma quanto sono larghe le porte del laboratorio? - Mi chiede.
- Sull´80 cm. - Rispondo io.
- E la macchina quanto é larga?
- 80 cm al massimo...
Si morde le labbra e m´impone di andare a misurare insieme la porta.
Prende il metro, lo fissa tra le due ante e mi dice:
- Tenio, quanto misura la porta? Dai, dimmelo, quanto misura la porta? Su, dillo ad alta voce...
- 84 cm.
- Ecco, quindi la macchina la puoi fare largha fino a 84cm.
...l´ho guardato con sufficienza e dopo qualche frase di rito me ne sono andato "Meinungslos", senza opinioni e parole.
Non mi capitava da tanto di essere trattato come un bambino e non mi ricordavo quando puó offendere...un grosso VAFFANCULO non bastava a farmi calmare. Mi ha veramente demolito la logica. Il telaio della porta é storto e dal lato piú stretto sono 81,5cm...la macchina peserá 400kg e senza rotelle non sará facile farla passare...ma son tutte bazzecole che lui non capirebbe...che tristezza.
Oltre al danno la beffa. Dato che sto coglione continua a dettare desideri ne parlo con Giuda. Gli rendo noto che la settimana pianificata per il suo progetto non mi basterá. Ho bisogno di piú tempo.
- No Tenio, tu mi hai chiesto una settimana e se non ci riesci sono cazzi tuoi. Io non ci posso fare niente se tu non ci starai dentro coi tempi...
Che figlio di puttana. Per dare una mano alla ditta ho deciso di svolgere questo progetto in parallelo perché lo ritenevo importante e fattibile. Mica gli ho chiesto la luna. Non c´é nient´altro da fare in questo momento quindi é stato proprio un testa di cazzo a cicchettarmi...ma imparo in fretta...quindi nei prossimi post capirete cosa gli combineró.

A inizio novembre come ogni anno ci danno le valutazioni e si parla dell aumento di stipendio.
So giá tramite contatti che non sono il favorito per un aumento di stipendio...mi daranno il giusto sindacale ma niente di piú. Essendomi bruciato i "punti leccaculo" dato che non sono piú sotto Budino e con Rospo e Giuda che mi vedono come un elemento disturbante nel loro piano pre-pensione, mi preparo a dare battaglia.

Mi trovo con Giuda a discutere dell´anno passato...lo blocco subito dicendo che gli obiettivi dell´anno scorso come le note non me le puó dare, dato che sono un suo sottoposto da appena 3 settimane e che voglio parlarne con Budino. Annuisce.
Scriviamo gli obiettivi futuri: migliorare la qualitá, migliorare la qualitá, migliorare la qualitá....
Sto coglione salta fuori a dire (e sul rapporto lo metteró per iscritto) che la mia immagine in ditta non é bella e che molti mi criticano (cosí mi regala un motivo per denunciarli per mobbing)...gli rispondo che giá lo sapevo e che é affar suo migliorarmela, dato che non sono io che mi cambio di reparto ogni due anni. Annuisce.
Poi mi chiede cosa voglio fare per migliorare me stesso: seminari, conferenze, visite a fiere,....le solite cose. Annuisce.
Infine mi chiede come sto in ditta (Feedback personale).
Gli sputo in faccia che sono deluso di quello che sta succedendo. Avevo un altra opinione di come doveva andare e che nel suo ufficio non mi trovo per niente bene: io insegno agli altri e non ci guadagno niente. Il lavoro é lento. Sono stufo di fare sempre le stesse cose. Non mi pagano abbastanza . I due colleghi Pecora e Cicogna non sono di nessun aiuto. Trovo la sua presenza come capo in ufficio opprimente e che mi ostacola il lavoro con richieste senza importanza e troppo ovvie...

Ve l´ho detto che cominciavo una battaglia ;-)

Ci rimane di merda. Mi dice che pensava tutto l´opposto: che mi trovavo bene, ero felice e roba simile...Ne prende conto, lo scriviamo e SI augura che la situazione migliori per quanto riguarda l´ambiente nel suo ufficio.
Uscendo penso a quello che mi ripeteva sempre mia madre: chi vive sperando, muore cagando.

Il giorno dopo discuto il resto con Budino.
Mi da valutazioni molto buone per gli obiettivi dell´anno scorso (tutti riusciti al massimo). Mi da le note e su una si blocca: rapporti con i colleghi.
Salta fuori che in agosto, durante la mia richiesta "ho dei problemi ed é da 6 mesi che non fai un cazzo quindi me li risolvi" se l´é presa dibbestia quando gli ho puntato il dito contro.
Mi racconta che avrebbe voluto darmi una nota di demerito, che non si fa cosí, eccetera eccetera.
Quindi mi da solo un "buono" e non un "molto buono"....
Saltano fuori varie cose:
- Budino mi vede come testardo pessimista, perché continuo a difendermi e non propongo mai di voler cambiare...ma se lui mi ha sempre detto che bisogna discutere le cose? Mica mi lascio convincere senza argomentazioni.
- crede che faccia la vittima e che ottusamente difendo una veritá sbagliata...non ha piú voglia di discutere.
- per lui vedo solo bianco o nero...non vorrá mai piú discutere ed é convinto che sono una persona squilibrata.

La sera ragionando sul meeting con Budino mi domando perché egli mi vedesse come terrorista/brontolone/pessimista sapendo benissimo quanto amassi il mio lavoro e la ditta. Capisco allora molte cose: mi ha ceduto a Giuda senza difendermi perché ero diventato un problema (ho messo in discussione il suo potere attivando problemi a lui difficili da risolvere, avrebbe preferito che stavo zitto). Giuda mi ha preso per aumentare il prestigio del suo reparto (sono il migliore ed infatti il reparto di Budino, con me e Metallo, ha guadagnato un sacco di punti in ditta, permettendogli di pavoneggiarsi). Non hanno calcolato che Metallo scappasse. Rospo se ne va e Budino ne prende il posto (con me e Metallo ha abbastanza guadagnato prestigio in ditta per far un po´ di carriera).

Non rinpiango i miei comportamenti, tanto son giovane e non avrei avuto altre speranze di carriera in questa ditta (ho iniziato come zerbino e molti mi ricordano come tale quindi niente possibilitá di crearmi una lobby o fare scatti di posizione). Non sono abbastanza leccaculo ed il mio background militare m´impone il credo meritocratico e non di prediligere corruzione e affini.
Concludo che Budino non merita piú il mio rispetto come uomo. Questo termine lo riservo per quegli individui che vivono la vita come una sfida e da cui succhiano il midollo per sopravvivere e migliorarsi. Budino ha preferito scaricare un problema piuttosto che risolverlo. Un quaquaraquà.
Non mi muoverei nemmeno per aiutarlo se ferito. Non utilizzabile. Sacrificabile. Imgombra e consuma ossigeno. Conoscendo il suo stile ora cercherá di stare in ditta ancora una quindicina d anni fino alla pensione, evitando di creare problemi e il prodotto non subirá tante modifiche. Intravedo un futuro noioso, ripetitivo e lento per la ditta. Hanno stabilizzato la curva di crescita.

Rileggo il rapporto scritto da Giuda e Budino e per due volte glielo correggo. Hanno formulato alcune frasi cercando di farmi ammettere che sono peggio. Quindi gliele correggo imponendomi come vittima e proponendomi aperto ai miglioramenti...alla fine accettano e gli firmo il rapporto sorridendo.

Parlando con un collega mi spiega il termine economico dell´esternalitá applicandolo al mio caso.
È kafkiano come Budino, Rospo e Giuda non si rendano conto dell´apporto che ho dato alla ditta. Essi leggono i miei sorrisi e la mia socialitá prendendola per "gioia per il posto di lavoro" e non come fattore personale. Credono che se uno ride alla macchina del caffé é per la felicitá generale che deriva dal lavorare con loro.
Kafkiano.

Io continuo a lavorare tranquillo ai miei progetti, trattando Giuda con sufficienza e Pecora come schiavetto. Mi hanno dato due monitor e la qualitá del guardare film lavorando é migliorata. Adoro il mio lavoro, odio svolgerlo con Giuda e Budino. Gusto ogni ritaglio.

Ritagliatevi la vostra libertá pagata.

giovedì 25 novembre 2010

Nuova fine


Consiglio parassita nr. 52
Fai amicizia con i vicini di ditta...nuova gente a disposizione, nuovi aiuti, nuovi amici.

Il venerdí cambio quindi di container. Alla mia destra Cicogna, davanti Pecora, in diagonale a destra Giuda. Faccio il muso per una settimanella e mi lasciano stare. Devo finire un progetto senza dovermi immischiare nei lavori degli altri 3 ed non ho bisogno di interagire.
A fine ottobre vado ad una fiera a Düßeldorf per cercare nuovi materiali isolanti e fornitori. Rimango attivo nei prototipi ed é giusto che mi informi sulle novitá. Purtroppo Giuda viene con me e dopo tante discussioni su come/quando andiamo si decide per il viaggio in treno.
Il giorno stabilito ci troviamo quindi in ufficio la mattina presto e cominciamo un viaggio di alcune ore verso la fiera. Giuda rompe il ghiaccio per primo e per il resto della giornata parliamo liberamente di tutto, a parte del fatto che é il mio nuovo capo...
Tirando le somme sono ancora piú deluso del dovuto. Giuda non é cattivo, ma é un idiota completo, stupido, tonto, lento e con difficoltá d´apprendimento. Dietro il suo sguardo di primogenito che ha subito un infanzia di sberloni e storie di guerra dal nonno nazista si nasconde un imbecille che per caso ha raggiunto una posizione di potere (il "principio di Peter" ha colpito in pieno nel suo percorso professionale).

Saltano fuori delle evidenze scioccanti per me:
- é convinto che tutto quello che ho/abbiamo costruito fino ad ora é da cambiare e per questo necessiteremo una ventina d´anni;
- é convinto che tutta la nuova struttura sia stata pensata da Dio in persona (o Rospo in sua vece) quindi funzionerá...(anche Hitler era convinto della vittoria finale. Sará genetico?);
- anche essendo un fondatore non ha capito niente di come funzina il management della ditta, quindi non si é mai interessato alle figure chiave che la gestiscono e che aquistano potere negli ultimi anni (vedi Nervo e Metallo);
- da importanza alla simpatia di una persona e non ai suoi meriti;
- non sa costruire niente, gli mancano le piú basilari conoscenze di ingegneria. Metallurgia, statica, matematica e dinamica gli sono sconosciute;
- il suo modo per risolvere un problema é di darlo in outsourcing;
- qualsiasi problema del mondo é dovuto ad una cattiva comunicazione, i compromessi non esistono e le entitá celestiali come il suo Dio (o altri in sua vece) possono decidere la soluzione.

Da ultimo mi spiega come ha fatto carriera. Dopo un apprendistato come meccanico dentista (fresare denti finti e costruire protesi odontoiatriche) si accorge che non guadagnerá abbastanza. Alla fondazione della nostra ditta viene preso come custode dell´officina: pulire le macchine, manutenzione, comandare materiale. Il capo officina ha piú interesse a fumare canne e se ne va dopo qualche mese. Giuda diventa l´unico meccanico. Poi prendono altri 2 meccanici, lui li gestisce e fa la scuola serale diventando capo-officina. Dato che l´officina funziona da sola e lui non ha un cazzo da fare si inventa costruttore. Costruisce 3 macchine in 3 anni (io ne costruiró 22 nello stesso tempo). Poi diventa capo dei costruttori e il presente lo conosciamo.

La sera torno a casa con sentimenti misti che vanno dalla delusione di aver conosciuto un piccolo uomo con la sua piccola vita, l´aver trovato una soluzione facilissima ad un probelma ritenuto insormontabile, pietá umoristica per una persona enormemente idiota (culturale, sociale e professionale).

I giorni seguenti ci parlo come parlerei con un mongoloide, spiegandogli bene i problemi e discutendo le soluzioni. Capisco subito come intende imporre la sua autoritá e ne sono disgustato: gli propongo 3 soluzioni possibili e lui le scarta subito cercando la 4. La discute rifacendo tuuuuutti i passi che avevo giá fatto io arrivando alle 3 soluzioni uniche e possibili (questo processo dura dai 5 ai 20 minuti), poi ne sceglie una che avevo scartato e la difenderla. Me la impone, la faccio, non funziona e finalmente mi lascia in pace e decido da solo una delle prime 3.
Non capisce che un leader deve scegliere e non fare il lavoro di ricerca & sviluppo dei suoi sottoposti...ma non avendo la cultura ingegneristica del sottoscritto vuole per forza capire tutto nella speranza di diventare un ingegnere. Che tristezza e che perdita di tempo.

Il lavoro continua con Pecora che letteralmente beve qualsiasi mia cognizione e cominciamo un progettone per un cliente americano: 40 macchine in 6 mesi. Il lavoro alla fine é facile e le macchine per niente complicate; al punto che siamo spesso in stand by ed propongo di costruire un´altra macchinina in parallelo al grosso contratto...cattiva idea.

Un lettore mi chiede notizie di Teschio ( che purtroppo per mio errore é stato rinominato in Kapó) e di Sacco-che-ride.
Kapó dopo il Grande tiro al Piccione di agosto (dove tutte le officine si sono lamentate di me), non ha voluto infierire piú del dovuto e si é preso il progetto di cazziare Pecora...quindi passa le sue giornate tentando di insegnargli il mio ed il suo lavoro, con risultati scarsi e tanti ceffoni-critiche per il povero Pecora.
Sacco-che-ride mi ha talmente rotto le balle con la sua snervante risata e la sua voglia di spettegolare che é da marzo che non ci parlo... sopporto le suo risate in sottofondo e lo saluto quando lo vedo, niente di piú. Lui sí che é un parassita aziendale old school con i controcazzi. Ho osservato piú volte le sue tecniche: ogni 2 ore abbandona il PC e fa una passeggiatina di un quarto d´ora nel posteggio. Ogni ora si ferma, si allunga sulla sedia e guarda il soffitto per una decina di muniti, si riscalda una minestra rapida ed aspetta paziente che si raffreddi contemplando la tazza...un maestro.

Ritagliatevi la vostra libertá pagata.

domenica 26 settembre 2010

La logica é morta


Consiglio parassita nr. 51
Prima di dar la mano ad uno stronzo, pensa a tutte le cose schifose che con quella mano hai fatto o potrai fare. Dagliela e sorridi soddisfatto. Poi vai a lavarti le mani.

La foto che vi propongo oggi contiene una finezza umoristica che difficilmente i tedeschi capiranno. Basta aggiungere una virgola dopo "Brandfall" e creeremmo il tipico caso di logica illogicitá tedesca: "l´ascensore sta bruciando, non utilizzarlo" piuttosto dell´originale "in caso d´incendio non utilizzare l´ascensore". io rido ma non fa niente.

Venerdí mi hanno finalmente spezzato le corna. Alle 0900 Rospo entra nel mio container e davanti a Budino, Milf, Metallo, Leprotto e Sacco-che-ride racconta che io cambio di gruppo, cambio di container e che é stata una scelta sofferta. Io ascolto il tutto guardando nel vuoto. Accenno di si con la testa solo quando Rospo dice che io sono d´accordo.

Bevo un caffé, fumo tre sigarette di fila e torno dentro.

Alle 0930 stesso teatrino davanti a Cicogna, Giuda e Pecora. Anche qui accenno di si, anche qui guardo nel vuoto. Finita la performance Rospo e Budino se ne vanno e cominciamo il solito meeting del venerdí.
Alla fine del meeting Giuda mi chiede quando faró trasloco e mi propone una postazione vicino a lui, davanti alla porta.
Mi ero giá preparato a questo e gli chiedo:
- Ma io pensavo di poter scegliere dove stare...
- OK, quale posto vuoi?
- Quello di Cicogna...

Cicogna cade quasi dalla sedia. Il posto che voleva affibiarmi Giuda fa schifo e tutti lo sappiamo.
Io tiro fuori subito il fatto che per "motivi medici" non meglio specificati non posso avere gente o cose che si muovono dietro la mia schiena, quindi arrangiatevi e io mi becco il posto che voglio.
L´inettitudine di Giuda si protrae in un ora buona di scelte, compromessi e proposte, per finire con io che rubo il posto a Pecora (riparato, nessuna possibilitá di vedermi lo schermo).

La prima battaglia l´ho vinta io e se Giuda ci ha speso un ora penso proprio che nell´immediato futuro riusciró a creargli tanti di quei problemini che non s´immagina. Spenderemo un mucchio di tempo risolvendo inezie.

Torno al mio container e Metallo picchia un paio di volte i pugni sul tavolo:
- Cazzo ma non ci credo che ci separano.
- Lo so Metallo, é triste ma la logica é morta.
- Non si lavora bene insieme. Vicini di banco abbiamo una supersinergia. È tutto piú dinamico ed il flusso d´informazioni é continuo.
- Lo sappiamo tutti e due e ne abbiamo giá parlato. Dovremo trovare una soluzione: email, outlook, fogli digitali,...
- Comunque ti dico un segreto: fra un mese comincio un master MBA. Ogni tre settimane venerdí/sabato e domenica scuola, il resto a casa, 2 anni, 12000 euro.
- Bellali! Ma scordati di diventare mio superiore.

Non ne sono per niente geloso quindi gli ho fatto i miei complimenti e sono andato a rifumare e a ribere caffé.

Al pomeriggio Budino mi incrocia e vuole parlarmi:
- Allora Tenio, cosa ne pensi?
- Super!
- Super é un´altra cosa. Cosa ne pensi davvero?
- Penso che se é questo che la ditta vuole DEVO esserne felice...
- Ma piantala, tu la prendi sempre come un militare....
- ...senti Budino cosa devo fare allora? Piangere o scazzarmi non é servito a niente, quindi DEVO essere contento!
- OK. Come vuoi tu. Comunque se la cosa non funziona a dicembre ci sediamo ancora tutti assieme e troviamo un altro sistema.
- Si-si.
- E se la produttivitá veramente crolla Rospo vi trova un collega a gennaio che vi aiuta.
- Cosí saremo in 4 a conoscere il prodotto e come al solito solo uno che lavora, IO...
- ...
- ...
- E ricorda che se c´é qualcosa che non va puoi venire a parlarne con me.
- ...cosí mi difendi come nelle ultime settimane e non cambia niente.
- ...
- ...
- eh si...
- Eh si! Grazie per la chiacchierata e buon weekend.

Domani si trasloca e vedremo cosa succede.

Ritagliatevi la vostra libertá pagata.

venerdì 24 settembre 2010

50mo consiglio. Oggi é il primo giorno del resto della tua vita



Consiglio parassita nr. 50
Non aver mai paura di fare domande: portano informazione, fanno perdere tempo, ti migliorano la vita. Ricorda peró che "rispondere é cortesia".


Ed ecco il 50 consiglio. Ci sono arrivato e sul grafico della gioia momentanea una piccola cunetta segnala la mia felicitá. In Matrix Morpheus diceva che al destino non manca certo il senso dell´umorismo. Io traduco questa piccola veritá nella legge della ruota: ogni tanto sei su, ogni tanto sei giú.
L´obiettivo egoistico di questo blog é di raccontare la mia bella vita professionale, amando il lavoro che faccio, ma senza cadere nello stress che la nostra societá c´impone.
Avevo trovato un bellissimo equilibrio tra lavorare per la ditta e di nascosto svolgere attivitá personali durante il tempo di lavoro, senza minare la produttivitá e mostrando invece di essere un buon elemento.

La mia generazione é stata bombardata con tre concetti chiave: l´ecologia, l´essere elastici e il lavoro di gruppo.
Fin da piccoli ci hanno tirato due coglioni con il buco dell´ozono, le pioggie acide e la raccolta differenziata e ora in automatico buttiamo l´immondizia nei cestini, dopo averla separata per benino, e ci facciamo fottere nel comprare prodotti "bio" pagandoli il doppio di altri prodotti tossicamente uguali, fabbricati da criminali bugiardi chiamati Monsanto, Mc donald e Nestle. Appena adolescenti ci hanno fatto capire che i bei tempi dei nostri padri, quando potevi lavorare per una ditta fino alla pensione, erano finiti e che per noi il nuovo mondo del lavoro sarebbe stato una giostra fatta di cambiamenti, licenziamenti, dimissioni e poca sicurezza.Ma tranquilli: per ogni cambiamento salirai uno scalino fino a diventare miliardario...balle. Ma come concepire l´idea di lavorare assieme ad un collega per 40 anni, 40 ore alla settimana, pagando un credito per una casa acquistata con sacrifici, in un mondo individualistico, egoista e consumistico dove il dio denaro e l´ipocrisia la fa da padrona? Al giorno d´oggi non conosci piú il tuo collega e quando lui si becca un cancro tu sei felice che non é toccata a te questa sfiga.
Appena maggiorenne tutti a urlarci che l´unione fa la forza, che piú menti creano idee migliori quindi team building, membro alfa, beta e gamma, brainstorming e mindmap. Poi sul lavoro c´é sembre il bastardo che non fa niente ma giocando a golf con il capo fa carriera anche essendo un incompetente e a fine mese, dopo che tutti abbiamo lavorato assieme come in una sauna, ognuno riceve la sua busta paga e va masturbarsi da solo nel grande cesso del consumismo, spendendo i suoi soldi per sopravvivere o per comprare oggetti che lo seppelliranno.
La cultura sta morendo, la musica é sempre piú spastica e una canzone vive una sola estate. La gente ha paura e chiude a chiave ogni cosa. I giovani sfogano la frustrazione con quello che vedono in TV e si aggrediscono tra coetanei il sabato sera o praticando sport estremi per qualche scossa di adrenalina. Nuove droghe, fare sesso a 13anni, nessuna idea del futuro fino ai 25. Concetti come il feng-shui, il gustarsi un buon vino o passeggiare nella natura ce li vendono idioti in franchising e semplificandoli li rendono asettici e modaioli. La decrescita personale per gustarsi quel poco che abbiamo da vivere o implementare robot-schiavi per avere piú tempo per noi sono stati messi nela casetto nella speranza di renderci pecore facili da gestire.
Ma chi ha fatto queste scelte? I massoni? Il nuovo ordine mondiale? La nostra umanitá ha davvero preso questa strada da sola come una specie di evoluzione darwiniana errata?
Stupidamente questo approccio professionalmente passivo nella mia ditta non mi ha permesso di crearmi una lobby forte (politica) o di dimostrare quanto indispensabile fosse la mia presenza (i miei boss danno per scontato che ció che io svolgo senza problemi, chiunque puó farlo, secondo il dettame manageriale del "nessuno é insostituibile"...ma questa mancanza di realismo é e sará sempre pericolosa).

Oggi alle 1530 Rospo, in privato, mi ha comunicato che dopo tanti ragionamenti:
- ha deciso di mettermi nel gruppo di Giuda, Pecora e Cicogna;
- domani lo comunicherá ai vari team e poi a tutta la ditta;
- lunedí cambio d´ufficio;
- ne ha giá parlato con il superdirettore e non fa niente se la produttivitá diminuisce. nel caso in gennaio si cercherá nuova forza lavoro.
Poi ha capito che questo non mi sarebbe andato giú e mi ha chiesto se ero molto o tanto incazzato.
Gli ho fatto un bel sorrisonr e gli ho detto:
- Nooooo, mi va benissimo. Se é questo che la ditta vuole vuol dire che avrá preso in considerazione tutti gli aspetti della questione. Io sono elastico e m´impegneró a fare andare tutto per il verso giusto. PERÒ sia chiaro che la produzione verrá ridotta. Amen.
Anche lui ha risposto amen.

Caro Rospo, ti auguro un bel cancro a qualche organo interno, dove tu non riesca a grattarti e dove la morfina non faccia effetto.

Il mio problema é interno e lo sto vivendo con il rammarico, delusione, tristezza e rabbia.
Sono una persona ambiziosa e orgogliosa, quindi in questi casi ne parlo con confidenti e famiglia. Sfogandomi rinforzo il mio ego e sono pronto ad andare avanti.
Almeno adesso l´ansia della decisione é sparita: so cosa succederá e posso programmare una strategia.
Per il momento ho in programma:
- fare il bravo fino a novembre e vedere quanto mi arriva d´aumento;
- demolire la produzione creando problemi da risolvere e scaricando le responsabilitá sui colleghi, fino al collasso del sistema, se non ci riesco in ogni caso non mangiarmi il fegato. Un equilibrio sarebbe il vivere tranquillo senza troppo stress fino a dicembre 2011 (e prendere le stock options) per poi cercare un altro lavoro.

Domani comincia il resto della mia vita e vedremo la professionalitá e la concretezza dei miei colleghi: chi si congratulerá, chi sghignazzerá, chi mi spiegerá cosa succede.

Comunque nelle scorse settimane ho bevuto tanti caffé, guardato 2-3 film al giorno e oggi ho finito una macchina su cui lavoravo da 4 settimane. Pecora per uno stesso modello ce ne sta mettendo 7 e non ha ancora finito. EGOOOO!

Ritagliatevi la vostra libertá pagata.

lunedì 20 settembre 2010

Il parassita e il suo habitat in pericolo



Consiglio parassita nr. 49
In estate metti a disposizione una grattugia per il ghiaccio. Deliziose granite, te´ freddi e mojitos analcolici ti faranno apprezzare dai colleghi, e chiudendo un occhio il tuo capo ti lascierá giocare al barista piuttosto che lavorare.


L´estate sta finendo e i vari progetti li ho portati a buon fine.
Il megagrill da 2 metri quadrati l´ho consegnato in tempo e l´amico l´ha collaudato con gioia con un festone e tante costine.
I Mondiali sono stati divertenti fino all´eliminazione della Germania. Poi la gente si é seduta e noi non si poteva piú sbevazzare in strada. Peccato.
Le ultime due settimane di luglio le ho passate con Stella a NYC: km a piedi per vedere musei e monumenti, weekendone dal cugino in New Jersey (con visita a Princeton e a West Point) e 4 giorni di shopping a Manhattan (1800 EU di merce non dichiarata in dogana ;-)
Il famoso forno al nord ha avuto un mese di ritardo ed é arrivato solo venerdí scorso da noi.
A inizio settembre un bel weekend a Colonia con Stella ha completato i viaggetti estivi.

In ditta la situazione é cambiata in peggio. Rospo ha deciso di mettere Giuda come mio responsabile, alla faccia di "la produzione é importante".
La mia idea dei microteam la trova troppo fiacca e non raelizzabile: secondo lui noi ingegneri siamo come i bambini e non riusciremmo a gestirci da soli. Strano che da 4 anni io ce la faccio....ma fa niente.
In un meeting con me, Budino, Pecora, Giuda e Rospo, quest´ultimo annuncia la sua panacea: Budino schizza fuori dalle balle (non si sa che fine fará), Giuda diventa il mio responsabile (vedi Capo) e io insegno a lui, Cicogna e Pecora come costruire le mie macchine (know-out personale imparato in nei primi due anni in ditta, sudando sangue).
Reazione violenta da parte mia, esternata in privato con Rospo:

Io: - Perché Giuda capo e io no?
Rospo: - Non mi hai mai dimostrato di essere un leader...
Io: - Non me ne avete mai data l´opportunitá, comunque Pecora e Cicogna li ho instradati io e la cosa ha funzionato.
Rospo: - A me non mi interessa...non sei riuscito a stupirmi. Quindi niente. E poi lui ha una lobby.
Io: -...bella forza: conosce i fondatori e fanno comunella tra di loro. Era capo dell´officina e ha gli operai dalla sua parte. Ha criticato gli altri e guadagnato competenza davanti ai capi progetti vendendogli falsitá in inglese tipo "just in time" e "outsourcing"...
Rospo: - ...quindi lo ammetti che in tutti questi anni non sei riuscito a farti una lobby. Giuda é un buon leader e me lo vedo bene a organizzarti il lavoro.
Io: - La lobby non me la sono fatta per due motivi: sono entrato in ditta bloccando due carriere (e li mi son gia fatto odiare) e ho dovuto imparare tutto da zero. Non c´era tempo di farmi la lobby. Non voglio Giuda come Capo. Non lo vedo come leader e non conosce il mio prodotto. Per me un leader deve completare le tre regole dell´autoritá: 1) Autoritá personale 2) Autoritá dovuta alle competenze 3) Autoritá imposta da altri
1) Io ero un sottoufficiale dell´esercito é Giuda é una farfalla di cui non mi farei nemmeno aiutare ad attraversare una strada 2)vuole insegnarmi come si fa a fare un prodotto che conosco solo io, che ho ricreato io, di cui sono l´esperto: non ha competenza di nulla 3) Accetterei solo l´autoritá imposta perché me lo imponete VOI come capo...
Rospo: - Io invece trovo che é un buon capo e tu gli insegni il tuo prodotto e basta. Te lo ordineró...
Io: - Il mio sistema di lavoro é veloce, voglio continuare a lavorare come voglio io anche perché il tuo megaboss vuole almeno 10 macchine all´anno. Se lavoro come Giuda ne facciamo si e no 4 all´anno. Sei pronto a prenderti questa responsabilitá caro Rospo? Io tanto non verró licenziato perché sei tu che hai creato questa situazione di merda in cui io potró dimostrare che mi avete limitato la produttivitá...
Rospo: - Non ci credo. Devi migliorare la tua qualitá e lavorarerai come Giuda, Pecora e Cicogna.
Io: -...la mia produttivitá dimezzerá e i tempi di produzione raddoppieranno. Vedo un futuro pericoloso per la nostra ditta...
Rospo: - Fa niente, tanto quando avró finito di piazzarti nella merda io me ne vado in un altro reparto a creare altri casini e Nervo diventa il nuovo Boss. Saranno poi cazzi suoi e di Giuda...

Questo succedeva lunedí scorso. Per il resto della settimana mi sono analizzato, mi sono messo in discussione, ne ho parlato con amici, ex-colleghi e ex-boss e la soluzione é solo una.

Situazione:
Rospo vuole che Giuda diventi il mio capo perché é un Fondatore della ditta, ha 40 anni (etá giusta per fare carriera in Germania), ha una lobby potente (gli altri fondatori e l´officina di produzione).
Essendo capo di un reparto di 4 persone é riuscito a vendersi bene come leader, al confronto delle inettitudini di Budino che di persone sotto di lui ne ha 20.
Ha la stessa etá di Rospo, ha famiglia come rospo, é serio come Rospo, é tedesco come Rospo.
Rospo é accecato dalla falsa professionalitá di Giuda. Nessun altro entra in competizione. Budino é caduto in disgrazia. Pensano che io sia lo stupido che lavora felice per la pagnotta a fine mese.

Le mie condizioni attuali:
Il lavoro é tranquillo con procedure ripetitive, nessun nuovo prodotto in vista data la crisi e l´affezionamento dei clienti. Posso specializzarmi nel mio prodotto attuale (l´unico che vendiamo) fino ad esserne esperto mondiale. Nessuna possibilitá di carriera nell´organigramma se non per scelta di Nervo (in un futuro) o la morte di Giuda. Nessuna voglia da parte della ditta di promettermi avanzamenti nei prossimi due anni. Guardo i film, vado a bere il caffé, ritaglio tanto, ho contatti solo con i collaboratori che voglio io. A dicembre 2011 riceveró 10000 Eu di Stock Option con un investimento minimo.

In futuro con Giuda come capo:
Saró in ufficio con Pecora, Giuda e Cicogna che criticheranno e mi vorranno cambiare. Io sorrideró, faró come vogliono, insegneró sbagliato e saró mobbato con la regola del 3 contro 1. Lavoreró lentamente come vogliono loro e ogni mese staró 2 giorni a casa malato, con picchi di settimane nel caso di una buona simulazione di sintomi influenzali. Non avró novitá con cui emozionarmi, saró un terrorista della produzione e creeró situazione inestricabili per il mio capo ed i colleghi.

Decisione:
Il Dio denaro decide per me quindi stringo i denti e resto fino allo scoccare delle Stock Options.
Probabilmente guarderó meno film e dovró nascondermi un po´ meglio per ritagliare la mia libertá pagata. Saró un bastardo assoluto: tutti i Problemi li rimbalzo a Giuda (che come capo deve risolverli).
Mi licenzieró e cercheró una nuova ditta con le condizioni che vorró io. Non ci vorrá molto con l´esperienza che ho.
Mi dedicheró di piú alla mia crescita personale, dato che negli ultimi anni mi ero messo un po´ in "poltrona". Piú sport per mangiarmi via lo stress che accumuleró, piú festini e vita casalinga con Stella, piú lettura e meno video. Piú musica classica e meno autoradio.

Tirando le somme sono convinto che non é cosí negativo questo scossone. Dopo 5 anni in una ditta é giusto cambiare: nuovo prodotto, nuova gente, prtobabilmente nuova cittá, 10% in piú di salario. Nuova esperienza di vita. Se continuava tranquilla rischiavo di sedermi e stare li fino alla pensione.

Il resto dello zoo non va comunque meglio:

Metallo: Ha dimostrato di essere un poveretto che sbava per la pagnotta a fine mese. Parlandogli della situazione con Giuda mi da ragione in tutto ma poi mi consiglia di essere piú servile e diplomatico. Questo sabato va a Bochum ad una fiera di vecchi videogiochi (che colleziona avidamente). Comincio a vederlo come un loser non solo potenziale ma definitivamente affermato.

Leprotto: da solo si sta creando l´immagine dell´idiota lento e credulone. Termini come "Goffo", "ritardato" e "ignorante" si alternano nei discorsi alla macchina del caffé quando timidamente ci passa davanti.

Kapó: lo stronzo per eccellenza é stato calmo negli ultimi tempi ma continua la sua battaglia intestina contro di me. Ora é in Brasile da un cliente e da furbacchione allunga il soggiorno con vacanza privata (il biglietto lo paga la ditta). Vuole fare una crociera su un fiume nell´interno. Gli auguro i piranas o una bella anaconda.

Pecora: ha quasi iniziato a costruirsi la casa proletaria dei suoi sogni. Cerca sempre senza successo di farmi le scarpe ma é ben cosciente di stare sotto di me. Annoia molto con i racconti della sua vita piatta.

Cicogna: si é appena sparata 4 settimane in una S.P.A. con il figlio a farsi stirare la pelle e slargare la figa. Tutta felice e rilassata lecca e rilecca Giuda e Pecora. Mi tratta con sufficienza e ricambio con la stessa moneta, ma piú aggressivo.

Milf: con l´ex-marito non ha rifunzionato quindi si é iscritta ad una chat di 40enni single e ci mostra le foto dei potenziali martelli che gliela slargheranno nei prossimi tempi. Va dallo psicologo per farsi curare i traumi infantili. Non vedo futuro nel nostro rapporto professionale dato che avró Cicogna come futura schiava.

Nervo: siamo andati assieme a controllare il forno e passando 6 ore in auto si é lasciato andare a confessioni sulla sua vita. A 22 anni era in Polinesia come pilota da isola a isola per pagarsi le ore di volo. Ha la patente per guidare locomotive a vapore perché aiutava un tipo che le aveva in museo. É pure un ex- massone e sarebbe pronto a presentarmi alla sua loggia. Senmpre interessante questo nervo.

La ditta tira sempre e dietro l´angolo c´é il contrattone con il cliente americano.
Giuda é convinto che dovremo lavorare TUTTI a questo progetto, citando ditte automobilistiche con piú ingegneri per un prodotto. Si ok, ma loro hanno anche 50anni di esperienza in teamwork, noi no.

Fino a nuovo avviso, Rospo o Giuda che sia, continuo a guardare film e a bere caffé.

Ritagliatevi la vostra libertá pagata.

martedì 6 luglio 2010

Ecco le novitá!


Consiglio parassita nr. 48
L´alcool sul lavoro fa male, ma la birretta del venerdí sera con l´officina é accettata da tutti ed aiuta a farti accettare.


E rieccomi qui...ho fatto passare tanto tempo e purtroppo tra le tante cose accadute alcune le dimenticheró ma provo lo stesso a raccontare questi tre mesetti di Odissea.

A metá aprile mi accorgo che Giuda s´interessa un po´ troppo alle mie macchine, quindi attivo Budino esternandogli la mia paura e chiedendo piú autoritá e protezione. Budino mi racconta che ho ragione ma che da noi in ditta si lavora meglio assieme e non da soli e quindi devo accettare che Giuda si faccia i cazzi miei. Poi aggiunge ce non avendo studiato nel mio campo, non capisce un cazzi del mio lavoro e che quindi ai suoi occhi io e Giuda siamo uguali...bravo coglione: io ho studiato e lui l´hanno fatto capetto perché é un vecchio...ma crepa.
Reagisco moooolto sgarbatamente minacciando di annullare la mia produttivitá. Da questo momento (e tuttora oggi) Budino da buon capo incompetente mi tratta con sufficienza. Giuda cmq non riesce nel suo piano e a poco a poco si rende ridicolo cercando di migliorare il mio lavoro di fronte agli altri capetti ma dimostrando solamente una grande inettitudine e poca conoscenza delle mie macchine. Cosa strana é che kapó sta dalla mia parte e mi difende. immagino che preferisca lavorare con la mia tecnologia piuttosto ce con quella lenta di Giuda. Bene. Grazie.
Il clou purtroppo arriva con Budino che non riuscendo più a gestirmi mi propone di diventare un sottoposto di Giuda...minaccio di licenziarmi e di lasciarli nella merda e rimanda la questione a momenti migliori. Intanto io affilo le armi e prossimamente riattaccheró il discorso.
Se proprio dobbiamo cambiare strategia di produzione io ho un idea migliore: io capo di Giuda!!! Oppure la nascita di micro-team di costruttori come quello io+Metallo+elettro. Funziona giá da due anni e abbiamo aumentato la produzione del 400%...Budino mi ha risposto con un professionale BOH!.

A fine aprile festeggio il compleanno con un viaggio a sorpresa, organizzato da Stella, a Amsterdam: birrette, canali, joints ed il compleanno della Regina con un milione di barche e di gente vestita in arancione. Che weekend di festa!

A maggio io e Metallo riceviamo un nuovo collega che si merita il soprannome fantozziano di "Leprotto", essendo fornito di vistoso labbro leporino e di indole lenta (sospetto una leggera sindrome di Asperger) e posata. Per i mondiali Ossi mi ha regalato un vuvuzela nero-giallo-rosso ed in ufficio ci chiamamo con esso per andare a bere caffé. Leprotto ride ogni volta che strombazzo...poi quando me ne vado lo suona lui ed é tutto felice per il resto della giornata, che caaaaaaaro!
Ha lavorato in Uni in una macchina enorme per 4 anni, quindi ha un sistema universitario per trattare le cose: lento-lento-lento-lento-lento-fantascienza-lento.

A metá maggio, un giovedí, mando dei disegni a Kapó per sentire la sua opinione. Mi risponde che vanno bene e che i prossimi posso mandarglieli la settimana seguente. La settimana seguente scopro che é in vacanza, per 4 settimane in campeggio negli USA. Ma che bastardello: se ne va e non dice niente a nessuno...tanto l´ha scritto in Outlook...molto professionale. Dato che anche Budino nelle sue ultime vacanze ha fatto lo stesso, programmo la mia dipartita senza avvisare nessuno...magari imparano.

Il nuovo grande capo Rospo ha avuto un bambino e nelle due settimane di assenza Nervo ha gestito il reparto in maniera impeccabile e dittatoriale....non mi stupisco se nei prossimi anni Nervo spodesterá Rospo.

Una nuova parola é entrata prepotentemente nei nostri uffici: Arbeitsvorbereitung, preparazione del lavoro. Tipicamente un bel fuoco di paglia a lungo termine fatto di meeting scadenti dove ognuno si lamenta sulle cose che non funzionano nell´organizzazione e nelle procedure. Tutti si dimenticano che non abbiamo ne una, ne l´altra, ma solo un grande caos che avanza inciampando dato che tutti svolgono le loro mansioni ripetitive e le novitá vengono deformate e digerite senza fargli prendere piede. Interessante ma rubatempo. Fra un po´ cominceró anche io con una bella lista di "miglioramenti necessari"...

A inizio giugno, con budino inetto che sudava a ogni mio incontro e Giuda che faceva l´angioletto cercando di rubarmi lavori, Pecora prova a farmi le scarpe.
Per paura di un mio cazziatone non mi dice niente e di nascosto si allea con Cicogna e prepara un memorandum: come disegnare e progettare le nostre (mie) macchine.
Purtroppo si sputtana mezz´ora prima della presentazione-diktat davanti ad un caffé...
Per tutta la sua presentazione ad ogni punto presentato si é beccato in random le seguenti frasi:
- Non posso lavorare cosí, la mia produttivitá ne verrebbe minata e diminuirebbe ...
- Non posso fare cosá perché e é troppo lento. Il mio metodo é piú veloce per questo e questo motivo...
- Non posso disegnare cosí perché i costi aumenterebbero del triplo...
E concludo con un bel "quindi, per via di quanto promesso da Budino al nostro direttore (una macchina disegnata in tre settimane), non posso prendere atto delle nuove direttive di Pecora se no una macchina la disegno in 3 mesi e noi non lo vogliamo vero? -SORRISONE A TRECENTO DENTI".
Budino mi da ragione, Cicogna prova a farmi ragionare ma alla fine si arrendono e rimane tutto come prima.
Il giorno dopo bevo un caffé con un Pecora scornato e con la coda tra le gambe...poverino, ci ha provato ma non era ancora pronto ad affrontarmi. Comunque che bastardo!

Nelle ultime settimane Milf mi fa girare le palle ogni volta che apre bocca: mi racconta dei progressi per il ritorno del suo ex-marito nel suo letto, poi di quanto é figo avere un figlio poliziotto, poi di quanto é fiera di avere uno zio negli Hell´s Angels...tutte cose rubatempo che fanno la giornata in ufficio piú noiosa di un film di Stanlio e Onlio. Continua a praticare con il nuovo software e mi accorgo di un suo curioso difetto: piú volte alla settimana gli capita lo stesso problema e reagisce con un black-out. Non sa piú cosa fare, neanche le regole base. Si blocca e con difficoltá riesco a farla ricominciare...sembra quasi un inizio di Alzheimer...che tristezza! Dovró abbatterla come una vacca malata!

Se no nei prossimi mesi ci arriverá una comanda MEGA di quaranta macchine per un cliente d´oltreoceano. Io e Metallo dovremo disegnarle e costruirle e Ossi é riuscito a integrarsi nel team per la messa in servizio: 4 settimane in Texas pagato e spesato!
Sono molto fiero di lui: mi imita e nel suo piccolo riesce a ritagliarsi un po´ di libertá pagata.
Copiando la mia faccia di tolla, questa settimana la passerá a Monaco per un seminario, pagato e spesato...che grande!
Io cerco subito di convincere Metallo su un ideuzza malvagia malvagia: andiamo anche noi in Texas a vedere come e dove dovranno essere montate le 40 macchine...avremo bisogno almeno 3 giorni per controllare tutto...lui capisce e al momento del kickoff proporremo la nostra professionale ideuzza alle alte sfere.

Progetti per le prossime settimane non sono molti: scazzare Budino contro Giuda, disegnare,finire di costruire un grill enorme per un amico in patria, guardare i mondiali (che stanno andando bene per la Germania quindi ci sono tanti festini in giro per la cittá) , andare al nord a controllare il famoso forno che ha giá 2 settimane di ritardo, bere tanti caffé e guardare tanti film e le ultime due settimane di luglio volare a NYC con Stella che é curiosa di ripetere la mia esperienza USA di marzo, .

Ritagliatevi la vostra lbertá pagata.

giovedì 20 maggio 2010

Sorry...


Consiglio parassita nr. 47
Il modo piú breve ed efficace di risolvere un conflitto é il dialogo. Ma finito il dialogo ricordati di chi ti ha attaccato e renditi conto che un giorno vorrai vendicarti.


Sorry folto pubblico che segue questo blog frustrato. Giá da piú di un mesetto non scrivo eppure di cose ne sono capitate:
- litigio con Budino che mi propone di spodestarmi;
- nuovo collega per me e Metallo;
- Kapó va in vacanza di nascosto;
- Rospo ha avuto un cucciolo e Nervo si prepara a spodestarlo;
- caos totale nella produzione e nei progetti;
- Pecora cerca di farmi le scarpe con Cicogna, lo distruggo e va in crisi;
- Weekendino a Amsterdam e progetto bagno
...
Davvero una mesata interessante!

Cercheró nei prossimi giorni di scriverci sopra un bel post.

Nel fratempo scrivere senza remore un qualche centinaio di commenti che fanno sempre bene al mio ego.

Ritagliatevi la vostra libertá pagata

martedì 13 aprile 2010

Che giornata di merda


Consiglio parassita nr. 46
Socializza con gli apprendisti: quando li incontrerai in giro la sera saranno contenti di offrirti da bere. Ti coccoleranno e non non dovrai temerli perché non hanno possibilitá di scalfirti. Tu non potrai toccarli poiché protetti dallo Stato. Ti saranno d´aiuto nei momenti d´emergenza in ditta: i giovani sono ottima carne da cannone.


Ma che bella giornata di merda. Comincio con un ora di colonna per fare i 10 Km che separano la casa dal lavoro: un bel cantiere che blocca tutta la cittá mi costringe a lumacare in un rush hour infinito. in ufficio devo schizzare subito a discutere con Kapó che cerca di smerdarmi davanti a un capoprogetto che se la ghigna sotto i baffi a vedere il teatrino di me e quell´altro che litighiamo. Alle 1100 parlo con Kapó ed un altro capetto riguardo a un componente che si é rotto: i due hanno trovato un alternativa ma concordano che non funziona e devono fare come dico io. Alle 1300 Budino mi dice di tirarmi fuori da questo problema. Alle 1400 il capoprogetto di questa emergenza mi chiede come va il nuovo componente...chiama Giuda e mi sento dire che la mia soluzione costa troppo tempo e che si fará come dicevano Kapó e l´altroa: in pratica Giuda dietro le spalle é da due settimane che si preparava a scartarmi da questo progetto. Premetto che mi va bene cosí: é un progettino di riparazione noioso e rischioso che mi ruba un sacco di tempo e genera stress, ma la tecnica per sbattermi fuori dal team era tutto fuorché collegiale. Bastardo di un Giuda, mi hai fatto perdere due giorni di produttivitá e di caffé.

Mi rimetto a progettare una copia di una macchina che stiamo montando (tipicamente i clienti stronzi non aspettano che la macchina sia finita e funzionante, nella fase alfa te ne comandano una copia e io devo pregare che non ci siano cambiamenti massicci se no comando due volte la stessa merda). Budino mi chiama e mi spiega che Cicogna ha avuto una bella idea: un suo amico disoccupato puó costruirci gli chassis. Devo solo organizzargli i disegni di montaggio, comandargli tutti i componenti, organizzargli tutti gli attrezzi per il montaggio e spedirgli tutto a casa, fargli due pompini e una sega, preparargli colazione e lavargli il cane, poi lui monta lo chassis in due anni, pagato a peso d´oro e noi dobbiamo andare a ritirarlo con la bicicletta. Questo mi costa due giorni di lavoro...Cicogna stronza e bastarda: due anni fa mi aveva giá parlato di questo suo amico montatore. Mi ero anche attivato a chiedergli un preventivo e avevo riso di gusto a notare un prezzo 3 volte piú caro delle altre ditte. La stronza deve avere attivato Giuda che ha attivato Budino che da a me la palla...che stronza. Mi domando se il disoccupato in questione glila lecca bene alla Cicogna, visto il gran d´affare che lei si da per farlo lavorare per noi. Grazie colleghi merdosi. Grazie budino capetto fallito e senza management che prendi queste belle decisioni senza interpellarmi, dopotutto sono solo io che decido per i fornitori e ora mi hai venduto come un retrogrado davanti a tutto il team. Bravo Budino, bella decisione di leadership.
Alle 1600 mi arriva una mail che racconta dell´incontro tra un fornitore, un umpalumpa e in mio collega-ponzialmente-gay. Leggo la mail e mi risale lo skazzo: l´umpalumpa deve costruire una macchina che ho progettato io, ma dato che per politica un altro capoprogetto ci ha messo il naso, io me ne sono tirato fuori e lascio fare tutto all´umpalumpa, in piena libertá di concezione. Peró l´idiota in questione si basa sui miei progetti e decide di contattare il fornitore senza chiedermi il permesso. Lo invita in ditta, ci parla e mi manda una mail di circostanza. Ma che stronzo! bene, dato che so giá che la macchina che sta costruendo non funziona, mi risparmieró il tempo di avvertirlo e lo faró affondare nella sua stupiditá, cosí impara a non rispettare il volere divino di cui sono investito: tuoni & fulmini!

Arrivo a casa e mi accorgo che la porta del garage é sfondata: un inquilino idiota é riuscito a andarci contro e l´ha sradicata, quindi tutti gli inquilini sono costretti a posteggiare l´auto fuori dallo stabile, ma in strada stanno facendo lavori e ci tocca posteggiare a 200m da qui. Piove e sono senza ombrello.
Luuuuuuuunga sessione di fitness per sudare fuori lo scazzo accumulato. Sfogandomi con Stella sento nell´aria l´arrivo di una malattia diplomatica per immerdare un po´ i progetti ritardandoli di una settimanella.

Deduco da tutte queste azioni che stanno succedendo un po´ di cose nel mio microcosmo-ditta:
1. Giuda si allarga sempre di piú nel decidere cose nei progetti di me e Budino, essendo anche il capo del capetto dell´officina e avendo il potere di bloccare la produzione tirando in ballo capacitá e forza-lavoro.
2. Kapó ricomincia la sua fase "cerchiamo di fargli le scarpe" a mie spese, generando stress e maldicenze.
3. Budino diventa sempre piú moscio vis-à-vis ai tentativi di scalata da parte dei sopracitati. Io ne subisco l´effetto venendo bloccato da piú parti.

Ma per fortuna ho giá la contromossa, non potendo usare l´aiuto divino incenerendo tutti questi stronzi:
1. Giuda si beccherá un bel po´ di lavoro dato che nei prossimi giorni dovrá presentarmi un bel piano di produzione per poter organizzare la realizzazione dei pezzi delle mie macchine: se non lo fa comando tutto in esterno e la sua officina potrá grattarsi la pancia per un paio di mesi, dando a me la possibilitá di avanzare l´ipotesi di eliminare l´officina perché non abbastanza utilizzata.
2. Kapó ormai fomenterá l´escalatin fino a che io esplodo davanti a tutti e lo rimetto al suo posto, fra le serpi, fino alla prossima fase.
3. Con Budino purtroppo dovró usare la tecnica dell´anziano: lo metto in carrozella e lo lascio al ricovero, responsabilizzandomi e gestendo presonalmente tante piú cose possibili: mi ruberá un po´ di tempo ma alla fine mi pareró il culo di fronte agli attacchi da parte dei vari colleghi quali Giuda, Cicogna, Kapó,...

Cheppalle. Da quando Volpe non c´é piú la gerarchia si sta incrinando lasciando transparire queste battaglie intestine per un potere chimerico: i nostri posti sono definiti dalle nostre funzioni e non abbiamo possibilitá di carriera, quindi perché romperci il culo a vicenda? Che spreco di energia e di tempo.

Peccato che oggi la giornata é girata cosí di merda dopo che mi ero caricato positivamente settimana scorsa.
Ero a Losanna per tre giorni, pagato dalla ditta, per seguire delle conferenze di Project Management: mi hanno affittato una Passat 2litri, una bella camera in un hotel vicino alla stazione, le conferenze erano all´UNIL e il catering gustoso. La gente non cagava minimamente quindi ho potuto sguazzare come volevo, la sera ho incontrato un paio di amici per cena e ci siamo divertiti un sacco, ricordando i bei tempi passati.
Ero fiero del nuovo gradino guadagnato nel campo del ritaglio della libertá personale: da parassita aziendalel´ essere spedito tre giorni all´estero, pagato e viziato, a seguire cose che non mi servono a niente solo perché le ho vendute bene é come superare un diploma e ricevere il titolo di dottore in fancazzismo! E la cosa piú bella é che oggi ho spedito a Rospo, Nervo e Budino un riassunto di quello che ho sentito alle conferenze (inventato di sana pianta con le mie nozioni di micromanagement e materiale vario preso agli stand) in cui concludevo che é molto importante per me andare a queste conferenze perché migliorano la mia produttivitá, qualitá e capacitá di lavoro...grazie, grazie per gli applausi, grazie per le standing ovations, sono un parassita qualificato!

Domani é un altro giorno e vediamo di rimettere in carreggiata i vari progetti e le varie personalitá che inquinano il mio buon umore.

Ritagliatevi la vostra libertá pagata.

venerdì 26 marzo 2010

Un frisbee da mezzo milione di euro



Consiglio parassita nr. 45
Iscriviti a seminari di miglioramento e ottimizzazione, corsi d´aggiornamento. Un giorno fuori dall´ufficio é come un mese ritagliato.


Allora: vi ho lasciati all´erezione di una presentazione davvero ben fatta.
Dopo quel venerdí di vittoria per tutta la settimana seguente ho avuto un sacco di roba da produrre, intervallata da un mucchio di meeting di assestamento.
Al venerdí ho lasciato i miei progetti a Pecora, con l´ordine di controllare i preventivi e nel caso di comandare i componenti, di finire e dettagliare delle istallazioni e che in ogni caso ero sempre raggiungibile via mail.
Il sabato mattina, alle 0620 ho salutato Zucchero e sono partito alla volta di Boston, Massachusetts, per trovare un amico e toccare per la prima volta il suolo americano.
Non mi dilungheró in una cronologia di quello che ho fatto, poiché ognuno in vacanza ha obiettivi diversi e vede un sacco di cose che vorrebbe condividere. Il peggio sono quelli che sviluppano 3000 diapositive ed invitano gli amici per una noiosa serata di automasturbazione.
Dico solo che ho fatto 2 giorni a Boston, poi col bus fino a New York City per tre giorni, poi 4 giorni a Miami e infine ritorno da Zucchero.
Sull´aereo ho rivisto il film "Up in the air": trovo divertente quando George Clooney dice di credere nei clichés perché semplificano la vita. Anche io la penso cosí e ammetto di peccare di ignoranza e razzismo...ma ognuno ha i suoi difetti e fin´ora non ho ferito nessuno.
Comunque ogni qualvolta che visito culture nuove, ho una lista di cose da controllare, di miti da sfatare, di clichés da smentire e di tanti nuovi post it su cui scrivere le cose che ci differenziano.

Qui di seguito una lista di cose che ho scoperto in America, logicamente sono presentati come negativi, dato l´andazzo del blog:

- guidano da cani delle macchine grosse col cambio automatico e che bevono come spugne, come dei bambini che giocano con cose da grandi.
- i palazzi sono belli alti, simbolo di potere e di complesso sessuale d´inferioritá.
- la cultura dell´abbondanza, un pelino provata dalla crisi, si vede nei discount quando compri mezzo gallone di latte ( quasi 2l) e abiti da solo: quello che va a male lo butti via e fanculo gli africani che crepano di fame.
- tutto quello che costa lavare va buttato via, tipo piatti, posate, bicchieri: sembrava di essere in campeggio.
- ogni uomo in divisa pensa di essere una SS. Ti appoggi a un muro e il portiere di cicchetta, vai al cesso e l´uomo-porta-sapone ti cicchetta...
- i messicani fanno solamente lavori di merda: lavacessi, lavapiatti, porta-cose.
- i negri e i bianchi respirano la stessa aria ma si capisce che piú vicini non riescono a stare.
- tutti portano vestiti con scritte, firme o loghi, altrimenti non sei abbastanza figo.
- i giovani in discoteca non ballano ma parlano di cose stupide o se la tirano per l´ultimo acquisto; bevono bud Light (birra al gusto di acqua) in bottiglie d´alluminio indeformabili (viva il recycling!).
- ogni volta che entri in un bar, anche se guidi un rollator o hai i capelli bianchi e/o la prostata malata, ti chiedono la carta d´identitá per poter bere alcool.
- se in un ristorante, a fine pasto, chiedi un espresso ti senti rispondere: "c´é solo caffé americano, non siamo un locale italiano di merda!"
- nei ristoranti chic i camerieri hanno sui settant´anni. Immagino siano dei simboli di serietá, educazione e sicurezza, poi chiedi un espresso e leggi il punto precedente.
- ogni venditore, cameriere, bigliettaio, receptionist, segretario, PR, commesso ti dira sempre:
"hi guy, how are you? I´m XVZ. What can I do for you?". E la frase che ti eri preparato con cura per chiedere dove sono i cessi ti si cancellerá nei meandri del cervello, scioccato da tutte queste domande di circostanza per metterti a tuo agio.
- gli hotel a 4 stelle sono come gli 1 stella in Germania e Spagna, i 2 stelle in Francia e Inghilterra e i 3 Stelle in Olanda.
- gli hamburger sono gli stessi che da Extrablatt, gli hot dog come all´Ikea (senza le cipolle secche), la Coca-cola sa di Pepsi, la birra ha un gusto al femminile. L´acqua di rubinetto sa di cloro.
- nei discount trovi scaffalate di vitamine di ogni genere e protoprodotti per il fitness.
- in TV vendono le cose piú inutili o stupide del mondo: un pezzo di fil di ferro (con porta pezzo di fil di ferro in omaggio) per liberare i lavandini, un corso di fitness che in 60 giorni ti pompa i muscoli ma rischia di infiammarti i legamenti dal nome poco sicuro di "Insanity".
- un sacchetto di beef jerky (carne secca), al contrario che in Europa, non ti da forza, non contiene calorie, é piena di potassio. Purtroppo é una valida alternativa alle pommes chips e ne mangi a sacchettate.

Punti positivi e accattivanti:
- a Boston l´aragosta é squisita e la paghi 5 EU.
- in ogni cittá compri una carta ricaricabile in stazione per girare coi bus, trenini, tram, battelli e subway. Purtroppo poi capire le linee non é facile come a Londra o Parigi.
- fai per comprare una paio di jeans Lewis che costano 40$, poi noti che sono scontati del 30%, vai alla cassa a pagare e sentendo che sei straniero ti fanno un altro 10% per incentivare lo shopping turistico, poi ti dicono che se ne compri 3, uno te lo regalano: tre jeans Lewis a 25 EU.
Tutti i vestiti erano scontati e costava 2/3 in meno che in germania, quindi riempitone di valigie!
- gli oggetti di americana quitidianitá hanno costi ridicoli: scarpe nike, roba Calvin Klein e Tomm Hilfiger, Abercrombie, Banana Republic, jeans Lewis e Lee, felpe e magliette XL, mazze da baseball, occhiali da sole,...
- ogni cittá o regione ha un cibo particolare che o costa poco, o é buonissimo, spesso tutti e due.
- non ho visto tanti ciccioni: dove si cammina o ci sono scale i ciccioni non provano neanche a portare l´ombra.
- nel piú squallido discount troverai sempre preservativi, dildi, vibratori vari, lubrificante e ammenicoli vari.
- in TV trovi tante serie vecchie e nuove e tanti canali in spagnolo, per la governante messicana.

Comunque torno al lavoro martedí e parlando con Pecora scopro che mi ha comandato cose senza controllare al 100% (grazie pirla), che non mi ha comandato delle cose (grazie pirla), che non ha discusso con tutti prima di prendere una decisione (grazie pirla) e che ha generato ritardi nei vari progetti (grazie pirla).
Il resto della settimana lo passo a sgrovigliare matasse di problemi e stressarmi su progetti che inciampano ogni mezz´ora per via di capiprogetto carenti nel management.
Budino, che il diavolo gli regali una slogatura, é in vacanza sportiva a Mallorca (triathlon): grazie per avermelo detto che quando tornavo dovevo decidere tutto da solo e affrontare senza difesa i vari bastardi dei tuoi colleghi in cerca di potere.
Milf dopo avermi irritato con domande sulle mie vacanze mi confessa di aver chiesto al suo ex-marito di tornare a vivere con lei. non ce l´ho fatta a essere diplomatico e sono esploso in un:
- Ma come? È da 10 anni che te la tiri di come é bello essere una mamma single, che nessun uomo metterá mai piú piede in casa tua, che noi uomini siamo una banda di bambini/stupidi/maiali/bastardi e poi riscaldi la minestra con tuo marito? Cos´é, non vuoi morire sola?
Non si é irritata piú di quel tanto. Ha capito che avevo ragione a rinfacciarglielo e non ne ha piú parlato.

Il titolo del blog lo spiego in uscita.
Stasera sono andato invitato in banca, alla Sparkasse, per discutere dello stato del conto, farmi proporre pacchetti d´investimento che non compreró mai (come di conseguenza assicurazioni, piani di risparmio,...).
Parlo per un´oretta con la mia consulente che alla fine mi loda come un buon cliente: giovane, capitale grosso, stipendio sicuro e regolare, nessuna transazione strana o credito, onesto e educato.

Poi mi regala un frisbee.

Di plastica rossa.

Made in China.

Ho riso fino a casa. Racconto a Zucchero la scenetta e lei con molto pragmatismo mi dice:
- Dovevi rispondergli: sa dove puó metterlselo il frisbee della Sparkasse?

Ritagliatevi la vostra libertá pagata.

domenica 7 marzo 2010

Fine settimana con vittoria

Consiglio parassita nr. 44
Non partecipare alle squadre di sport in ditta. È come girare con un cartello: ho 30anni, mi piace giocare, non ho una vita sociale, ho bisogno di creare testosterone con i colleghi maschi. Magari gli uomini ti apprezzeranno, ma tutti gli altri ti prenderanno per un bambinone, Anche le potenziali colleghe scopabili.


Tutta la settimana sono stato sotto osservazione riguardo al fatto che il famoso forno dovrebbe arrivare (secondo me) in luglio, al posto di aprile (come deciso nel piano di progetto).
Venerdí alle 1300 ho dovuto presentare i fatti di fronte a Gaio, al suo capo, a Budino, Nervo e Rospo. Avevo 10 minuti di tempo e me li sono giocati da Dio: 4 cartelloni A2 scritti a pennarello con:
1. Differenze tra un forno vecchio e uno nuovo
2. Marche-à-suivre che elenca perché i cambiamenti sono cosí lenti (tra me e l´altro costruttore)
3. Nuovo piano-calendario che fa arrivare il forno solo a luglio (mia previsione)
4. Lista delle alternative + Bilancio positivo/negativo che mette in risalto la mia soluzione privilegiata: il nuovo forno verrá consegnato in ritardo per essere testato da solo e non in una macchina, compromettendo il progetto.
Nessuno mi ha interrotto e dopo 10 minuti dico: - Io ho finito, ci sono domande?
Nessuno, tutti a bocca chiusa.
Megaerezione: avevano capito tutto, la presentazione era talmente perfetta e pilotata che non gli ho dato modo di porre domande ma solo di accettare i fatti.
Rospo prende la parola e dice: - Beh, come presentato la soluzione migliore é quella di Tenio.
Ho avuto difficoltá a non ridere in faccia a Nervo, che ieri di fronte ad una presentazione tecnica a dichiarato ai quadri direttori che il forno sará montato nella macchina a fine aprile.
Si parla ancora un po´ e chiudiamo con il desiderio di parlare ancora con il costruttore del forno, che settimana prossima verrá a trovarci, e poi prendiamo la decisione definitiva.
Raccolgo i miei fogli, saluto e torno in ufficio. Prendo la tazza e uscendo becco Gaio e gli chiedo di venire a bere un caffé.
Si complimenta con me per l´ottima presentazione.
Lo stesso lo fará Budino a fine giornata (doppia megaerezione + rinforzamento brutale dell´ego).
Il resto del pomeriggio lo passo organizzando le mie prossime vacanze, settimana 11, in America.
La giornata finisce con un regalone da parte di Budino: hanno sbloccato il budget e confermano la mia partecipazione per una conferenza in aprile, in Svizzera.
Ma che bello: due giorni da solo all´estero, a perdere tempo ad una conferenza, pagato e coccolato in hotel a spese della ditta.

Ritagliatevi la vostra libertá pagata.

martedì 2 marzo 2010

Schadenfreude


Consiglio parassita nr. 43
Se qualcuno piange in ufficio, non consolarlo. Piuttosto vagli vicino e sinceramente digli: su, non far cosí, passerá. Poi avverti gli altri colleghi. Avrai guadagnato punti-socialitá e non ti sarai riempito la camicia di lacrime.


La morale di oggi potrebbe essere: "ascolta un cretino".
Da gennaio predicevo a destra e a manca che il nuovo forno ci avrebbe messo tanti mesi prima di essere completato. Infatti la ditta che lo sta facendo ha un tempo di reazione lentissimo nel realizzare i miei desideri. Il forno doveva arrivare in febbraio ma intuisco che prima di meta luglio non sará qua.
Per l´ennesima volta ne ho parlato con Budino, minacciando che tutto il progetto sarebbe caduto in un ritardo mostruoso e oggi per la prima volta ha aperto gli occhi.
Quindi venerdí ci troveremo con i quadri per decidere sul da farsi.
Un capoprogetto, senza domandarmelo, telefona al produttore del forno, dicendogli che non accettiamo ritardi. Quindi adesso il tipo é scazzato con noi e con me resterá sulla difensiva, mandando a puttane tutta la sinergia creata negli ultimi mesi. Grazie. Fuck!
Io mi paro il culo con il piano B: per finire il progetto ho giá un forno nel mio magazzino segreto e quello che arriverá in luglio lo faremo testare da qualche diplomante per poi montarlo in una macchina futura.
La sola pecca nel mio piano é Nervo e Rospo che vogliono montare il nuovo forno nella prossima macchina per testarlo online. Vedremo venerdí cosa salta fuori.

Di Pecora é da un po´ che non ne parlo ma in questi tempi é molto noioso: sta facendo progettini diversi dai miei e nelle nostre pause caffé mi racconta delle peripezie per avere un credito per attivare il cantiere della sua casa, dei weekend in famiglia a mangiare torte...tutta roba megapallosa.

Tra ieri e oggi Milf rischia di farsi sparare in faccia attraverso lo schermo del PC (la sua postazione é in faccia alla mia e non vedo difficoltá per una 9mm parabellum nel forare il cartongesso, entrare nel retro del monitor per uscirne attraverso i microscopici cristalli liquidi e piazzarsi nel craniodi Milf generando un movimento a frusta).
Ieri doveva fare dei lavoretti per me e senza scherzi: ogni 5 minuti mi chiedeva come fare a fare questo, come fare a fare quello, poi sbuffava di noia per non riuscirci...al terzo sbuffo sono esploso:
- Ma porcaputtana, mi hai tirato due balle per imparare questo software, ti ho organizzato tutto il materiale (software, pc, postazione, corso principianti, esercizi) e ora ti arrendi e ti scazzi perché non riesci a tirartene fuori? Guarda che siamo sempre in tempo per prendere qualcun´altro che non demotiva cosí in fretta! Cristo concentrati un po´, motivati e basta con lo sbuffare che annoi.
- Hai ragione, scusami, ma ho dimenticato come si fa.
Perché é proibito sparare i faccia alla gente?
Stamattina arrivo in ufficio mega contento (MCR a balla in auto). Guardo Metallo e gli faccio:
- Qual´é la colonna sonora di oggi? (Un giochetto che faccio spesso é chiedere alla gente che musichetta l identifica meglio in un determinato momento, giusto per controllare la mia normalitá)
- I sepoltura - mi risponde sorridendo.
- Noooo, voglio qualcosa di portoghese, brasiliano, una bella salsa...
E Milf spontanea come un ictus salta su:
- Io adoro ballare latino americano!
...
Potevo non rispondere ma non ce l´ho fatta:
- Milf, devo dirtelo: razzistamente parlando noi siamo europei e non abbiamo il culo per ballare latino americano. Abbiamo l´ossatura e la determinazione per il tempo per ballare valzer, liscio e al massimo il tango, ma la salsa, la merengue, il chachacha lasciamolo ballare a quel popoli col sangue caldo. Faremmo solamente brutte figure (esperienza personale col padre di Stella a Mallorca).
- Ma io il culone per ballarlo ce l´ho!
Il mio silenzio serio e abbacchiato ha lasciato l´eco della sua voce profonda circolare per l´ufficio per qualche attimo.
Oggi ha ancora lavorato per me: un lavoretto che mi sarebbe costato 5 minuti l´ha tirato per due ore e alla fine non ce l´ha neanche fatta a farlo e l´ho dovuta eclissare con un: - Lascia, faccio io che mi serve per oggi.

Perché Dio mette alla prova la mia pazienza di fronte a queste quarantenni frustrate e noiose?

Oggi sono ancora andato a bere il caffé con il mio collega-probabilmente-gay. Mi ha raccontato di un umpalumpa che si é fatto fregare la tipa dal suo migliore amico eche viene mobbato dagli altri umpalumpa . Lui non reagisce e si deprime sempre di piú, minacciando il suicidio.
L´umpalumpa in questione non mi sopporta per motivi razziali, per motivi linguistici (quando fa una battuta parla troppo veloce e non capisco, quindi non rido e lui diventa fine nello sfottermi, dato che non capisco, vigliacco bastardo) e per motivi professionali: una volta Volpe mi ha chiesto di un progetto, io gli ho raccontato che andava tutto bene e che anzi c´era una bella novitá. Solo che ho formulato il tutto come se la novitá l´avessi pensata io, e non l´umpalumpa, che era li vicino e ascoltava con l´orecchio socchiuso. Non me ne sono reso conto e la mattina dopo l´umpalumpa mi manda una mail (mezza paginetta piena) in cui diceva di non trovare collegiale da parte mia prendermi i meriti per cose fatte da lui.
Io colpito nell´ego stampo la mail e vado a chiedergli spiegazioni, per risolvere il problema subito. Mi ero giá preparato ad un probabile litigio quindi ero molto serio e le parole usate molto secche. Lui mi vede teso, prende paura e diventa un agnellino, si rimangia il tutto, dice che ho capito male e che la mail l´ha scritta di furia, senza pensarci, dandomi l´opportunitá di cazziarlo e ricordargli che io, semi-Dio della progettazione, non ho bisogno dei suoi successi per aumentare la stima di Volpe nei miei confronti. Un paio di settimane dopo, tanto per ricreare la pace, ho lodato l´umpalumpa davanti a Volpe, ma l´umpalumpa non mi ha mai perdonato del tutto e dato che lo incrocio ogni giorno, la mia memoria da elefante ed il suo sguardo da Jack Nicholson-Diavolo mi genera un millisecondo di scazzo ricordandomi quello che é successo tra di noi e che non si é mai veramente risolto.
Bastardamente reagisco alla notizia del suo riaquistato celibato con una bella, unta, strusciante Schadenfreude.

Ritagliatevi la vostra libertá pagata.

domenica 28 febbraio 2010

Legalize the idiot


Consiglio parassita nr. 42
I tuoi colleghi sotto sotto sono dei grandi cafoni. Mors tua, vita mea. Quindi metti sul tuo tavolo qualche foto di surf, di snowboard o di immagini aeree e raccontagli balle sui tuoi inesistenti sport estremi. Di primo acchito ne saranno gelosi, ma poi vedranno in te un pericoloso leader e ti rispetteranno. EGOOO!


Venerdí é arrivato un forno dei due che ho progettato dalla ditta con cui viviamo in sinergia.
Mercoledí ero andato a controllarlo con un umpalumpa. Poi ho informato tutti i colleghi, capetti e boss vari che il forno veniva consegnato entro lunedí prossimo.
Alle 1000 Nervo mi manda una mail: il forno non deve essere consegnato lunedí. Lo chiamo e gli chiedo perché e quando lo vuole avere.
- La direzione non lo vuole avere lunedí, il perché non lo so. Tu digli alla ditta del forno che lunedí ci facciamo vivi con un nuovo termine di consegna.
Io chiamo la ditta, parlo con il costruttore capo, gli spiego il problema, ne ridiamo e poi mi dice: - Il forno é partito stamattina alle 0800, alle 1100 sará da voi.
Ritelefono a Nervo e anche lui si mette a ridere. Dall´inizio lo sapeva che era impossibile, ma quando la direzione comanda, noi dobbiamo in ogni caso attivarci. Cazzoni.

Il venerdí come al solito é la giornata dei meeting: Meeting quadri e logistica (io, Budino, metallo, Giuda, Pecora e un paio d´altri), Meeting officina (Io, Budino, Metallo, Milf, Sacco-che-ride, Kapo e i suoi umpalumpa), Meeting compravendita e contatto fornitori (io e altri mai citati: sto in silenzio per un´ora a sorseggiare caffé davanti a tabelle excel e grafici), Meeting marketing-prototipi-human resource (io, quadri direttivi, venditori e geni vari). Il resto del tempo lo passo controllando i vari umpalumpa, i progetti sparsi per la ditta, fomento e ascolto la radio-ditta spettegolando e bevo caffé con varia gente.

Come in ogni ditta, certi clichés sono obbligatori. Oggi parleró dei pipacanne (o fumatori di marjuana, hascisch, pot, inoxia, salvia, cicoria, bucce di banana o erbette varie).
I colleghi pipacanne arrivano spesso la mattina con gli occhietti rossi e da bravi fattoni non recepiscono subito quello che gli chiedi, compromettendo la produttivitá del sottoscritto.
Sono fumatori da tanti anni, quindi in una qualche maniera (e con ritardo) sono comunque riusciti a formare una famiglia e a evolversi professionalmente. Solo che hanno i nervi a pezzi, il ervello bruciato e presentano tutti i tipici sintomi:
1. Hanno perso il tatto etico, quindi se gli racconti una balla ti sputtanano, dimenticando che certe bugie vanno accettate (tipo quando arrivi con la macchina rigata e racconti che t´hanno fanno un lavoretto in un parcheggio, invece sei te che l´hai rigata: le persone normali ridono sotto i baffi ma ti consolano, il fattone ti ride in faccia e ti sputtana, e non capisce perché gli fai il muso).
2. Se gli fanno qualcosa di personale, diventano aggressivi e psicopatici (un fattone ha appeso una vignetta vicino alla macchina del caffé, quindi in una zona pubblica dove tutti vengono; la terza volta che gliela stracciano si scazza rumorosamente e gira in tutta la ditta per trovare il colpevole e spaccargli la faccia), senza rendersi conto che dall´inizio avevano torto.
3. Hanno sempre ragione e sono potenzialmente asociali: un collega prende a calci un barboncino che gli usmava le scarpe. Si giustifica con la padrona dicendo che alla sua etá decide lui da chi farsi usmare e che la proprietaria doveva educarlo meglio il suo sacco di pulci. Abbiamo provato in 4 a fargli cambiare opinione, ma lui continua imperterrito a restare sulla sua.
4. Hanno abitudini stupide. Quando fumano a casa aprono la finestra. Solo che l´odore di una canna, anche se apri la finestra, non se ne va facilmente. Ma loro imperterriti la aprono, da bravi fattoni. Quindi in ditta entrano nella stanza fumatori e aprono la finestra. In inverno. Con -15°C all´esterno. E non ce la farai mai a convincerli di non aprirla, piuttosto la aprono quando non ci sei e quando rientri trovi la stanza a temperatura glaciale.

Un collega fattone mi fa ridere sempre per il suo essere fumato, anche di fronte ai clienti: arrivano in visita clienti del Kazachistan. Lui gli parla in tedesco, loro non capiscono, lui dice - Ah si, é vero, voi non capite il tedesco! - poi parla due frasi in inglese, si ferma e riparte in tedesco e la scenetta si ripete dall´inizio. Per tutta la giornata.
Un altro mi spiega che lui fuma canne al posto delle sigarette, quindi da trent´anni é perennemente fumato. Quando la polizia lo ferma in auto, lui si fa fare il test dell´alcool, perché secondo lui i poliziotti ti possono fare solo un tipo di controllo volante, e lui se ne va via sempre sorridente e fumato.
Un terzo collega é cosí tossico che quando va in vacanza all´estero deve sempre avere THC con se, al punto di andare in vacanza alle Maldive (uno stato islamico mega proibizionista in fatto di droghe), con un barattolo di Nutella modificato e pieno di burro di canapa. Che incosciente, se lo beccavano si faceva qualche annetto di galera, lasciando moglie e due figli a rovinarsi in Germania.

Credo fermamente nella concentrazione e nell´intelligenza. Se si ama il proprio lavoro bisogna svolgerlo il meglio possibile e droghe, alcool o poco sonno sono fattori deleteri per lo svolgimento di un compito. Quindi facciamoci bastare caffé, sigarette e pause.

Una volta su un muro qualcuno ha scritto: "capelli lunghi = droga".
Ogni volta che ci penso mi vien da sorridere.

Ritagliatevi la vostra libertá pagata.

mercoledì 24 febbraio 2010

Kapó: la mia nemesi


Consiglio parassita nr. 41
Circondati di piante. Rilassano, alleggeriscono l´ufficio e ti danno un oretta di giardinaggio alla settimana a strappare foglie secche, bagnare e chiedere consigli su come coltivarle.

Il capo degli umpalumpa si merita un bel soprannome pesante, dato che é a causa sua che ho cominciato a scrivere sto blog. Mia madre mi consiglia "Lo Stronzo", Daniel Pennac mi accenna "L´Orco", qualche collega "Il Pelato", io propongo per "Il Bastardo", ma essendo una persona colta e studiata gli affibbio il bel soprannome di "Kapó".

Un collega dottore- professore un giorno parlando di Kapó mi ha detto, sottovoce, che pensando a gente come lui riesce a capire perché é stato possibile in Germania instaurare il nazismo. E sentito dire da un tedesco é tutto un dire su che tipo di persona é questo Kapó.

Cominciamo con le origini di questo Blog: Kapó mi aveva segato le gambe l´ennesima volta. Nello stesso periodo il caro vecchio Volpe aveva deciso di riorganizzare l´ufficio. Fino a quel momento io progettavo e Kapó costruiva. Tutti e due avevamo capi differenti (io avevo Volpe e lui Budino) quindi la guerra trasversale era all´ordine del giorno. Con la nuova struttura Budino diventava il mio capo, e sotto me e Metallo un sottogruppo di umpalumpa con a capo il bastardo Kapó.
Penserete che dato che Kapó é sotto di me lo posso comandare a bacchetta ma non é cosí per vari motivi:
- quando é stato preso in ditta ha comprato qualcosa come il 10% delle azioni della ditta: questo lo motiva a lavorare duro e gli da rispetto di fronte alla direzione;
- i suoi umpalumpa sono schiavizzati, quindi ha un piccolo esercito di coatti che lo difende;
- ha un carattere burbero e malvagio, sempre pronto a sfottere per ferire. In tanti hanno paura di lui e gli lasciano fare quello che vuole, giusto per non averlo contro e ripararsi dalle grane;
- lecca da professionista e anche il piú neutrale dei manager, grazie all´effetto somma(1) a lungo andare si lascia adulare e pilotare.
Quando Volpe mi ha preso in ditta, ho preso il posto che spettava a Kapó, bloccandogli la carriera per diventare un vero e proprio quadro come lo sono io.
Il primo anno mi ha fatto di tutto: io gli dicevo di costruire cosí, lui costruiva cosá e mi dava la colpa. Ogni due giorni Volpe doveva cicchettarlo ma lui continuava a spezzarmi il lavoro. Ogni tanto volpe per reazione cicchettava anche me, innocente e senza colpa, per accontentare Kapó e tenerlo calmo.

TQualcuna delle tecniche di Kapó si possono riassumere cosí:

Tecnica di demolizione nr.1
Analisi: Io progetto qls, la faccio controllare a Kapó, lui dice che va bene e che se ci saranno problemi al montaggio ci pensa lui. Lui lo monta apposta sbagliato poi chiama tutto il team di fronte alla macchina e per un oretta criticano il cretino che ha progettato la boiata (io). Dopo un ora mi chiama e appena arrivo mi mette in croce davanti al team dicendo:
- Lo vedi il problema?
- Non capisco (infatti se non me lo dici tu dove sta, io avró bisogno un po´ di piú di tre secondi per trovarlo).
- Ma dai, é evidente, il problema é qui...
...io ci studio in silenzio qualche secondo e dico:
- Logico che non funziona, io non l´ho progettato cosí...
...lui butta le mani in aria, mi dice di fare vedere i disegni SUBITO e a tutto il team (cosa impossibile e bastarda, perché in un meeting volante nessuno ha materiale con se), si gira e fa lo scazzato: il poverino é obbligato a lavorare con inetti come me. Mi da qualche secondo di silenzio in cui tutto il team, me compreso, rimaniamo un po´ confusi, poi ci racconta la sua soluzione (che sarebbe costruire il tutto come io avevo progettato dall´inizio). Lo dice in fretta e chiude con un: - E ora lasciatemi lavorare.
Effetto sortito: io sono un inetto e progetto merda, lui é quello bravo che si accorge degli errori, massacra la mia autoritá davanti al team e alla fine salva tutti presentando una soluzione.
Soluzione adottata per fotterlo: aspettare che Kapó dice "e ora lasciatemi lavorare" per alzare la voce e urlare skazzato: -NONONONONONO, nessuno va a lavorare finché io, il costruttore, non da l´ok! Chiaro?
Poi spiego IO che é stato LUI a costruire sbagliato e non viceversa.
Effetti collaterali: non é bello litigare con un collega di fronte a colleghi, sia io che Kapó perdiamo autoritá, che dovremo riguadagnarci (2)

Tecnica di demolizione nr.2
Analisi: c´é un problema, lui non riesce a risolverlo da solo e sa che deve chiedermi aiuto, ma non lo vuole fare se no perde autoritá. Viene da me e dice che il problema lo sta risolvendo. Dopo la terza volta che mi dice che il problema lo sta risolvendo (e io mi fido), manda una mail al capoprogetto (e a tutto il team) dicendo che io non lo sto aiutando e che non sa cosa fare. La sua mail non é mai piú lunga di una riga.
Effetto sortito: io rispondo alla mail spiegando che non é vero ed elencando la cronistoria dei nostri colloqui; poi elenco il problema e la possibile soluzione: mezza paginetta di email. I colleghi capiscono solo che se scrivo cosí tanto é per difendermi. La mia autoritá é massacrata. Devo essere escluso dalla soluzione perché sono un inetto.
Soluzione adottata per fotterlo: mando a tutto il team la soluzione e chiedo a Kapó di realizzarla a tempo di record, che non possiamo perdere tempo per queste stronzate e che la prossima volta deve chiedere ai suoi pari una soluzione, senza smuovere un DIO come me er una CAZZATA mortale come quella con cui ci ha disturbato. Il tutto in una riga.
Effetti collaterali: per il momento nessuno. Kapó con la coda tra le gambe se ne sta tranquillo per qualche giorno.

Tecnica di demolizione nr.3
Analisi: Io vado in vacanza una settimana. Torno al lunedí mattina e trovo 620 email. 20 email normale amministrazione e 600 email di Kapó (inviate a tutto il team, piú le risposte del medesimo). Il tipo ha creato una situazione come al punto nr.1, ma non essendo presente non mi posso difendere, quindi mi smerdazza, trova la soluzione e si vende come eroe.
Effetto sortito: io mi interesso alla soluzione ma sono in ritardo, quindi un inetto senza interesse al mio e all´altrui lavoro. Non dovevo andare in vacanza in un momento cosí delicato.
Soluzione adottata per fotterlo: non reagire minimamente alle mail, andare direttamente da Budino a chiedergli cos´era quel "finto panico"(3) che si é generato in mia assenza e che si é risolto da solo, quindi tutti se ne sono giá dimenticati.
Effetti collaterali: puó capitare che un qualche capoprogetto vuole sentire la mia ipotesi su quello che é successo, e non posso dirgli che era un fuoco di paglia. Comunicandogli che era una montatura di Kapó passo per spione.

Ve ne sono tante altre di bastardaggini che Kapó mi prepara ogni settimana, ma per fortuna ho un piano per tutte. Solo che mi skazzo. Sono deluso, triste e incazzato a dover lavorare con un bastardo simile.
Ma il caro vecchio Volpe, dopo la nostra ennesima battaglia mi ha riorganizzato nel team di Budino, Metallo e Kapó, dandomi la soluzione definitiva: questo tipo di persone vogliono solo sentirsi importanti, quindi é giusto rassicurarle con tanta, per quanto inutile, informazione e domande. Infatti ora adotto io una tecnica.
Ogni giorno vado da lui per dieci minuti e gli spiego quello che sto facendo, poi gli faccio qualche domanda inutile e cerco di annoiarlo. Lui mi vede come un rubatempo e scappa, lasciando in pace il nostro difficile rapporto di odio-odio. Lo metto sulla mia stessa barca cosí che anche lui dovrá remare nella mia stessa direzione, creando sana complicitá collegiale.
La tecnica funziona e da gennaio 2009 ho notato che ha preso di mira altri colleghi, con le stesse tecniche. Con me ci va piú leggero, anche perché io ho Budino dalla mia, essendo tutte e due quadri.

Tre settimane fa mi sono fatto delle grasse, ma amare, risate. Rospo viene nel mio container, Kapó era lí per caso e mi regala una scena di leccaculismo epica: si alza dalla sedia, da una bella stretta di mano a Rospo ( a due mani, la tecnica del nido) e gli dice: - Hallo mein Freund.
Si risiede e lo guarda con gli occhi pieni di felicitá e devozione.
Rospo ha apprezzato il gesto e, come nei film, ho intravisto un bagliore di vittoria negli occhi di Kapó.
Ma Rospo é anche affascinato dalla mia professionalitá,: é un manager, quindi apprezza i leccaculo e quelli che lavorano bene. La mia tecnica con lui sará quella di farmi vedere il meno possibile: sono un buon lavoratore e non mi perdo in chiacchiere. Se mi f
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aró vivo é solo per cose importanti...per il momento funziona e radio-ditta dice che Rospo stima il mio lavoro.

Questo lunedí Kapó ci ha fatto troppo ridere, perché ha capito che "sapere é potere"(4) e dato che Rospo organizza settimanalmente meeting con capi e capetti (quindi Budino, Giuda,... e sottocapi tra cui Kapó e altri), Kapó viene da me a tirarsela su novitá che io scopriró solo qualche ora o giorno dopo e che invece di solito conosco giá grazie a radio-ditta e amicizie trasversali. Che fallito.

Per concludere devo dire grazie a Kapó e a tutti quelli come lui: in ogni gruppo ce lo stronzo di turno che grazie al suo scompiglio, mantiene in movimento l´insieme, motivandoci a migliorare ed ad affinare il nostro istinto di sopravvivenza.
Grazie Kapo, che vieni a lavorare in bicicletta ogni mattina. E grazie Dio, che quest´inverno, con le strade innevate, non hai fatto sbandare un tir trasformando Kapó in uno splendido arazzo stradale di sangue e ossa...Ma ripensandoci: Dio, forse "grazie" non é la parola giusta.

Ritagliatevi la vostra libertá pagata.


P.S.: Su una ditta di 140 persone, ho problemi solo con Kapó, gli altri + o - mi adorano. Tutti odiano Kapó. Quindi il problema é Kapó.


(1) Effetto somma: Kapo lecca talmente tanto, spesso e bene che é impossibile resistergli.
(2) Mio padre mi ha senpre insegnato che la cosa piú stupida del mondo é quando si litiga con qualcuno e nessuno vince e si continua a litigare, anzi peggio, tutti e due ne escono col culo rotto. Una metafora dialettale per definire l´importanza di un dialogo costruttivo.
(3) Finto panico o "fuoco di paglia"
(4) "Sapere è potere": come manager é molto importante ricordarselo. Se per esempio racconto agli umpalumpa di un progetto che arriverá fra tre settimane, loro saranno inquieti e lavoreranno nervosamente. Meglio trattarli da fungo: tenerli al buoi e riempirli di merda.