lunedì 10 febbraio 2020

Arriva la Brexit e tutti si svegliano




Consiglio parassita nr.99: non fare al prossimo quello che non vorresti sia fatto a te. Vivi e lascia vivere. Combatti contro l´ignoranza e la maleducazione. Sempre.

Comunque tutto andava bene fino ad settembre. Qualche colloquio, tanti futuri capi stronzi, arroganza a gogó. Tanta vacanza e tempo in famiglia. Ma da ottobre comincia a far freddo, le giornate si accorciano, l´orologio comincia a fare tic-tac e comincio lentamente a cagarmi in mano: a gennaio vivró con le mie riserve o diventeró il primo super ingegnere in assistenza?

Comincio ad avere colloqui fortunati ma che finiscono in niente: sempre troppo qualificato. Comincio a girare per interinali/uffici d´ingegneria...troppo qualificato e caro. Sono cosí stronzi che piuttosto di ammettere che non riuscirebbero ad affittarmi perché chiedo troppi, mi criticano fin sul piano personale. Figli-di-puttana. Sará divertente quando il mondo gira e vengono loro a chiedermi lavoro...

Decido di abbassare il mio prezzo, reinvento il mio CV per adattarlo alle candidature ma niente. Sono in un circolo vizioso di ditte che cercano personale, vogliono il genio, poi al colloquio salta fuori che "volevano solo tastare il mercato" e che se possibile vorrebbero un Grande Ingegnere, ma possibilmente uscito ora dall´uni e che si fa pagare in pacche sulle spalle. Molto frustrante ed il tempo passa.

Poi arriva il Brexit...nel giro di una settimana le ditte in Germania sanno cosa fare: stavano aspettando, le bastarde.
Tutti aprono il cassetto e tirano fuori il fascicolo "cosa fare dopo che sappiamo cosa succede sul Brexit"


Cominciano a chiamarmi cacciatori di teste, le ditte rispondono nel giro di 3 giorni alle mie candidature. Giro in auto da colloquio a colloquio ed in novembre trovo 5 ditte che mi vogliono:

- Ufficio d´ingegneria a Francoforte: non sanno bene cosa posso fare, mi offrono un posto come disegnatore a 55´000€...ma andate affanculo

- stessa ditta ma a Basilea: posto da capoprogetto per 115´000€, ma poi sono via tutta la settimana a girare per la Svizzera, vivo in Svizzera,...perché tornare in Svizzera?

- una ditta di automazione che cerca un site manager qui vicino in fonderia...mah, non so, di nuovo un esperimento...

- Una ditta che spedisce ingegneri all´estero ha bisogno un capoprogetto al Bodensee, di nuovo via dalla famiglia ma 80´000€

- una ditta simile, 75´000€ e mi mandano a Rotterdam in raffineria.

Faccio i colloqui, mi faccio pagare le trasferte e poi firmo con quella che mi manda a Rotterdam, come capoprogetto-consulente per Turnaround, almeno se va male dal primo febbraio 2020 ho un lavoro e vedremo quanto resisto via dalla famiglia.
Sono cosí presi da me che a novembre mi invitano (in nero) dal cliente a Rotterdam (volo e tutto il resto pagato) per presentarmi...tempo perso, madonna quanto sono arroganti sti olandesi. 
Conosco 2 futuri colleghi: uno vecchio, divorziato e frustrato che ha bisogno soldi per pagare i debiti della sua ex-ditta, l´altro che dopo essere stato buttato fuori dalla Bayer, dopo aver fallito con la 2 moglie, vuole lavorare "a sbalzo" e dice al cliente che sara felice di venire a Rotterdam perche la birra é buona e le ragazze (quelle nelle vetrine) belle...Facepalm totale da parte mia...ma come fai ad essere cosi poco professionale davanti al cliente? 
Ma poi continua: raffineria con divieto di fumo ovunque, generatore di fosgene proprio dietro l´ufficio...per fumare bisogna uscire dalla porta principale, 5 minuti in auto da dove stavamo parlando...pausa di 5minuti e lui comincia a snervare il cliente che non ha senso andare fuori a fumare e che ha gia visto un posto, in fondo al prato, vicino alla recinzione, dove in futuro si potrebbe mettere un portacenere...che cazzone.

Ma intanto la ditta in fonderia si fa piú interessata: ci si incontra, parliamo e saltano fuori un paio di cose. Andiamo a cena, mi pagano quello che voglio, hanno bisogno di uno come me, che sa muoversi in Germania e che conosce i tedeschi...

Ritagliatevi la vostra libertá pagata!

lunedì 3 febbraio 2020

La ditta che non vuole dipendenti



Consiglio parassita nr.98: nella borsa dell´ufficio, tieni sempre:
- medicine (aspirina, AlkaSeltzer,Iboprofeno, cerotti,...
- fazzoletti
- ombrello
- caricatore, cavi USB e akkupack
- penna, matita e blocco notes
- coltellino multiuso


Ma come dimenticare la mia stronza della disoccupazione:
"Tenio, il suo tedesco forse non é abbastanza buono, lo si vede dagli errorini che ha fatto nel suo curriculum, quindi dato che io non sono tenuta a correggerlo e che neanche al corso di tedesco devono correggerlo, cazzi suoi. Ma potrebbe partecipare ad un corso di motivazione personale"
Dai dai dai, l´ho sempre sognato:

mi passa un buono per 8 ore da un coach motivazionale.
Ufficio in zona post industriale, quei classici palazzoni con le pareti in cemento armato decorate con quelle pianelle di aggregato cemento-sassolini. Interni con soffitti gialli dal fumo, quando in ufficio si poteva ancora fumare (alla faccia del fumo passivo).
Il mio coach: nato a Praga, cresciuto in Germania, enorme, peloso con i capelli lunghi e occhiali alla John Lennon. Un brozzone.
Mi spiega che l´obiettivo non dev´essere prendere il primo lavoro che capita, ma saper scegliere e rinunciare se il lavoro offerto non mi aggrada...si, ok, ma tengo famiglia e anche se prendo in primo che capita non é che ci devo stare fino alla pensione...
Poi mi chiede cosa é importante per me in un lavoro, mi fa leggere una lista di valori (fedeltá, accettanza, riconoscimento,...) e mi dice di sceglierne 5, poi mi smerda dicendo che dovevo sceglierli tutti perché l´essere umano vive di valori se no si demoralizza.
Ecco, 8 ore di questi esercizietti per capire la Veritá...buono che era pagato dalla disoccupazione...se qualcuno ha interesse scrivo un post apposito con il riassunto del coach.

Fazit: ne esco molto motivato e scrivo una bella lettera di candidatura, un poco arrogante ma che desta l´interesse. 

Passano i mesi, arrivo a 100 candidature, di cui il 20% finisce in colloquio e l´80% non mi vuole:

- fino a fine marzo c´erano solo posti per testare il mercato, poiché le ditte chiudevano l´anno fiscale e non avevano ancora definito il budget per il nuovo personale da acquisire
- da marzo a luglio tutti a cercare l´esperto, tutti con fare faccente e la puzza sotto il naso per la serie "possiamo scegliere chi vogliamo quindi se non troviamo il migliore fa niente, aspetteremo"
- luglio: tutti in vacanza, non si muove niente,produzione bloccata
- agosto: tutti tornano dalle vacanze, i contratti stagnano e vanno in panico che forse non riusciranno a finirli per la fine dell´anno. Di corsa a cercare risorse e non sono piú tanto sbruffoni

Finalmente il periodo giusto?

Ritagliatevi la vostra libertá pagata!