giovedì 25 novembre 2010

Nuova fine


Consiglio parassita nr. 52
Fai amicizia con i vicini di ditta...nuova gente a disposizione, nuovi aiuti, nuovi amici.

Il venerdí cambio quindi di container. Alla mia destra Cicogna, davanti Pecora, in diagonale a destra Giuda. Faccio il muso per una settimanella e mi lasciano stare. Devo finire un progetto senza dovermi immischiare nei lavori degli altri 3 ed non ho bisogno di interagire.
A fine ottobre vado ad una fiera a Düßeldorf per cercare nuovi materiali isolanti e fornitori. Rimango attivo nei prototipi ed é giusto che mi informi sulle novitá. Purtroppo Giuda viene con me e dopo tante discussioni su come/quando andiamo si decide per il viaggio in treno.
Il giorno stabilito ci troviamo quindi in ufficio la mattina presto e cominciamo un viaggio di alcune ore verso la fiera. Giuda rompe il ghiaccio per primo e per il resto della giornata parliamo liberamente di tutto, a parte del fatto che é il mio nuovo capo...
Tirando le somme sono ancora piú deluso del dovuto. Giuda non é cattivo, ma é un idiota completo, stupido, tonto, lento e con difficoltá d´apprendimento. Dietro il suo sguardo di primogenito che ha subito un infanzia di sberloni e storie di guerra dal nonno nazista si nasconde un imbecille che per caso ha raggiunto una posizione di potere (il "principio di Peter" ha colpito in pieno nel suo percorso professionale).

Saltano fuori delle evidenze scioccanti per me:
- é convinto che tutto quello che ho/abbiamo costruito fino ad ora é da cambiare e per questo necessiteremo una ventina d´anni;
- é convinto che tutta la nuova struttura sia stata pensata da Dio in persona (o Rospo in sua vece) quindi funzionerá...(anche Hitler era convinto della vittoria finale. Sará genetico?);
- anche essendo un fondatore non ha capito niente di come funzina il management della ditta, quindi non si é mai interessato alle figure chiave che la gestiscono e che aquistano potere negli ultimi anni (vedi Nervo e Metallo);
- da importanza alla simpatia di una persona e non ai suoi meriti;
- non sa costruire niente, gli mancano le piú basilari conoscenze di ingegneria. Metallurgia, statica, matematica e dinamica gli sono sconosciute;
- il suo modo per risolvere un problema é di darlo in outsourcing;
- qualsiasi problema del mondo é dovuto ad una cattiva comunicazione, i compromessi non esistono e le entitá celestiali come il suo Dio (o altri in sua vece) possono decidere la soluzione.

Da ultimo mi spiega come ha fatto carriera. Dopo un apprendistato come meccanico dentista (fresare denti finti e costruire protesi odontoiatriche) si accorge che non guadagnerá abbastanza. Alla fondazione della nostra ditta viene preso come custode dell´officina: pulire le macchine, manutenzione, comandare materiale. Il capo officina ha piú interesse a fumare canne e se ne va dopo qualche mese. Giuda diventa l´unico meccanico. Poi prendono altri 2 meccanici, lui li gestisce e fa la scuola serale diventando capo-officina. Dato che l´officina funziona da sola e lui non ha un cazzo da fare si inventa costruttore. Costruisce 3 macchine in 3 anni (io ne costruiró 22 nello stesso tempo). Poi diventa capo dei costruttori e il presente lo conosciamo.

La sera torno a casa con sentimenti misti che vanno dalla delusione di aver conosciuto un piccolo uomo con la sua piccola vita, l´aver trovato una soluzione facilissima ad un probelma ritenuto insormontabile, pietá umoristica per una persona enormemente idiota (culturale, sociale e professionale).

I giorni seguenti ci parlo come parlerei con un mongoloide, spiegandogli bene i problemi e discutendo le soluzioni. Capisco subito come intende imporre la sua autoritá e ne sono disgustato: gli propongo 3 soluzioni possibili e lui le scarta subito cercando la 4. La discute rifacendo tuuuuutti i passi che avevo giá fatto io arrivando alle 3 soluzioni uniche e possibili (questo processo dura dai 5 ai 20 minuti), poi ne sceglie una che avevo scartato e la difenderla. Me la impone, la faccio, non funziona e finalmente mi lascia in pace e decido da solo una delle prime 3.
Non capisce che un leader deve scegliere e non fare il lavoro di ricerca & sviluppo dei suoi sottoposti...ma non avendo la cultura ingegneristica del sottoscritto vuole per forza capire tutto nella speranza di diventare un ingegnere. Che tristezza e che perdita di tempo.

Il lavoro continua con Pecora che letteralmente beve qualsiasi mia cognizione e cominciamo un progettone per un cliente americano: 40 macchine in 6 mesi. Il lavoro alla fine é facile e le macchine per niente complicate; al punto che siamo spesso in stand by ed propongo di costruire un´altra macchinina in parallelo al grosso contratto...cattiva idea.

Un lettore mi chiede notizie di Teschio ( che purtroppo per mio errore é stato rinominato in Kapó) e di Sacco-che-ride.
Kapó dopo il Grande tiro al Piccione di agosto (dove tutte le officine si sono lamentate di me), non ha voluto infierire piú del dovuto e si é preso il progetto di cazziare Pecora...quindi passa le sue giornate tentando di insegnargli il mio ed il suo lavoro, con risultati scarsi e tanti ceffoni-critiche per il povero Pecora.
Sacco-che-ride mi ha talmente rotto le balle con la sua snervante risata e la sua voglia di spettegolare che é da marzo che non ci parlo... sopporto le suo risate in sottofondo e lo saluto quando lo vedo, niente di piú. Lui sí che é un parassita aziendale old school con i controcazzi. Ho osservato piú volte le sue tecniche: ogni 2 ore abbandona il PC e fa una passeggiatina di un quarto d´ora nel posteggio. Ogni ora si ferma, si allunga sulla sedia e guarda il soffitto per una decina di muniti, si riscalda una minestra rapida ed aspetta paziente che si raffreddi contemplando la tazza...un maestro.

Ritagliatevi la vostra libertá pagata.

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