mercoledì 4 giugno 2025

Allevare porcellini d´India

 



Consiglio parassita nr.110: se hai una lombagine, siediti lateralmente sulla sedia appoggiando un braccio sullo schienale. Se stai dritto i muscoli si tendono e non guariscono, se tu ti siedi storto gli fai fare un altro lavoro e non fanno male. 


Ci sono ditte che si permettono tanti lussi, come coltivare un sano odio tra dipendenti e lasciandogli il tempo di costruirsi lobby per segarsi meglio le gambe a vicenda, oppure lasciare che tutti vadano spesso e volentieri in homeoffice. 

Poi ci sono quelle che offrono ai dipendenti dei corsi interni tipo inglese o software vari. Il mio cliente ha avuto un idea letale: con la scusa di dover riempire dei reattori chimici e non avendo UmpaLumpa a disposizione, chiede a tutti "chi ha voglia di darci una mano?"


Quindi prendiamo una segretaria, con i tacchi alti e le unghie lunghe.

Mettiamola in una tuta Hazmat, mettiamogli una maschera antigas.

Spieghiamogli di entrare in un laboratorio chiuso da bussole e con un cucchiaino prendere della polverina tra le piú tossiche e cancerogene del mondo e con un imbuto farla cadere dentro un reattore fino ad una certa quota.


Ma cosa puó andare storto?


Io con gli occhi sgranati, in meeting, esplodo:


"Scusate...noi prendiamo degli idioti e gli diciamo di giocare con una delle sostanze chimiche piu tossiche del mondo? Scusate, mi rettifico, non é giusto chiamarli idioti. Chiamiamoli ignoranti."


Nessuna reazione, uno balbetta qualcosa del tipo "non abbiamo personale".


Quindi facciamo una lista delle possibili cose che andranno male:

• il reattore non viene riempito correttamente

contaminazione della polvere perché si é spinto dentro anche briciole o sporcizia

ci si toglie la maschera per grattarsi e ci si contamina

non si ha il certificato medico per portare la maschera e si sviene 

non ci si cambia uscendo dal laboratorio e si contamina tutta la ditta

la polverina che cade dal cucchiaino durante le manipolazioni viene ignorata, va in terra e la si porta in giro sotto le scarpe

qualche giorno dopo a uno viene il mal di testa, viene ricoverato e non puo farci causa perché era consenziente


In pratica come se alla Boeing chiedono al portinaio "ti va di fare un volo di collaudo? To, tieni il manuale e grazie".


Ne ho parlato a lungo con dei colleghi freelance...siamo arrivati nel punto di non ritorno dove l´industria tedesca non puó che collassare.


Ritagliatevi la vostra liberta pagata.


martedì 3 giugno 2025

Morto un PM se ne fa un altro, come con i papi



 

Consiglio nr.109: se sei in un open space, piazzati su una scrivania vicino alla finestra. Quando sei stanco guardi fuori e ti distrai un poco.


Oggi confermo un assioma che vivo personalmente da una decina d´anni:

"un progetto non viene mai finito da un capo progetto"


Su circa 30 progetti eseguiti, ne ho iniziati e finiti 5.

Gli altri O li ho presi che erano gia iniziati, O li ho presi e sono scappato prima che finivano.


É successo che stamattina, prima del meeting settimanale con controllo dei punti da chiarire (Open Point List), il mio capo progetto (io sono il suo braccio destro, essendo esterno), mi confida che si é licenziato. Fra 3 mesi (o anche meno visto le vacanze arretrate) ci lascia.

BOMBA

Il progetto é un impianto in Italia, prima volta che il mio cliente vende qualcosa, per di piú all´estero in una lingua non sua.

Per complicare le cose il mio collega é indiano e parla male tedesco, quidi tutto il progetto (anche in ufficio), si fa in inglese.

In piú la ditta ha un impianto pilota per attirare gli investitori e tutte le risorse vanno li e non al nuovo impianto da vender.


Sinceramente mi sento come San Giuda, protettore delle cause perse.


Ora la grande domanda é chi sará il nuovo PM? Io? Uno che deve recuperare 2 anni in 2 mesi? Chiudiamo il progetto e mi mandano a casa? Lo devo fare io e mi stresso?


Comunque torniamo all´inizio del post.

è un bene se dalla fase OPEX/CAPEX si prende un PM, possibilmente interno e che conosce il prodotto, e lo si inserisce giá dai primi momenti nel progetto. Poi gli si fa organizzare tutto il project management, i meeting, la RASCI, Buget/Obiettivi/Timeline, poi fa tutto il controlling fino a SAT e firma il documento di cessione impianto alla produzione.


Per via di alcune variabili umane questo purtroppo non succede:

la ditta é tossica e la gente ne scappa, alto turnover dei dipendenti

il progetto é una causa persa e il PM non ha voglia di venire inculato quindi scappa (come nel caso odierno)

il progetto prende una brutta piega e il management cerca un capro espiatorio, nel PM, che viene pregato di lasciare l´azienda (mi é successo in passato)


Di solito é un insieme di questi fattori. In passato ho vissuto:

PM 1: dopo 3 mesi ha cambiato dipartimento

PM 2:  dopo 3 mesi se ne é andato da solo

PM 3: dopo 3 mesi se ne é andato da solo

PM 4: dopo 6 mesi, essendo il budget piú alto di quello pensato dai direttori, lo hanno mandato via. Dico "mandato via" perché come spiegato in post precedenti, non é facile licenziare, meglio mobbing e pagar fuori i dipendenti. 

PM 5 & 6: lavorano insieme, dopo 3 mesi vengono mandati via

PM 7: io, resisto 2anni, poi vengo mandato via (con una liquidazione da leccarsi le orecchie)

PM 8: Schnuppi, il direttore decide di fare tutto da solo e Schnuppi fa ma portavoce tra direttore, team e maestranze. Resiste 1 anno

PM 9: prende il progetto negli ultimi metri, dopo 3 mesi l´impianto é finito. Poi lo cambiano di reparto la mattina dell´inaugurazione cosi che tutti i complimenti vanno al direttore.


Ho un amica che invece riesce a finire tutti i suoi progetti, ma sono sempre 3 volti piú lunghi e 3 volte piú cari che preventivati, poiché il management cambia le carte in tavola ogni paio di mesi.


Parlando tra vari sborroni, ho notato che i PM nel tempo libero si raccontano un sacco di balle: "io ho finito un progetto con i complimenti di tutto il mondo", "Io ho finito qui", "Io ho completato la"...


Io ínvece sono un idiota PM che non finisce mai niente...eppure tutti mi vogliono.


Sapete perché mi vogliono? Perché sono un ottimo troubleshooter.


Io vengo preso da un cliente che ha un progetto che sta andando male. Inizio come PM esterno-Consulente. Poi faccio notare le mie doti da troubleshooter, risolvendo i problemi ed ottimizzando costi e tempi. Logicxamente mi nominano PM e per evitare gabole mi chiedono di fare il site manaager per seguire il progetto fino alla fine.


E mi pagano con fruscianti banconote.

E io mi diverto perchzé lo so fare bene ed adoro il mio lavoro.


P.S.: dopo qualche giono chiedo al capo dei PM cosa facciamo se il PM del mio progetto se ne va: "Tutto sotto controllo, ho un pool di 5 altri PM, appena usciti dallì Universita, molto motivati. In una settimana facciamo il passaggio di consegna...sai, con la mia esperienza, sono piìu che sufficienti".

Io da esperto ho bisogno dalle 2settimane ai 2 mesi per "capire" un progetto nuovo...ma il mio cliente ìe un fenomeno quindi siamo in una botte di ferro (sarcastico).


Ritagliatevi la vostra libertá pagata.


mercoledì 21 maggio 2025

Fottuto Teams - Leccarsi in digitale


Perchè alla fine, io adoro l'industria :-)





Consiglio parassita nr.108: una telefonata è meglio di una mail, una mail è meglio di un meeting


Fino al 2020 ho gestito progetti con MS Project, Outlook, Meeting (se riuscivo ad averne pochi avevo vinto), telefono (cellulare), tanti tanti urli e discussioni face-to-face. I meeting si facevano con fornitori o clienti lontani con qualche software online, ma poi valeva più la pena di trovarsi di persona, chiacchierare e perdere tempo insieme.

Arriva la pandemia: non ci si può più toccare, ci si da "il gomito" o al limite il pugnetto, tutti a casa davanti al PC che se ci si incontra crepiamo a terra secchi e in pochi secondi tutti diventano maniaci di Teams.

Neanche il porno online ha incollato cosi tante persone davanti allo schermo.

Teams è bello: puoi chattare, fare gruppi, mandarti files, gestisce il calendario e le Email come Outlook, chiamate e videochiamate in un secondo, ha tanti pacchetti per gestire roba (tipo planner, miro,...). per sè è un bello strumento.

Poi mi vengon a mente quei gruppi dei genitori su whatsapp:

- gruppo tutti i genitori + maestra

- gruppo genitori senza maestra

- gruppo maestra + genitori che hanno voglia di collaborare

- 3 gruppi di genitori coalizzati pro o contro qualcosa


Stessa cosa con Team in ditta. 20 gruppetti assortiti per incasinare il flusso di informazione del progetto.


Prima mandavo una mail, era tipo un siluro: importante, da leggere, se proprio vuoi puoi rispondere, QUELLO CHE DOVEVO DIRE l'HO DETTO, ORA ANDIAMO AVANTI, se rispondi sei un rompicoglioni e ti frego organizzando un meeting con la mia lobby e ti demolisco.

Oggi non più. Mando una mail, i colleghi ne discutono su teams nel gruppo in cui io non sono invitato, decidono cosa fare, non me lo comunicano, devo attivarmi per cercare la risposta, perdo tempo, non riesco a impartire ordini, devo attivare il potere formale.

TUTTO

MOLTO

INEFFICIENTE

!!!

Prima mi serviva un informazione, altrimenti dovevo stoppare un attività. Chiamavo al telefono, il collega scazzato mi rispondeva, grazie al cazzo, andavo avanti.

Oppure rotolavo con la mia sedia fino a lui, gli chiedevo la cosa, mi rispondeva, grazie e di nuovo al lavoro.

Con Teams non funziona perchè:

1. scrivo al collega

2. lui legge, ma vuole finire il lavoretto che sta facendo.

3. Si dimentica del mio messaggio

4. io per cortesia non lo stresso e resto senza far niente, oppure inizio un nuovo lavoretto e lascio quell altro a meta.

5. Quando ricevo feedback dal collega riprendo ma ho perso la verve.


Mando una mail, oppure scrivo su Teams? Cosa è più importante?

I meeting: colleghi che fanno meeting di 4 persone, seduti tutti nello stesso ufficio...cos'è? Pensate che facendolo in digitale viene registrato?...coglioni.

"Teams è bello" quindi tutti tutto il tempo in home office.

Sull'home office devo scrivere un post a parte perchè è l'apoteosi del parassitaggio aziendale NEGATIVO.

Meeting di persona? Ma no, che poi bisogna farsi la doccia e lavarsi i capelli. Meglio tutti a casa nel loro nido in pigiama.


Morale: d'accordo la modernità, ma questo sta distruggendo l'aspetto sociale che motiva il lavorare insieme.


Ho vissuto ditte che producono tanto, gestendosi solo con cellulare e outlook. Altre che gestivano la comunicazione spicciola con Whatsapp e quella ufficiale con Outlook. Altre che avevano teams ma tutto veniva giornalmente filtrato e scritto su OneNote a disposizione di tutti (molto pratico). 

Purtroppo poi ci sono quelle che si fidano troppo di teams e si fanno male: informazione resta nelle chat, non viene "ufficializzata", meeting solo in digitale, Email ufficiali non esistono. Finche stanno nel loro habitat tra di loro OK, ma il momento che escono nel mondo sembreranno quelli che escono dalla caverna di Platone.


Bellissima una scena capitata ultimamente: un capetto mi chiede se conosco un metodo per gestire dei collaboratori in un piccolo gruppo. Gli spiego che si prende un calendario,  tipo quello che il salumiere ti mette nel cesto a Natale, ci siscrive per ogni giorno chi-fa-cosa e si gestisce il gruppo con quello: calendario alla mano e se ne parla direttamente con la risorsa.

mi guarda interdetto, non ha capito che stavo scherzando.

Gli dico che si può fare una tabellina Excel, oppure con il vecchio Outllok si possono mandare "Compiti/Attivita" ma poi senza una tabellina/timeline esterna dopo un po non si sa piu cosa si è impartito. Poi spiego che in Teams si puo usare Planner. mi chiede se si puo usare MS Project, rispondo che non lo consiglio.

Vado a casa e ci penso: che strumento esiste per un compito del genere? Ne parlo nel mio consorzio di freelancer, tutti concordano con un sistema digitale del calendario del salumiere.

Torno in ditta, vado dal mio collega e gli chiedo: ma giusto per calibrarmi, di quante risorse che vuoi gestire stiamo parlando?

"Nessuna, forse fra un mese me ne danno una, massimo due".

...

"Perchè il mio sogno sarebbe che il primo di gennaio pianifico tutto l'anno, mando alle risorse i vari compitio, poi aspetto davanti al PC che mi notificano quando hanno finito cosi che gli impartisco nuovi compiti."

"Tutto possibilmente con te in HomeOffice che cosi ti puoi concentrare meglio (sarcasmo), vero?"

"ESATTO!"

...

Cosa devo dire? Un gegno!


Io personalmente sono pro tecnologia, ma bisogna mettere delle linee guida e più andiamo avanti, più capisco l'importanza del contatto umano. Le nuove generazioni sono degli uccellini spauriti, ma dovranno confrontarsi con altri esseri umani prima o poi.

Quindi viva i meeting face-to-face!


Ritagliatevi la vostra libertà pagata


domenica 18 maggio 2025

La libertà pagata - Un sogno diventa realtà

 La libertà pagata - Un sogno diventa realtà

Trasferta in Umbria con weekendino a Castelluccio





Consiglio parassita nr.107: ricetta veloce del giorno per non collassare in ufficio"finocchio e arancia tagliati a cubetti. Uno ha un gusto appuntito, l'altro rotondo"


E quindi a fine 2021 ero in questa situazione:

- il contratto con gli italiani per restare in fonderia l'ho felicemente stracciato.

- con i 24mesi in fonderia da "dipendente" ho maturato 1 anno di disoccupazione da usare quando voglio.

- grattandomi in container ho avuto tanto tempo per preparare il prossimo passo.

- ho conosciuto tante nuove ditte italiane e tutte volevano avermi come PM per i loro lavori in Germania.

- ho conosciuto tanti artigiani indipendenti

- ho parlato tanto con i miei amici freelancer

- quei piccoli lavoretti da freelancer che avevo fatto in passato (qualche giorno al mese) potevo trasformarli in una attività al 100%


Morale: dal 1.1.2022 sono registrato come libero professionista.


Offro il mio tempo ad aziende italiane che hanno progetti in Germania, Austria o Svizzera, come PM e al limite Site manager. 3 settimane in home office o dai clienti in Germania e 1 settimana in giro per l'Italia dai clienti a fare meeting.

Nei ritagli di tempo faccio coaching su management, psicologia aziendale e crescita interiore.

Tanti tanti soldi, lavoro in pratica solo il mattino dalla mia poang davanti al PC facendo videocall e gestendo i vari progetti e spedendo le varie email. Il pomeriggio faccio il papà e sono disponibile solo telefonicamente.

Tutto il 2022 l'ho passato servendo 3 clienti (Francoforte, Parma e Roma).

Una grande ditta chimica tedesca che in passato erano miei fornitori mi hanno preso per gestire l'installazione di 20 serbatoi (100m3) a Francoforte.

Una ditta di Parma che fa soluzioni logistiche mi ha preso come PM per gestire 2 suoi progetti in Germania in tedesco ed in italiano. Poi a poco a poco gli faccio consulenza per Kaizen, Project Management e reindirizzamento strategico.

Una ditta di Roma mi ha preso per gestire la costruzione di un nuovo impianto chimico in Umbria (con componenti tedeschi).


Ogni cliente ha i suoi capricci e tanto tanto tempo per lamentarsi. Ma essendo io un "esterno" non me ne frega tanto delle magagne tra colleghi anzi, posso imporre neutralmente la mia autorità per il bene del cliente ed assicurargli buona qualità.


Inizio il 2023 con 3 mesi di pausa, perchè per via della crisi energetica tanti clienti hanno congelato i loro progetti. Poi trovo un clientone a Norinberga e gli costruisco un impianto chimico (2023-2024), stavolta con acido solforico, ammoniaca e altre cose cazzute: PID, costruzione, gestione fornitori, installazione, SAT. In parallelo inizio a fare consulenza aziendale (come non spatasciare un progetto, come gestire meglio le risorse, cosa non fare per mandare tutto a puttane, gestione felice della ditta).


A fine 2024 finisco l'impianto chimico, in parallelo a un cliente che gli servo come PM per un impianto farmaceutico (consulenza di management di progetto, troubleshooting, pre Mortem).

Fine gennaio 2025. Impianti finiti, nuova avventura.

Trovo una startup molto valida che ha bisogno un PM per costruire un impianto che verrà spedito in Italia.

Figata! Torno nel paese del sole e della gastronomia!


Da quando ho cominciato questa avventura da freelance PM, non ho mai avuto un secondo di ripensamento. Miglior idea della mia vita. Soldi, libertà, qualità, la cima della piramide di Maslow.


Ritagliatevi la vostra libertà pagata


venerdì 16 maggio 2025

L'automobilindustrie è fottuta


Cose tossiche che trovo in cantina dai nonni




Consiglio parassita nr.106: quando non vuoi litigare con qualcuno che ha un opinione diversa dalla tua, digli seriamente "sto completamente al tuo fianco". Non vuol dir niente ma almeno non lo ostacoli nel suo cammino verso il precipizio.


Lavoro per clienti medio-grossi nei campi chimico/farmaceutico. Mi prendono per progetti di riqualifica o implementazione di nuovi impianti.

Vuol dire:

- brownfield: impianto nuovo in edificio vecchio (fatiscente e con impianti vecchi intorno)

- greenfield: costruiscono un nuovo impianto su una superficie vergine (edificio nuovo, periferie e tutto ancora da costruire, tanto spazio)

Dal 2022 data crisi energetica, guerra e resti della pandemia molte ditte chimiche hanno investito in nuovi impianti e rallentando la produzione. Questo per noi freelance è una manna.

Invece per l'industria automobilistica è stato un massacro: producono meno auto, l'indotto viene frenato, tante ditte piccole dell'indotto muoiono in un paio di mesi.

Ci ritroviamo cosi con tanti ingegneri e tecnici che per 30anni hanno costruito carburatori e moarmitte, per le grandi marche, che si trovano a piedi senza lavoro. Cosa succede? Succede che riescono a farsi prendere nelle ditte chimiche.

E questo è un bel problema.

Nella chimica la creazione di un nuovo prodotto o processo funziona cosi:

1. Un dottore in chimica vuole fare qualcosa

2. Quando ha trovato la formula e che processo ha bisogno (distillazione, rettificazione, riscaldamento, filtraggio,...) va da un "Verfahrenstechniker" o "tecnico dei processi chimici. 

3. Questo progetta un "PID" ovvero Piping&Instrumentation Design, in Autocad che non è altro che uno schema con tutte le tubazioni, componenti, valvole, raccordi,riscaldamenti, etc etc. Lui traduce il proc esso del chimico in uno schema tecnico da dare in pasto agli ingegneri

4. Gli ingegneri "costruttori di impianti/macchine", con esperienza in chimica, traducono/ingegnerizzano questo PID in un 3D CAD. in pratica disegnano l'impianto sul computer e in team ci aggiungono, oltre a tubazioni, apparecchi e valvole, tutta la parte elettrica (canaline, sensori), scale, supporti, ergonomia,...

5. Am  disegno finito li estrae una lista pezzi, si ordina, si monta, si installa, si mette in servizio.


Detta cosi è facile, ma negli ultimi anni i bravi "Verfahrenstechniker" stanno andando in pensione perche l'industria chimica, invasa da tanti ingegneri dell'automobilistica, credono che "un impianto chimico non è altro che un insieme di roba meccanica".


Capito il problema?


La chimica, basata su meccanica dei fluidi, termodinamica, pressione, temperatura, viscosita, reazioni viene semplificata in "lamiera, tubi, riscaldamenti" da un branco di gente che fino a poco tempo prima produceva carrozzerie e gommini per giunti dello sterzo. 


Noi freelance siamo professionisti. Quelli come me con piu di 20anni di epserienza sono professionali e portano buoni consigli per sviluppare un bell impianto o un buon processo chimico.

Con tristezza noto pero sempre piu spesso quello descritto sopra: un "capo tecnico" che prima lavorava in una ditta di cerchioni che ora deve costruire un impianto di gasificazione per una raffineria...non ha il registro linguistico, non sa cosa bisogna fare quindi segue il suo istinto di conservazione e si nasconde dietro un management di facciata.

A ogni problema dice in random:

1. Dobbiamo definire il problema

2. Dobbiamo fare un analisi dei rischi

3. Dobbiamo controllare la fattibilità delle soluzioni

In pratica "cari colleghi esperti, portatemi la soluzione giusta perche se devo decidere io ci facciamo male".


Ne vedo sempre di piu e genera frustrazione. La figura del capo, che DEVE DECIDERE, in fretta per favore, ultimamente si è evoluta in questi paraculi che fanno perdere tempo e risorse perchè non hanno il knowhow per risolvere i problemi e sperano nel ritornello "un buon manager deve avere le soluzioni semplificate sul tavolo per poter scegliere senza troppi cazzi".

Che tristezza.


Ritagliatevi la vostra libertà pagata

giovedì 15 maggio 2025

Sistemi gi gestione di progetto - Farsi seghe da soli o in compagnia

Sistemi di gestione di progetto e onanismo manageriale







Consiglio parassita nr.105: quando scrivi le spese di viaggio, metti anche le mance che hai dato...sono rimborsabili.


La vita è stata molto buona con me. Infatti anche quando la vita mi ha tirato una mazzata che per fortuna pochi vivono, ho continuato con il sorriso ad andare avanti. Ho la pelle dura, le spalle larghe, mi lascio scivolare via tante cose.

Come PM ho a che fare con tante psicopatie, stupidità, ingoranza ed in generale con gente che va dal "bravo&intelligente" al "violento&stupido" passando per tutte le merdose gradazioni tra i due estremi. Indi per cui mi permetto, senza provare rimorso alcuno, ad ignorare la maniacale regola del non augurare morte a nessuno. 

un PM pensa di avere il potere, invece è il suo team ad averlo. 

Anche la donna delle pulizie puo dire la sua. Se un PM ha potere allora la ditta è una dittatura oppure il PM è veramente bravo e mette tutti d'accordo (come me, e ci vogliono lacrime e sangue per impararlo).

Ora arriviamo al dunque: ci sono vari metodi di management:

 -  nella chimica usiamo spesso il concezione, basic engineering e detail engineering. 

- In informatica usano lo scrum (agile management).

- Nell'industria meccanico-automazione il classico progettazione, ordinazione, realizzazione. 

- Poi sono arrivati i costosissimi e blasatissimi metodi del six sigma e lean management. 

- Altri metodi biblici sono il kanban. 

Ce ne sono per tutti i gusti e ogni azienda decide quale vuole usare. Non sono mai riuscito a imporre un metodo diverso in un'azienda. Tutti fanno i moderni ma nessuno vuole cambiare (solita storia culi di pietra, gente che vuole andare tranquilla in pensione, a cani vecchi non insegni giochi nuovi).

La mia verità? Al di la dei metodi "moderni" che in Europa non sono mai stati presi seriamente, l'industria è talmente gestita da disadattati che, per i settori chimico e metallo/automazione, il metodo "progettazione, ordinazione, realizzazione" è il migliore. 

Punto. 

Fanculo a quelli che rompono con basic e detail eingineering. Non ha mai funzionatoper i punti che elencherò in seguito.

Quelli che fanno i ganassa "io uso six sigma" tanto perchè il corso glielo ha pagato la ditta...bene, ma guarda che sono poche le ditte che lo usano e manca sempre l'organizzazione per poi farlo funzionare in progetto (vai da un officina con il cervello da cinghiale a spiegargli tabelline, fogli di calcolo e altra carta...).

A quelli che hanno fatto un MBA per fare carriera: farete infatti carriera quindi per favore non rompete i coglioni ai PM come me che sono quelli che fanno tutto il lavoro e salvano la baracca.


Ho un progetto in corso. Il cliente mi da il suo planning: 1 mese per fare un concetto, poi basic engineering quindi facciamo i disegni e stiamo pronti a ordinare, poi detail engineering e facciamo i disegni piu precisi ed ordiniamo, costruiamo, montiamo e collaudiamo...Io ho voglia di fare lo stronzo:

"si va bene, ma perchè facciamo i disegni in due tempi? Poi i preventivi che abbiamo chiesto bisogna precisarli e costano di più. Poi nel detail engineering mettiamo tutta la fase dall'ordinazione al collaudo, a tempo pieno? Ma il team è d'accordo di farsi i prossimi 9 mesi a discutere? Non è meglio chiarire tutto nei primi 3 mesi, poi sappiamo cosa ordinare, cosa preparare e abbiamo il tempo per organizzare e gestire la mancanza di produzione nella fase di montaggio?"

Il cliente mi ha guardato come una mucca e ha detto: mi piace come ragiona. Faccia come meglio ritiene.

Un altra mia amica tutta contenta lavora con six sigma. Un giorno mi chiama tutta felice e mi raccontq che uwa lo scrum per un progetto: "sai, in pratica fai una lista di ciappini da risolvere e li tiri fuori a caso e cerchi di dare un ordine al planning"...io vado in una scuola naturalistica e mi insegnano a "danzare il mio nome".


Facciamola breve: 

- ci sono vari sistemi di gestione di progetto

- spesso le ditte funzionano benino, ma ci sono tanti ciappini che devono essere migliorati

- in una ditta che funziona al 60%, è difficile implementarne di nuovi completamente per via dei due assioni:

1. "se lo paghi poi lo metti in pratica" quindi paghi caro un esterno che ti riorganizza la baracca e ti scrive un piano di azione

2. Te lo ordina il direttore e hai le spalle parate, tutti devono fare quello che dici altrimenti vengono segati.


Per i freelance PM come me resta solo la possibilita di fare consulenza: consigliare metodi per evitare problemi e insegnare tecniche di gestione e troubleshooting.


Infatti mi succede ogni volta quando ho un cliente nuovo: arrivo, dopo 2 settimane capisco che sistema di management usano, gli presento quali problemi e bottleneck hanno (e reagiscono sempre con un "hai ragione...scusa siamo degli idioti"), io spiego cosa potrebbero fare, ci provano per 1 settimana, poi lasciano perdere perchè hanno altro da fare e io non sono pagato come consulente aziendale bensi come PM. Un anno dopo mi chiamano e chiedono se ho tempo per dargli una mano a ristrutturare la ditta. Bellissimo.


Ritagliatevi la vostra libertà pagata.