sabato 7 giugno 2025

Come fregare il prossimo o capire se ci stanno fregando - L´arte della supercazzola




Consiglio parassita nr.113: male non fare, paura non avere


Troppo spesso mi accorgo di utilizzare metodi e pratiche imparate da solo, per poi scoprire che sono strumenti affermati e confermati.

Per esempio nel 2006, fresco di universita, ho implementato il just in time, modularitá e standardizzazione in un azienda secondo quello che ritenevo logico, scoprendo qualche anno dopo che avevo "reinventato" il kaizen.


Ebbene, un paio di mesi fa sento parlare del concetto di "forca logica". Mi informo e scopro le fallaci logiche, ovvero quegli errori di logica che influenzano i ragionamenti e per cascata le decisioni.

Ecco, niente di nuovo sotto il sole, le usiamo tutti ma non sappiamo che c´é gente che ci ha studiato sopra e gli ha dato un nome.


Dato che sono pagato per fare gli interessi del mio cliente,  per il quieto vivere di entrambi devo persuaderlo a fare "come voglio io" devo fornire qualitá e finire i progetti nel meno tempo possibile e ho l´esperienza per sapere che errori evitare.


Spesso ripeto ai miei clienti che bisogna avere un attitudine costruttiva nei meeting, senza farsi trascinare sul piano personale e essere sempre "aperti e pronti alla discussione" con lo scopo di far vincere l´idea migliore. Il 90% dei meeting che seguo li scremo in automatico togliendo le fallacie e cercando con che logica di vendere il mio argomento. Una partita a scacchi mentale infinita.


Ecco un paio di classiche fallacie: usatele per tirare acqua al vostro mulino o vincere una discussione., o almeno per accorgervi qualco vi stanno tirando la supercazzola.



Fallacia ad ignorantiam: vero fino a prova contraria, quindi "ion passato i miei asini volavano, quindi credetemi che faró volare anche i vostri". Ora tocca a loro dimostrare che non ho ragione. Bugie sui bugie su bugie e forse vi salvate.


Fallacia ad verecundiam: quello che spara la supercazzola é conosciuto come esperto quindi gli crediamo. "Io ho studiato alla Bocconi quindi...Lui era direttore di una start up quindi..."


Fallacia ad hominem: la discussione viene portata sul piano personale e ci si tira la cacca addosso. Lo fanno spesso gli umpalumpa, noi manager lo evitiamo perché si arriva facilmente in zona querela. Si accompagna spesso alla "Fallacia dell'uomo di paglia", ovvero presentare la parte avversaria come un´idiota (il primo che lo fa vince) e screditarlo davanti a tutti.


Post hoc ergo propter hoc: se trombo con te poi ho l´herpes, me l´hai attaccata tu. Bisogna anche dimopstrarle le cose, ma ultimamente data l´idiocrazia crescente, questa fallacia viene presa come "grande semplificazione di un intelletto chiaro e innocente". Povero mondo.


Argomentazione ad consequentiam: "andra tutto bene, quindi facciamo cosi". Una delle supercazzole piu usate al mondo.


Generalizzazione affrettata: usare un campione minimo come base per una teoria, tipo "ho mangiato un oliva e ho vomitato tutta la notte, quindi le olive fanno male", senzia menzionare i 4 litri di birra ambrata bevuti prima di mangiare l´oliva.


Fallacie di rilevanza: inserire fumo in una discussione: informazioni inutili, possibili soluzione farlocche, tutto per sviare l´attenzione.


Fallacie di ambiguità: la supercazzola classica. Spiegare a antani che la soluzione con lo scappellamento a destra é ispettore tombale?


Fallacie di soppressione delle prove: "dimentichiamoci dei dati e improvvisiamo una genialitá basata sul nulla". Classica pubblicitá "andra tutto bene (e non vi raccontiamo gli effetti avversi che se no ci linciate in strada).


Fallacia dei costi sommersi:  questa é classica nel mio mondo lavorativo. Abbiamo investito tanto, quindi anche se il progetto non funzionerá, dobbiamo continuare a investirci.


Pendio scivoloso: "se faremo cosi moriremo tutti". Reazione a catena completamente inventata dal nulla.


Falsa dicotomia, o forca logica: ci sono solo due soluzioni, una bella una mortale. Indovinate qualce dobbiamo prendere?


Fallacia del Senso Comune: abbiamo sempre fatto cosi, fanno tutti cosi, é la moda, quindi é giusto...penso che il 90% delle religioni mondiali si basi su questa fallacia



Letto tutto? Vi torna? Siete illuminati? VI siete accorti quante volte avete avuto una discussione i cui voi o qualcun´altro ha propinato queste fallacie?


Esistono! E tanti ricercatori ci hanno scritto pagine e pagine sopra.


Ora se avete il pallino del voler vincere sempre, imparate come funzionano e memorizzate esempi pratici da usare nei meeting e tirate acqua al vostro mulino.


Benvenuti sul lato chiaro della forza.


Ritagliatevi la vostra liberta pagata.


venerdì 6 giugno 2025

L´energia che non puoi sprecare



Consiglio nr.112: pensa a un film della disney e caratterizza i personaggi con i tuoi colleghi. Prenderai tutto piú mollemente. 

Tante volte ho scritto in questo blog che non bisogna mai dare il 100% in ufficio. Massimo 80%, cosi che quando si ha bisogno una marcia in piú si ha ancora un buon margine di energia.

Stavo parlando con una cara amica di problemi personali. Lei salta fuori dicendomi:

"Quanta energia vorresti investire per ogni problema? Ancora meglio: prendiamo tre palline di energia, quante ne butti per il primo problema?"

" Io ne butto due"

"Bene, e per il secondo?"

"Io ne butto una"

"Bene, poi arriva un altro problema, quanta energia hai ancora a disposizione?"


BECCATO!


è un sistema molto semplice per sensibilizzarsi a relativizzare i problemi che ci assillano.

L´idea é di diminuire l´energia che dobbiamo consumare, poiché i problemi sono quasi tutti risolvibili e costano forse tempo e soldi, ma non devono rodere la nostra energia vitale.


Io affronto sempre i problemi con un metodo piú spirituale.

Mi immagino un problema come un cubo ruvido e scuro che mi svolazza davanti al naso.

Lo guardo, lo studio, gli do un colore, una forma, una temperatura e lui diventa sempre piú piccolo.

Lo studio da tutti i lati, trovo soluzioni, sistemi per gestirlo, lo giro e lo guardo da altri lati per scoprirne le debolezze.

Alla fine é diventato un cubetto che mi metto in tasca.


Problema risolto.


Trovo che questo metodo di affrontare i problemi non si limita solo alla vita professionale. 

Nel privato capita tutti i giorni di avere "ciappini": dall´auto da riparare ad una malattia grave.


Conosco molte persone che vanno in panico al primo problemino.

Anche io spesso, se non posso parlarne, rischio di perderci il sonno.

Questo é il secondo sistema che utilizzo per dissipare il problema: parlarne, sentire altre opinioni, scoprire come gli altri ne reagiscono e lo risolvono.

Quello che ripeto spesso ai miei colleghi Capi Progetto:

"se non sai come risolvere un problema, trova un esperto!"



Ritagliatevi la vostra libertá pagata.


giovedì 5 giugno 2025

La RACI, strumento molto utile per tante cose



Consiglio parassita nr.111: se in ditta bisogna portare le scarpe antiinfortunistiche quando si va in officina, portale tutto il giorno. Risparmi tempo nel metterle e toglierle e ti circondi di un aurea di "uomo sempre pronto" 


Classica situazione da Freelancer PM: arrivo da cliente a progetto iniziato. Devo aggiornarmi entro pochi giorni perché sono un professionista. Per lavorare ho bisogno una base quindi giù di data mining e strette di mano tanto per far vedere che sono "sociale".

Inizio a richiedere le specifiche del progetto, la timeline, il budget. Li studio ed in pochi giorni ho capito cosa dobbiamo costruire.

Continuo cercando di capire CHI-FA-COSA, chi sono i membri del team, chi sono le figure chiave, dove mi piazzerò io (PM o semi-PM).


Qui al solito mi girano un organigramma, vecchio di almeno 2 anni, in cui un paio di collaboratori non ci sono più, altri non sono mai stati interpellati ed in cui i pochi rimasti sono oberati da altri progetti che hanno perso la verve e generano solo ritardi.


Quindi che si fa per rimettere in carreggiata un progetto impolverato?


UNA BELLA RACI! (o RASCI)


Da un lato si crivono tutte le attività che bisogna fare nel progetto, dal "prendiamo un foglio di carta e schizziamo l´idea" al "progetto finito, SAT firmata, Champagne!"

Sopra si scrivono i nomi di tutti quelli che potenzialmente possono metterci becco, quindi dal PM all´ultimo dei meccanici

Poi si incrociano Attivitá/Risorsa e si decide che lettera mettere:

R = Responsabile, assegna o esegue l´attivitá

A = Accontabile, quello che ha la responsabilitá per eseguire l'attivitá

C = Consultabile: aiuta o collabora il Responsabile per lß esecuzione dellß attivitá

I = Informato: dell'esecuzione o del completamento dell´attivitá


Alcuni aggiungono una S = supporto, quello che aiuta materialmente il responsabile.


E alla fine abbiamo una bella tabellina che definisce "CHI-FA-CHE-COSA"


Traduciamo questa tabella in un organigramma e via:

abbiamo chi comanda e chi svolge le attivitá

abbiamo tagliato tanti rami secchi quindi risorse che alla fine non ci servono

• possiamo ottimizzare il team

tutti hanno chiaro con chi parlare, comnunicare, mandare email

abbiamo definito chi deve partecipare ai vari meeting (daily, weekly, montly, jour fix, tecnici, amministrativi,...)


Team di progetto ben definito, ora si parte a gestire risorse e progetto.


Ritagliatevi la vostra libertá pagata.


mercoledì 4 giugno 2025

Allevare porcellini d´India

 



Consiglio parassita nr.110: se hai una lombagine, siediti lateralmente sulla sedia appoggiando un braccio sullo schienale. Se stai dritto i muscoli si tendono e non guariscono, se tu ti siedi storto gli fai fare un altro lavoro e non fanno male. 


Ci sono ditte che si permettono tanti lussi, come coltivare un sano odio tra dipendenti e lasciandogli il tempo di costruirsi lobby per segarsi meglio le gambe a vicenda, oppure lasciare che tutti vadano spesso e volentieri in homeoffice. 

Poi ci sono quelle che offrono ai dipendenti dei corsi interni tipo inglese o software vari. Il mio cliente ha avuto un idea letale: con la scusa di dover riempire dei reattori chimici e non avendo UmpaLumpa a disposizione, chiede a tutti "chi ha voglia di darci una mano?"


Quindi prendiamo una segretaria, con i tacchi alti e le unghie lunghe.

Mettiamola in una tuta Hazmat, mettiamogli una maschera antigas.

Spieghiamogli di entrare in un laboratorio chiuso da bussole e con un cucchiaino prendere della polverina tra le piú tossiche e cancerogene del mondo e con un imbuto farla cadere dentro un reattore fino ad una certa quota.


Ma cosa puó andare storto?


Io con gli occhi sgranati, in meeting, esplodo:


"Scusate...noi prendiamo degli idioti e gli diciamo di giocare con una delle sostanze chimiche piu tossiche del mondo? Scusate, mi rettifico, non é giusto chiamarli idioti. Chiamiamoli ignoranti."


Nessuna reazione, uno balbetta qualcosa del tipo "non abbiamo personale".


Quindi facciamo una lista delle possibili cose che andranno male:

• il reattore non viene riempito correttamente

contaminazione della polvere perché si é spinto dentro anche briciole o sporcizia

ci si toglie la maschera per grattarsi e ci si contamina

non si ha il certificato medico per portare la maschera e si sviene 

non ci si cambia uscendo dal laboratorio e si contamina tutta la ditta

la polverina che cade dal cucchiaino durante le manipolazioni viene ignorata, va in terra e la si porta in giro sotto le scarpe

qualche giorno dopo a uno viene il mal di testa, viene ricoverato e non puo farci causa perché era consenziente


In pratica come se alla Boeing chiedono al portinaio "ti va di fare un volo di collaudo? To, tieni il manuale e grazie".


Ne ho parlato a lungo con dei colleghi freelance...siamo arrivati nel punto di non ritorno dove l´industria tedesca non puó che collassare.


Ritagliatevi la vostra liberta pagata.


martedì 3 giugno 2025

Morto un PM se ne fa un altro, come con i papi



 

Consiglio nr.109: se sei in un open space, piazzati su una scrivania vicino alla finestra. Quando sei stanco guardi fuori e ti distrai un poco.


Oggi confermo un assioma che vivo personalmente da una decina d´anni:

"un progetto non viene mai finito da un capo progetto"


Su circa 30 progetti eseguiti, ne ho iniziati e finiti 5.

Gli altri O li ho presi che erano gia iniziati, O li ho presi e sono scappato prima che finivano.


É successo che stamattina, prima del meeting settimanale con controllo dei punti da chiarire (Open Point List), il mio capo progetto (io sono il suo braccio destro, essendo esterno), mi confida che si é licenziato. Fra 3 mesi (o anche meno visto le vacanze arretrate) ci lascia.

BOMBA

Il progetto é un impianto in Italia, prima volta che il mio cliente vende qualcosa, per di piú all´estero in una lingua non sua.

Per complicare le cose il mio collega é indiano e parla male tedesco, quidi tutto il progetto (anche in ufficio), si fa in inglese.

In piú la ditta ha un impianto pilota per attirare gli investitori e tutte le risorse vanno li e non al nuovo impianto da vender.


Sinceramente mi sento come San Giuda, protettore delle cause perse.


Ora la grande domanda é chi sará il nuovo PM? Io? Uno che deve recuperare 2 anni in 2 mesi? Chiudiamo il progetto e mi mandano a casa? Lo devo fare io e mi stresso?


Comunque torniamo all´inizio del post.

è un bene se dalla fase OPEX/CAPEX si prende un PM, possibilmente interno e che conosce il prodotto, e lo si inserisce giá dai primi momenti nel progetto. Poi gli si fa organizzare tutto il project management, i meeting, la RASCI, Buget/Obiettivi/Timeline, poi fa tutto il controlling fino a SAT e firma il documento di cessione impianto alla produzione.


Per via di alcune variabili umane questo purtroppo non succede:

la ditta é tossica e la gente ne scappa, alto turnover dei dipendenti

il progetto é una causa persa e il PM non ha voglia di venire inculato quindi scappa (come nel caso odierno)

il progetto prende una brutta piega e il management cerca un capro espiatorio, nel PM, che viene pregato di lasciare l´azienda (mi é successo in passato)


Di solito é un insieme di questi fattori. In passato ho vissuto:

PM 1: dopo 3 mesi ha cambiato dipartimento

PM 2:  dopo 3 mesi se ne é andato da solo

PM 3: dopo 3 mesi se ne é andato da solo

PM 4: dopo 6 mesi, essendo il budget piú alto di quello pensato dai direttori, lo hanno mandato via. Dico "mandato via" perché come spiegato in post precedenti, non é facile licenziare, meglio mobbing e pagar fuori i dipendenti. 

PM 5 & 6: lavorano insieme, dopo 3 mesi vengono mandati via

PM 7: io, resisto 2anni, poi vengo mandato via (con una liquidazione da leccarsi le orecchie)

PM 8: Schnuppi, il direttore decide di fare tutto da solo e Schnuppi fa ma portavoce tra direttore, team e maestranze. Resiste 1 anno

PM 9: prende il progetto negli ultimi metri, dopo 3 mesi l´impianto é finito. Poi lo cambiano di reparto la mattina dell´inaugurazione cosi che tutti i complimenti vanno al direttore.


Ho un amica che invece riesce a finire tutti i suoi progetti, ma sono sempre 3 volti piú lunghi e 3 volte piú cari che preventivati, poiché il management cambia le carte in tavola ogni paio di mesi.


Parlando tra vari sborroni, ho notato che i PM nel tempo libero si raccontano un sacco di balle: "io ho finito un progetto con i complimenti di tutto il mondo", "Io ho finito qui", "Io ho completato la"...


Io ínvece sono un idiota PM che non finisce mai niente...eppure tutti mi vogliono.


Sapete perché mi vogliono? Perché sono un ottimo troubleshooter.


Io vengo preso da un cliente che ha un progetto che sta andando male. Inizio come PM esterno-Consulente. Poi faccio notare le mie doti da troubleshooter, risolvendo i problemi ed ottimizzando costi e tempi. Logicxamente mi nominano PM e per evitare gabole mi chiedono di fare il site manaager per seguire il progetto fino alla fine.


E mi pagano con fruscianti banconote.

E io mi diverto perchzé lo so fare bene ed adoro il mio lavoro.


P.S.: dopo qualche giono chiedo al capo dei PM cosa facciamo se il PM del mio progetto se ne va: "Tutto sotto controllo, ho un pool di 5 altri PM, appena usciti dallì Universita, molto motivati. In una settimana facciamo il passaggio di consegna...sai, con la mia esperienza, sono piìu che sufficienti".

Io da esperto ho bisogno dalle 2settimane ai 2 mesi per "capire" un progetto nuovo...ma il mio cliente ìe un fenomeno quindi siamo in una botte di ferro (sarcastico).


Ritagliatevi la vostra libertá pagata.