mercoledì 3 agosto 2011

Disgressione: perché non mi sono ancora buttato da un ponte?


Consiglio parassita nr. 65: é giusto cercare i propri limiti ma é una catastrofe se li trovi perché non potrai andare oltre.

Un paio di amici si sono sentiti preoccupati per la mia situazione. Pensando che sotto mobing la gente tende al suicidio o alla depressione gli ho dovuto spiegare che quello che mi stanno facendo in ditta é solo un asilo infantile, perché il fondo l´avevo giá sfiorato una volta e da allora non lo lasceró piú capitare.
Qui di seguito una disgressione: la mia esperienza nell´esercito.

Premessa
La mia esperienza in grigioverde: finito la scuolareclute l´Aiutante mi aveva scelto per fare il caporale. Io ho accettato con la richiesta che prima mi lasciava diventare ingegnere, poi si vedrá. Nel 2003 mi arriva una letterina dall´Esercito: dato che avrei avuto uno studio superiore mi davano la possibilità di fare la scuola di tenente/furiere/SergenteMaggiore senza passare da gradi intermedi. Ho pensato che come ingegnere, ossia quadro superiore in una ditta, sarebbe stato importante avere una “scuola di comando” al che accettai. Mi hanno fatto due giorni di esami psicotecnici...ero circondato da mongoloidi rasati a zero. Muggivano.

Un test era tipo quei videogiochi anni ´80 dove guidi su una strada dritta e devi schivare gli ostacoli: sinistra, centro, destra. Dicevano che era per controllare i riflessi psicomotori.

Mi hanno detto che ero perfetto ma non troppo da rischiare il fanatismo (?). Stavo perfettamente sulla cupola di una curva di Gauss. Mi hanno anche spiegato cos'è una curva di Gauss...momenti di preoccupato silenzio quando gli ho spiegato che studiavo ingegneria.

Dato che ci stavamo prendendo in giro a vicenda gli ho chiesto se c´era un formulario per le critiche poiché la colazione in caserma non era all´altezza.

Ho optato per Sergente Maggiore perché é il più manager dei tre: tenente impari a diventare caposquadra per i boscaioli (sudare insieme a trenta reclute, tutto di corsa, niente lavoro d´ufficio); furiere fai solo amministrazione (soldi, pasti e cucina), perfetto se poi vuoi fare la patente da ristoratore.

Sviluppo
Finita la scuola d´ingegnere, tutti i miei compagni facevano chi un annetto in Australia per l´Inglese e imparare surf, chi andava direttamente a lavorare nella ditta del padre, chi in seminario (!), chi in Sudamerica a piedi per 6 mesi a scoparsi mulatte,...tutti avevano soldi da parte e avevano bisogno di un anno sabbatico (fare un cazzo a spese dei genitori, nuovo trend giovanile che mi sta sulle palle).

Io l´anno sabbatico l´ho fatto a spese della Patria: sono diventato un manager e l´ho pagato in sangue e merda.

Dopo il diploma (settembre 2004) faccio 3 mesi in Germania per imparare il tedesco e conoscere Stella. A marzo 2005 comincio la scuola sottufficiali: bellissima Caserma dove erano tutti bimbi di 20anni sergentini o appuntati meganazisti. Sole e 30°C 12 ore al giorno. Un AiutanteSottufficiale bastardo ma giusto mi ha insegnato tutto sulla condotta, management basilare, risolvere conflitti,...adesso posso dire che mi mancava solo analisi economica poi era come fare un MBA (infatti vedo gli MBA che girano in ditta: master per 12000€ / 3anni a scuola il sabato mattina e imparano a fare le Mindmap...é l´ultimo trend degli ingegneri qui in Germania...per 100€ in piú a fine mese).

È stato un bellissimo periodo. Oltre al management l´istruzione militare era estrema: marcia dei 50km, tiro con pistola, campeggi vari e sopravvivenza! Ci hanno portato in una palude e dovevano fare il pane (mischiarlo in un sacchetto di plastica, fare una buca e cuocerlo...come negli scout! ´Na figata! Ho finito la scuola con note altissime e tutti erano fieri e contenti di me (non che ci volesse tanto...alla fine ero a militare...). È stato triste salutare i camerati a fine corso: avevamo imparato che nella vita team si riuniscono ed é normale che si sciolgono, infatti a parte uno gli altri non li ho piú sentiti. In futuro non avrei piú riso cosí in grigioverde.

Mi hanno dato un pugnale con scritto nome e grado e fa bella mostra nella "vetrina degli onori" in famiglia. Alla consegna del grado, il mio Capo mi ha stretto la mano, mi ha detto che potevo dargli del tu (unico di tutto il corso, siamo ancora buoni amici e ridiamo della vita) e mi ha detto: "Sig. Tenio, l´obiettivo di questa scuola é insegnare ad essere un buon Sergente Maggiore ed a scoprire i propri limiti. Lei ha fallito nella seconda. Lei i suoi limiti li raggiungerá difficilmente". Un monologo tipo "il Gladiatore", roba da leccargli la faccia dalla fierezza!

Poi la merda: nel 2003 avevo esplicitamente chiesto di essere messo in una caserma a 20min da casa, così sarebbe stato meno stressante cercare lavoro. Forse era meglio farsi mettere a piú al nord almeno ero a solo un paio d´orette da Stella, ma la sfiga ci vede benissimo.

Arrivo in questa caserma per fare il "pagamento grado", la parte pratica della scuola di sottufficiale superiore: devo aiutare il Sergente Maggiore Professionista della caserma facendogli via la carta e controllando le reclute a nome suo, cosí come mi avevano insegnato.

Arrivo e lui mi dice: bene, buon divertimento, io vado in vacanza e ci vediamo fra 2 mesi. In questo classeur c´é tutto quello che ti serve. Se ne va. Apro il classeur e ci sono dellle ricette. In tutte le foto c´é la contadinella con grembiule e foulard che pesta il grano.

Il capitano, una marmotta pelosa di perfiferia, con la bandiera della Patria in giardino, mi spiega che non centra un cazzo avere belle note se poi non si va d´accordo con i colleghi qui in caserma. Per andare d´accordo devo ungere le ruote a tutti: bottiglie di vino, pagare da bere, fare regali..ci eravamo presentati 3 minuti prima e già ci stavamo sul cazzo a vicenda. Il tipo era ridicolo: 1 anno più vecchio di me (ma si sentiva un 40enne), cantava a squarciagola “la canzone del sole” di Battisti in ufficio. Quando esce gli chiedo se gli piace la “musica italiana anni ´70- ´80”, mi risponde serio che a lui piace “la Buona Musica”. È stata dura non infilarmi un dito nel naso.

Gli altri colleghi erano tenentini professionisti ...bullismo senza frontiere. Mentre fumavo venivano in 3 o 4 e mi strappavano la paglia di bocca. Davanti alle reclute mi sfottevano e facevano battute (demolendomi la poca autorità che avevo, grazie bastardi!). Dei veri figli di puttana. Quelli di mezzo, caporali, sergentini e appuntati erano sbarbatelli intrisi di militarismo e fierezza tipici da recluta alla fine del corso. Se gli chiedevo aiuto mi denigravano e perdevo autoritá. Tutto si basava su mobbing, testosterone e a fare il galletto.

Una tenente brutta come un cesso si lasciava scopare da tutti sti galletti. Un giorno cominciamo una discussione sulla vita, sull´amore, sul sesso,...si dice delusa che come "italiano" non la sto ancora scopando. Gli spiego che stiamo discutendo e che non ci sto mica provando (era un mostro, anche in astinenza da caserma restava un mostro!). Mi da dell´eunuco senza balle. Lo racconta a tutta la caserma, come all´asilo, e tutti mi prendono in giro, come all´asilo, perché non me la sono fatta e ne sono innamorato, come all´asilo e il colonnello voleva farmi rapporto perché perdevo tempo dietro alle ragazze. Che bell´ambientino dopo 4 anni con ingegneri, studenti e metrosessuali. Viva la logica.

Il mio furiere era una donnicciola alta 1,15m. Di famiglia terrona (sorry per il pregiudizio). Un mostro con le gambe lunghe come le braccia (50cm) e un cranio piccolo e rotondo. Scopicchiava con gli altri ufficiali e sottufficiali superiori e immagino ci provava anche con me (ero troppo stanco per reagire a delle avanches o anche solo a capirle), ma aveva usmato che avevo la peste in caserma quindi non voleva impegolarsi. Era gentile e mi ha aiutato un po´...ma fondamentalmente era una stronzetta fatta e finita ed infatti non l´ho mai piú incrociata. Il suo obiettivo nella vita era di diventare Ispettore dell´igiene e controllare ristoranti.

In comando di compagnia avevo un esemplare di DonnaNazista fantastico: mostro tipo Platinette. Di origini tedesche, aveva imparato l´italiano grazie al suo ex, un napoletano peloso. Infatti parlava con quel gentile accento partenopeo che piace tanto ai Padani. Fiera di servire la Patria, smerdava il mio lavoro perché il suo attuale fidanzato era ach´egli SergenteMaggiore da qualche parte. L´ultimo giorno, tanto per stressarmi, mi arriva l´ordine che devo trovargli un fucile...10 Formulari da far controfirmare, andare all´arsenale e altri formulari, 2 ore per un cazzo di fucile...glielo do e mi racconta che aveva falsificato una firma per riaverlo...grazie Tenio sei un tesoro. Gli chiedo perché non l´aveva: me l´hanno ritirato perché ho problemi psichici, depressivi e mania di persecuzione....azz! Ho conosciuto un ragazzo, a cui auguro una brillante carriera di tennista. Era un ragazzo d´oro, origini jugoslave, megaintegrato, onesto, gentile, educato. Lavorava sotto sta donna Nazi che gliene faceva di tutti i colori e giornalmente lo denigrava, con il suo accento "Made in Nappoli", dandogli dello straniero di merda e augurandogli di crepare lui e tutta la sua razza. E non era la sola con certi pensieri. Proprio un bel bouquet di clichés razzisti, militaristi e subculturali nell´esercito.

Il mio controllore, AiutSuff, vecchia conoscenza della mia infanzia in valle, non era cambiato negli anni...riparatore d´automobili frustrato aveva trovato nell´esercito un sistema per farselo venir duro...un giorno mi ha chiamato nel suo ufficio per la solita chiacchierata/leccata di culo settimanale. Gli chiedo del perché ha una piccola piramide egiziana sulla scrivania (vacanze a Sharm?). Mi spiega per un quarto d´ora che é importante avere una cultura, che lui nel tempo libero si diletta di egittologia, che bisogna coltivare una sana intelligenza, che un buon classicista lo si trova anche in una caserma dell´esercito. Io annuivo restando rispettosamente serio. Mentre parlava, con la coda dell´occhio supero al sua fronte glabra e metto a fuoco quella cosa appesa sulla parete dietro la sua imponente scrivania, simbolo di Klasse & Intellighenzia: un poster di Shakira mezza nuda.

Tutti pensavano che volessi restare a lavorare in caserma come soldato professionista, quindi me ne facevano di tutti i colori. Rubavano materiale e dicevano che la mia guardia era mal organizzata, strappavano i congedi così dovevo riscriverli e farli rifirmare dal colonnello...per 3 mesi ho dormito 3 ore per notte. Ho provato i crampi di dolore alle gambe per il poco sonno. Fumavo 2 pacchetti di paglie al giorno. Da 80 ero arrivato a 73 Kg (ora sono sui 90).

Avevo come reclute dei giocatori di serie A...in 103 giorni di servizio li ho visti si e no una decina di giorni e solo per un paio d´ore...chiedo al colonnello cosa fare e lui strizza l´occhio e mi dice che va tutto bene cosí...DEVE andarmi bene cosí. Buono a sapersi: se giochi in una squadra famosa fai una scuola reclute fittizia in caserma, ti becchi i soldo, l´indennitá di perdita di guadagno e continui giornalmente a fare allenamento e prenderti salario, sponsoring e tutto. Dormi a casa e ti presenti in caserma quando ti chiamano. Quando sei in caserma non sei utilizzabile e stai in cafeteria con un catalogo delle moto Ducati a scegliere il prossimo acquisto...dovrei parlarne con un giornalista e fargli aprire un inchiesta...

A proposito, mi arrivavano anche i riservisti (non solo giocatori di serie A). Il segretario di scuola mi diceva di mandarglieli in ufficio...quando uscivano a braccetto io dovevo scrivere sul loro libretto di servizio che lavoravano per 3 settimane all´arsenale a piegare coperte e che dormivano a casa loro e non in caserma...balle: li vedevo il primo e l´ultimo giorno e tra i due facevano quello che volevano (tipo lavorare, allenamenti,...). Bella mafia. Anche loro indennitá e soldo per fare niente.

Altre reclute entrate negli annali della Deficienza , e che meritano uno spazio nella mia memoria ce ne sono tre:

a. Un negro, bisessuale, scimmia, un incrocio tra un Fantozzi e un FabrizioCorona: inutilizzabile, vittima, le prendeva da tutti e non riusciva in niente. Mi veniva a chiedere dei congedi per delle serate a Milano dove faceva il modello (frocio-di-merda). Mi ha giurato che se mi avesse incontrato in strada senza divisa mi avrebbe accoltellato. Ci siamo incontrati poi in strada e ha abbassato lo sguardo. Ho saputo che lavora a Milano ma come Trans. Ora come ora pagherei per lavorarmelo di culo.

b. Un ciccione di periferia, buzzurro, non aveva quasi finito le scuole medie e faceva il camionista per la posta, perché troppo stupido per fare il postino. Tutti gli volevano bene perché aveva raccontato la balla di avere la mamma ammalata (sua madre é amica di mio padre e sapevo benissimo che non era vero) e ogni due giorni voleva un congedo. Grasso, fronte bassa e barba incolta, idiota temerario, di quelli che se ne fregano dell´educazione e danno del tu al Re, proteggendosi dietro una buzzurritudine ereditaria, frutto di generazioni di gente che accareza amichevolmente le capre e gli da nomi di fiori. Abbiamo avuto un paio di escalation ed il meglio per tutti e due era che non ci vedessimo piú. Gli preparavo il congedo sul davanzale e lui lo ritirava. Lasciava la sua branda in ordine e andava al cesso per non rovinarmi le ispezioni. Roba dell´altro mondo in una caserma.

c. Un ex carcerato. 2 anni di riformatorio perché rubava auto, quindi il colonnello mi disse di trattarlo bene ed integrarlo. Dato che era stato scacciato da una truppa d´elite per brutta condotta era molto giú per essere finito in una sezione comando di camionisti. Gli cucio le spalline da camionista ma poi gli regalo quelle vecchie come ricordo per tirarlo su di morale. Mi ritorna il lunedi con le vecchie spalline ricucite sulla giacca! E da ancora la colpa a me che gliele ho ridate! Ci parlo spesso ed in effetti é un caso sociale, tipo contro l´autoritá e con le idee confuse, mi fa pietá, solo che ogni volta che gli racconto qualcosa di personale o cerco di aiutarlo le usa contro di me.....stronzo. Cominciamo con le gikane: lui lascia la branda sporca e io mi vendico su tutta la camerata. La cosa va in escalation ed una sera mi entra in ufficio di compagnia e come nei film si pulisce le unghie con un coltellino. Io indietreggio sulla sedia per avere piú slancio....avevo giá usmato che cercava la rissa. Entra la mia furiera e gli chiede se va tutto bene, lui risponde che voleva "farmi su come una salsiccia". Gli sorrido, la furiera lo sbatte fuori, scriviamo un rapporto, si fa 3 giorni di prigione e poi me lo mandano in un altra caserma. Lui mi aveva fatto abbastanza cagotto e spero si sia spatasciato in auto.

Le altre reclute mi hanno semplicemente deluso: in questa caserma erano tutte mammolette, autisti e sanitari, quindi disciplina minima (in confronto alla mia scuola reclute in fanteria in questa caserma avranno fatto si e no il 5% di quello che avevo subito io). Tutti giovani sui 19 anni ma ancora molto bambini, infantili, che non capivano dov´erano. Vivevano la scuola reclute come una colonia estiva. Erano tutti li per diventare autisti, non potevano bere alcool e dopo la prima uscita libera la metá torna in caserma con il 2 Promille...tutti cadevano nella mia sezione comando! Nessun interesse per niente, unica motivazione : guidare il camion. I sanitari ancora peggio: dopo ogni pranzo andavo nel boschetto dietro il mio ufficio e trovavo 3-4 reclute a fumare cannoni, gli facevo rapporto, si beccavano 3 giorni di rigore ma poi li ribeccavo a fumare una settimana dopo, frustrante! A sti giovani mancava ogni senso della disciplina e non riuscivi a fargli paura con la prigione, le multe o altro, se ne fottevano alla grande ed infatti alcuni si gratteranno per qualche annetto (patente rinviata per 5anni, migliaia di soldi di multa per vandalismo in libera uscita (graffiti), 10 che avranno dovuto farsi 6mesi di carcere per rissa dopo la scuola reclute e spaccio di droga). Poi si sveglieranno verso i 25, metteranno la testa a posto e magari diventeranno un po´ piú seri e faranno carriera. Una delusione unica questa gioventú. Le reclute migliori, quelle che, odio a parte per la funzione esercitata, mi hanno dato di piú sono stati i figli di ricchi, con una buona scuola/famiglia alle spalle ed un educazione e gentilezza fantastica o tutte le reclute di origine straniera: avevo indiani, iraqueni, albanesi di seconda generazione: gente umilissima con tanta voglia di fare e dimostrare. Il resto compatrioti uno schifo, come soldati e come futuri cittadini. Ho perso simpatia per la gente della mia regione infatti EVITO di mischiarmici quando sono a casa, ma questa é un altra storia.

Ma il clou doveva ancora arrivare: giusto per mazziarmi mi mettono come “coach” un sergente maggiore professionista. Il tipo era un vallerano, perennemente ubriaco e violento, di quelli che devono sempre toccarti e pizzicarti, come d´uopo tra Veri Uomini. Scoreggiava sempre. Aveva un diploma come “autista di veicoli pesanti”...camionista. Pensava che ero un ventenne invece avevamo la stessa etá (25). Ciccione. Puzzone: faceva il portiere in una squadra di Hockey e per una settimana ha lasciato a seccare le sue protezioni in una saletta in caserma...non ho mai odorato una cosa così acida, salata...sembrava quasi chimica. Una sera mi racconta fiero che lui si scopava sono 40enni divorziate perché era bravo a scaldarle (qualche oretta a lavorarle manualmente in preliminari)...quelle giovani gli facevano schifo perché “gocciolavano come un rubinetto”. Un altra perla di saggezza era la sua soluzione globale ai problemi dell´uomo: chiudere la valle dove abitava e imporre una guardia armata notte e giorno...l´importante era avere abbastanza bestie, perché con le bestie (mucche) avrebbero potuto vivere millenni in quella valle, come nel passato.

L´ultimo giorno ci siamo dati tutti le mani e megafalsi ci siamo salutati. Ho dovuto fare due viaggi per portare via tutto quello che ho rubato, per esempio attrezzatura completa di 5 reclute perse da qualche parte e non documentate all´arsenale.

Epilogo
Tirando le somme avevo imparato a gestire 200 persone, organizzarne la giornata, il lavoro, i pasti e l´igiene. Sapevo risolvere problemi e trovare soluzioni rapidamente. Ero diventato un capo e questo mi sarebbe servito negli anni seguenti come ingegnere in Germania. Altro che MBA. Mi hanno spinto talmente in basso con i nervi e lo stress che niente avrebbe potuto piú scalfirmi. Infatti la mia situazione odierna é una parentesi molliccia, un asilo infantile che non temo per niente. Mi costerá solo soldi e email ma non sonno. Anche per questo la mia ditta mi fa ridere: non conoscono i miei limiti e non riusciranno MAI a piegarmi come in caserma.

A livello personale, i militari-colleghi-bastardi della caserma mi hanno piegato ma non spezzato e se nella vita ci si incontra sempre due volte, prego che la prossima volta incontrerò quei pezzi di merda in ospedale, per offrirgli una fiala di morfina nei loro letti di malati terminali di cancro alle balle. Solo che non sarà morfina ma benzina in endovena che gli offriró (posso solo immaginare il dolore ai muscoli ed il senso d´impotenza dinanzi alla morte).

Rimango coerente con me stesso: il militare mi piace ma devi essere un idiota fallito se accetti di viverci dentro a tempo pieno, a vent´anni, con il rischio di rimanere uno stronzo per tutta la vita perché é quello che ti fanno diventare. Va bene come esperienza per qualche mese...per una volta nella vita fai la scala e tocchi con mano lo Stato. Non ho piú incontrato cosí tanti coglioni in una volta come in caserma.

L´esercito per me si salva per una cosa: se la vita mi mettesse i ginocchio diventerei Soldato Professionista ma senza andare all´estero. Ti becchi una bella paga, spesato con auto e cellulare, fai un cazzo tutto il giorno e al contrario del pulotto non rischi botte, coltellate o pistolettate.

Oggi sono ufficialmente licenziato dall´Esercito, essendo all´estero. Ho dato indietro gli stracci e le armi. Per tre anni ho pagato la tassa militare e ora ne sono esentato. Se un domani torno a vivere in Patria mi aspettano due cose:

1. recuperare subito i corsi di ripetizione non fatti e finire di fare i giorni di servizio (ne ho ancora 260 e me li possono chiedere fino a 51anni perché sono SottufficialeSuperiore)

2. Andare a fare la Mamma di una compagnia di beoni smotivati fancazzisti e dormire in un bunker lontano da mia moglie per qualche mese.

Ecco perché me ne sto tranquillo in Germania e non cerco ponti "per suicidi" o perché non vado in depressione.

Oscar Wilde aveva scritto: "solo dal rigagnolo si vedono le stelle"...ogni tanto ci penso e mi accorgo che tutto va bene e la gente intorno a me sono solo tubi digerenti rumorosi e ricoperti di stoffa...puntare, mirare, FUOCO! Breivik poteva semplificarlo cosí, senza star li a passare per cavaliere o martire che tanto non ci crede nessuno.

Ritagliatevi la vostra libertá pagata.

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