giovedì 17 maggio 2012

Doku soap 2: indottrinamento delle nuove generazioni, fighette e bionde


Consiglio parassita nr.79: se in ufficio hai una cucina comune, portati una vecchia moka da casa e fatti un bell´espresso ogni tanto. Perderai almeno 10min di lavoro e offrendolo puoi guadagnare punti con colleghi e  superiori.

Discutendo con un paio di colleghi, mi sono accorto di aver dimenticato altre perle di deficienza dell´universo dei doku-soap tedeschi.

Avevo dimenticato di citare alcuni tratti importanti che fanno dei doku-soap il chewingum perfetto per gli idioti di questo pianeta. 
Gli attori di queste trasmissioni non si sa da dove saltano fuori. Abitano sempre in villaggi di campagna o cittadine distanti dalla rete autostradale e che quindi nessuno conosce, visita o ci andrebbe a vivere.
Cosa spinge degli individui a sputtanarsi (anche per finta) di fronte alla propria comunitá, famiglia o cerchia di conoscenze? Boh, forse si beccano un centinaio di euro e se ne fottono di quel che pensano gli altri...non me lo spiego ma riesco a dormire lo stesso.
Il modello psicologico dei personaggi si aggira sempre sugli stessi stereotipi: il collezionista (o addirittura il Messie), che colleziona cose stupide e ne fa la sua ragione di vita. Ho visto schiere di collezionisti di trenini, walkman, stivali, statuette, tazzine e cagate varie assortite. Il Dipendente-Da-Qualcosa, che potrebbe essere il maniaco del computer, di giochi di ruolo, di sostanze, di oggetti, di hobby e che a poco a poco si distanzia dalla realtá fino a diventare un caso sociale che fa ridere e che alla gente piace vedere in TV. Ultimamente vanno forte le donne incinte, meglio se minorenni, grasse e bionde e che ignorano totalmente gli anticoncezionali.
Il collante di questi generi é sempre l´essere parte dell´Hartz-4, ovvero essere in assistenza. Questi individui, sempre piú numerosi, vengono dipinti come parassiti del sistema sociale tedesco. Disoccupati, ricevono un posto dove vivere e stanno svaccati sul divano tutto il giorno a rollare sigarette, bere caffé e lamentarsi. Sono stupidi ed ignoranti, una copia dei "rednecks-mangiapatate" americani.  
I doku-soap sono concepiti per persone semplici, quindi i temi devono essere strani ed assolutamente interessanti per il ceto basso. Famose trasmissioni raccontano la vita dell´autotrasportatore (con i suo grezzo bagaglio di stupiditá), la costruzione di qualsiasi cosa di uso comune spacciata come tecnologia (tipo "come viene prodotta la carta da cesso?") o al contrario la semplificazione di qualcosa di altamente tecnologico come se chiunque potesse costruirlo ("guarda come é facile cambiare il rotore della turbina di stabilizzazione di una piattaforma offshore con mare forza 9"), spesso il punto adrenalinico gira intorno a cose schifose (mangiare cibi strani, presenza di sporcizia e feci, temi infantili che producono una reazione istintiva di disgusto e interesse).
Sempre cercando di motivare il cervello dei telespettatori con informazioni inutili da ripetere per farsi vedere intelligente, come unitá di misura per la grandezza di qualche cosa si prende sempre ad esempio il "campo di calcio", nuovo altare del divertimento universale.
Per creare suspence arrivano a punti di ridicolaggine estrema: un cuoco che sta cuocendo una bistecca guarda nell´obiettivo e dice: "Ora bisogna fare in fretta, se non giro la bistecca finirá bruciata"....sai che suspence, ma la gente memorizza ed reimpara cose ovvie cosí per esempio ci sono meno incendi.

Goodbye Deutschland: prendono delle famiglie che ne hanno pieni i coglioni di vivere in Germania (chi perché é in assistenza, chi perché non vuole avere debiti, chi perché vuole prendere il sole e sono la maggior parte). Filmano dai preparativi in Germania fino ai primi 3-6 mesi all´estero e saltano fuori sempre gli stessi temi piatti falsi e le belle inquadrature esotiche. I figli son tristi di lasciare gli amici, poi si ritrovano all´estero circondati da gente figa ed interessante. I genitori partono con 3 container di mobilia e come prima casa all´estero hanno o un monolocale in cui non ci sta niente o una megavillona stile Berluska (giá lí ci si pone la domanda "ma come hanno fatto a organizzarsi cosí male?"). Tipicamente partono con gli ultimi soldi rimasti cosí che il viaggio é "a senso unico", una qualche decina di migliaia di euro e li spianano i primi tre mesi in assicurazioni, documenti, un catorcio di auto, burocrazia & corruzione e mangiando al ristorante mattina e sera. Il lavoro l´avevano trovato dalla Germania ma comicamente lo perdono entro un mese e devono trovarne un altro, oppure la ditta/ristorante/attivitá che volevano aprire non funziona per via di una truffa o per la differente burocrazia e dopo un paio di mesi di panico riescono a rigenerarne un´altra dello stesso tipo, ma in un posto differente, spendendo piú soldi. Ma la cosa in assoluto che piú fa ridere e che dimostra come queste storie sono inventate é che i personaggi, tedeschi di qualsiasi regione e dialetto, partono all´estero FOTTENDOSENE al cubo di non conoscere la lingua del paese di accoglienza. Tipici sono quelli che partono per Mallorca e non sanno lo spagnolo, pensando che anni e anni di emigrazione tedesca abbiano fatto diventare l´isola una succursale di Stoccarda, oppure quelli che vanno in Canada e non sanno l´inglese o ancora quelli che emigrano in Brasile senza il portoghese e via dicendo. Fanno venire i nervi a vedersi: parlano tre parole di spagnolo e pretendono di aprire un salone di parrucchiere a Bogotá...fuori dal mondo! Ogni tanto ste persone si affidano a concittadini tedeschi che giá abitano nel nuovo paese da anni e matematicamente si fanno fregare su tutta la linea. La trasmissione gioca sulla voglia del cambiamento e su quanto sia facile cambiare aria: anche se i primi mesi sono difficili perché non hai organizzato niente perché sei deficiente poi tutto si sistema e diventiamo cittadini del mondo. Niente di piú falso. Raramente presentano casi di giovani, laureati, che imparano la lingua, organizzano a puntino, emigrano e tutto va a gonfie vele. Immagino che non faccia abbastanza odiens vedere dei vincenti. Io ero uno di questi!

Goodbye Deutschland: dato che la Signora non era abbastanza figa a casa sua, decide di andare in Australia.

Auf und davon: letteralmente "su e via", l´evoluzione particolare di "Goodbye Deutschland". Seguono per qualche mese giovani che fanno Au-pair o stage all´estero, gente che molla tutto e parte su due piedi (e casualmente loro son li per filmarli...DOKU-SOAP!). Da spararsi in un ginocchio la storia stereotipatissima e anti-islamica della cicciona tedesca innamorata dell´egiziano, con cui va a vivere in Egitto e lui che velatamente fa intendere che la sta sfruttando e che se si sposeranno la relegherá in casa a cagare figli sotto il burka. Giocano un sacco sui cliché negativi degli stranieri e vendono sempre il tedesco come o il piú furbo o il piú sfortunato, ma mai il piú tontarello.

Yvonne geht für die große Liebe nach ¤gypten: Die 26-jährige Yvonne Brekalo aus Hessen hat in ¤gypten die Liebe ihres Lebens gefunden. Im Sommerurlaub 2006 hat sie ihren ägyptischen Traummann Yasser kennengelernt.
Auf nd davon: ecco la coppietta trash todesca-egiziano...se lui la vende come carne di vitello diventa milionario.

Die strengsten Eltern der Welt: hai figli ingestibili e coalizzati contro di te? La supernanni sti sta sul cazzo? Allora iscriviti alla trasmissione "I genitori piú severi del mondo". Prima filmano la famiglia in Germania con i figli che fumano in casa, sclerano, insultano e fanno i maleducati & viziati. Poi li mandano (e loro partono senza batter ciglio, mah?!) per un mesetto in un altro paese, in un altra famiglia, a fargli capire come gira il mondo se tuo padre é un colonnello. Alcuni tipi di famiglie estere presentate:
- genitori australiani, in mezzo al Bush, che allevano canguri e i neofigli devono spalarne la merda.
- genitori norvegesi, in culo a un fiordo, che allevano renne e i neofigli devono spalarne la merda.
- genitori Amish che schiavizzano i neofigli in lavori ante-rivoluzione industriale (cucire, costruire sedie e botti) e spalare merda.
- genitori tamil, senza cesso in casa, che mandano i neofigli a prendere l´acqua con le taniche a 30km di distanza, a piedi
- genitori congolesi, sempre senza cesso in casa, che oltre a mandare i neofigli a prendere l´acqua con le taniche a 30km di distanza, a piedi, li mandano al mercato a vendere l´unica capra che hanno e i neofigli perdono i soldi, affamando la neofamiglia per un anno.
La serie finisce con i neofigli che i primi giorni fanno un po i galletti, poi sbassano le ali, poi si mettono a piangere e tornano in Germania rispettosi ed educati, ringraziando Dio di avere genitori senzapalle, playstation e telefonino.
La trasmissione gioca sulle differenze culturali che fa ridere il tedesco in cannottiera sul divano ("guarda sti negri che girano nudi") e sui giovani "da prendere a sberle" che poi risultano solamente immaturi e vittime di educatori svogliati. 
Razzismo a gogó e fanculo il multikulti!

Szene aus Die strengsten Eltern der Welt
Die strengsten Eltern der Welt: da sinistra Nazi, negher, negher, troiazza, negher.

Das perfekte Promi-Dinner: il riempitivo per eccellenza. Non solo l´ennesima trasmissione sui cuochi, con cui veniamo bombardati piú volte al giorno da alcuni anni. Prendono dei VIPS sconosciuti, come attori di miniserie, cantanti anni ´90, presentatori trash e dicono a questo gruppo: "Bene coglioni, ogni sera uno di voi deve invitare gli altri a casa, preparare la tavola, cucinare qualche cosa, mangiare & bere e noi filmiamo il tutto. A fine settimana decidiamo che é stato il piú bravo". Questa la trama megacomplicata del format.
Ne salta fuori che: 1) i personaggi sono dei falliti totali, non sanno recitare e con i soldi guadagnati nella corta carriera si sono comprati una casa e vattelapesca capire come tirano avanti con il resto della vita senza lavorare 2) tutti hanno gusti mobiliari malati e kitch, tendenti al rosa fucsia o con milioni di oggetti decorativi made-in-China, niente design 3) Tutti sanno cucinare da Dio: ricette sofisticate dagli ingredienti introvabili o piatti familiari la cui realizzazione avrebbe occupato piú generazioni di massair nella stessa cucina per due giornate e che invece loro realizzano in 45min. Fantascienza pura. 4) Il padrone di casa é sempre ubriaco, cocaina o hasish. Si vede lontano un miglio che non sa cucinare niente di piú di una fetta di pane inburrata, ma lo presentano come uno chef, una persona interessante, intelligente ma ancora legato alla gente normale ed ai valori veri. 5) gli ospiti criticano gelosi tutto e tutti e cercano di vendersi per "i piú belli del mondo". Sono tutti Barbie e Ken. Si vede che vogliono tornare sulla cresta dell´onda e fanno finta di far parte di un elite immortale, invece l´orologio corre e le provano tutte per tornaare in gioco prima della vecchiaia. Vecchie capre bisessuali. 6) Non si sa mai chi vince perché l´ultima puntata cade in parallelo con "Bauern sucht Frau", che ha precedenza psicologica su un litigio culinario tra loser del piccolo schermo.  

Promi-Dinner
Das perfekte promi Dinner: vari attori di seconda mano ospitati da un pavone trans strafatto sui 50anni

Rach, der Restauranttester: sempre sull´onda della cucina, qualcuno ha pensato "perché oltre che a cucinare non inventiamo attorno una qualche sorta di automiglioramento manageriale?". Il Sig.Rach é uno degli chef piú famosi della Germania, e non solo perché é in televisione. Aveva un ristorante a Amburgo, chiuso nel 2011 perché aveva troppi soldi (ci sono stato con Stella, menú fantastico, fantasioso e delizioso, a 100€ a testa con vino, quindi neanche troppo estremo). Un Raz della cucina il Sig. Rach.
Il fil rouge della trasmissione era filmare un ristorante di merda, gestito di merda, con camerieri e cuochi di merda e sull´orlo del fallimento. Magia: arriva il sig.Rach, studia la situazione, risistema il locale, scrive un nuovo menú e fa tirar fuori le palle al proprietario. Magicamente il locale riapre e funziona e tutti sono felici e contenti. 
Carina l´idea di fondo che tocca vari temi in uno, ma si vede che per fare un episodio tirano per le lunghe tutte le discussioni, decisioni, soluzioni e lavori e che in realtá "rigenerare" un ristorante non dura piú di qualche giorno. Spesso bastava fare una doccia al cuoco e i clienti tornavano automaticamente, ma nn ci sarebbe stato abbastanza materiale per farci una trasmissione. 

Der TV-Koch besucht das Restaurant "Zapperlott" in Korschenbroich und steht vor einer großen und schwierigen Aufagbe. Hier bespricht er mit Iris Thewihsen mögliche Veränderungen, die dem Zapperlott helfen könnten. Ob er es schafft, das Geschäft wieder  in Schwung zu bringen? Heute Abend um 21.15 Uhr gibt es die Antwort auf RTL in "Rach, der Restauranttester".
Rach: il Sig.Rach sfotte apertamente una cuoca da bettola svettando la sua espressione "Non racontarmi frottole"

Germany next topmodel: avete un lanciafiamme? Bene. Quando diventeró Capo-Del-Mondo faremo una trasmissione chiamata "Brucia la topmodel". In pratica prendono una ventina di fighette, tutte bionde e magre piú una negretta (politically correct) e gli insegnano a fare la modella: camminare, fare la civetta, peccato che non fanno vedere come gli insegnano a fare pompini e dare via il culo nascondendo le lacrime. Poi le fanno sfilare ed il pubblico vota l´altare della bellezza impartendo il subdolo messaggio: fanculo se sei stupida, se sei una figa puoi fare soldi. Decadente.

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Germany next Topmodel: una carrellata di troie per ogni cliché, gusto e perversione

Daniela Katzenberger - Natürlich blond: parafrasando un film trash su una biondina che per una volta sfonda senza farsi sfondare troppo, la troietta teutonica Daniela Katzenberger continua a propinarsi come nuovo sex symbol per teenager senza etichetta. Trattasi di bionda ossigenata, con un makeup autostradale da troione bulgaro che scimmiotta Marylin Monroe. Una notte ho visto una doku-biografia su di lei, senza trucco: persona normalissima, infanzia normalissima, problemi normalissimi, solo che poi ha creato il personaggio della bionda scema. Essendo la prima dopo tanto tempo e vedendo che faceva presa si é venduta in TV e sta prendendo in giro consapevolmente mezza Germania con il suo stile alla Paris hilton per niente nascosto. La troietta quindi passa di avventura in avventura (apre un bar a Mallorca, poi fallisce, poi prova a sfondare a Hollywood, poi fallisce, poi fa la modella in Germania, poi la presentatrice, poi fanno un reality su di lei) presentando tutti i cliché sulle bionde. Guida una bella Porsche rosa, si fa guardare le tette per entrare in discoteca, flirta con un cameriere latino. Tutta minestra scaldata che ai tempi di youporn non aiuta nemmeno a trovare spunto per un perverso onanismo notturno. L´ho incontrata alla Shell, senza trucco, che pagava nervosa e scappava via su una BMW come se avesse paura di essere conosciuta e ceffonata. Mi ha fatto schifo.

Daniela Katzenberger Nat%C3%BCrlich Blond
Daniela Katzenberger: il sogno di ogni bambina. Notare gli orecchini riposa-caviglie per una missionaria piú prestante.
Teenie-Mütter: quello che va di moda ultimamente, anche fuori dai doku-soap, é la tematica delle giovani madri. La mia posizione personale si basa sull´educazione sessuale impartitami da mia madre in giovane etá con la frase storica "al giorno d´oggi, la tua generazione ha la consapevolezza di non voler restare incinta troppo giovane, perché ti rallenta la vita, e ha tutti i mezzi necessari per non restarci (incinta). Se una giovane rimane incinta é una tonta". Punto e basta. Chiaro che le nuove generazioni vogliono tutto e subito e i ritmi della maturazioni si sono velocizzati grazie agli ormoni e ai media che bombardano costantemente con lo scopo di etichettarti il piú presto possibile e chiaro che le eccezioni ci sono in ogni dove (incinta dopo uno stupro o un incesto, ma qui sono gravidanze "normali").
Infatti per fare ruttare alle masse la mitica frase "i giovani d´oggi sono tutti cazzoni e dobbiamo odiarli" non c´é tema, se non una giovane donna, sui 15anni, che si fa mettere incinta nel nome dell´hhhammore, buttando i prossimi anni di studio o di realizzazione professionale nel cesso e sputtanandosi davanti a tutti come futura madre imbranata/potenziale Hartz-4/madre-di-un-fesso. Si va dalla teen fighetta bionda che cerca di nascondere la gravidanza, alla cicciona teen fiera di diventare madre single, passando per le varie sfumature. Costanti sono: i litigi con i genitori, il nonno disoccupato, la madre ex-depressa, il padre é sempre il quattordicenne rapper+bulletto+figo della scuola, l´aver scopato fregandosene totalmente degli anticoncezionali piú basilari ed affidandosi alla statistica, il rendersi conto verso la fine della puntata di aver fatto una cazzata immane che pregiudicherá e bloccherá la propria vita per i prossimi 10anni e, dulcis in fundus, il momento in cui la giovane madre andrá presso le istituzioni per farsi accudire. Le suddette istituzioni sono sempre presentate come vecchie signore sui 55anni pronte ad occuparsi di te, a consigliarti ed a aiutarti finanziariamente e psicologicamente. Il mio commento a queste trasmissioni lo devo ad un caro amico che alcuni anni fa mi disse: "Oggi per guidare l´auto devi fare una patente, se vuoi pilotare un aereo devi fare il brevetto, se vuoi lavorare come architetto devi fare una scuola, ma per cagare figli non ci vuole nessun foglio di carta". Parole sante. Viva la libertá di poter fare le scelte istintive, ma Dio proteggici dagli idioti che vogliono aprofittarne.  

Teenie-Mütter: asocialitá varie. Notare il MuFuTi tipico in sottofondo, per far  sentire a proprio agio il pubblico-bue

Morale? 
Il doku-soap é usato anche in telegiornali, per presentare agli stupidi concetti e situazioni veloci, ma come detto all´inizio della storia questo sistema crea una sdrammatizzazione degli eventi, sdoganandoli nella normalitá e puó essere usato, con la bugia, per manipolare la conoscenza e l´equilibrio discernente delle masse di stupidi.
Certi format televisivi sono conosciuti anche in altri paesi (i vari reality per esempio), quindi in un futuro non troppo remoto avremo un collante universale fatto di trasmissioni stupide e uguali comuni in tutto il globo.
Il successo di questo tipo d´intrattenimento é basato sul presentare persone peggiori, piú sfortunate o piú stupide di quello che siamo. Se vista in un ottica psicologica, é un´arma a doppio effetto di eccezionale potenza sulle masse:
1) crea facili etichette per categorie d´individui da odiare o sfottere o in ogni caso "sottosviluppati"
2) gli individui facendo parte di queste categorie, rivedendosi in TV dimenticheranno di essere loro stesse degli etichettati e si sentiranno meglio (o sfottendo quelli in TV, o accettandosi per quegli asociali che sono, o reagendo fieri difendendo il loro status di merdosi)
3) presentare queste cose incessantemente e quotidianamente ce le fanno diventare normali. Al punto che certe cose buzzurre diventano trend e la gente li imita. Maleducazione, bastardaggine, cattiveria, stupida testardia stanno diventando le nuove linee caratteriali di una generazione di pecoroni che poco costruiranno e tanto costeranno alla minoranza che lavora e produce. "Stupido é bello!" é lo slogan e tutti a non studiare, non lavorare, non essere attivi! 

THE BIG BROTHER IS COMING, e non di certo con le sue telecamere, bensí con un sistema dittatoriale composto da 3 classi base: i pecoroni liberi di vivere male e in una libertá povera di lussi, la classe di mezzo (la piú pericolosa) che lavora e produce e deve restare schiavizzata e l´elite che comanda e vive nel lusso.
Svegliatevi ragazzi: da dieci anni ci raccontano del Grande Fratello e di Orwell e tutti credono sia un libro tipo Truman Show. La veritá é un altra: schiavizzare la classe media e togliergli il potere di cambiare le cose!

A social pyramid of the classes listed in Orwell's 1984, with Big Brother on top, and the proles at the bottom
Giusto per capirci:non siamo molto distanti dal concetto di Orwell,  scritto nel 1948...

Come difendersi da quest´idiocrazia?
Diventare un po´ piú intelligenti, non prendere per oro colato tutto quello che viene prodotto e trasmesso sui media, smettere di idealizzarsi coi VIP e in ogni caso non prenderli come dei o esempi, smettere di seguire le mode dettate da colossi economici che se ne fregano dell´estetica e della comoditá, leggere un paio di libri classici e famosi rendendosi conto che alla fine le storie piú belle sono giá state scritte, rendersi conto che ogni essere umano ha dei difetti e che con essi dovrá convivere per tutta la vita e quindi aumentare il rispetto verso gli altri e se stesso, studiare le civiltá e le persone che ci hanno preceduto per evitare i loro errori, ripetere i loro successi e migliorare le loro idee. Smettere di vivere la vita da pigri cercando la facile monotonia con il sogno di diventare un parassita sociale svaccato sul divano.

Io l´ho sempre detto: gli asiatici sono una razza superiore esono abbastanza piccoli per dormire dappertutto.

Fate come me, svegliatevi, studiate un pochino, trovatevi un bel lavoro dove si guadagna abbastanza per l´agio e che permetta di seguire il mio motto:

Ritagliatevi la vostra libertá pagata.

sabato 12 maggio 2012

Doku-soap: l´idiocrazia, le tette, la manipolazione del volgo


 Consiglio parassita nr. 78: sul lavoro, come nel privato, cerca di fare attivitá extra se non intelligenti almeno che ti diano qualche milligrammo di cultura in piú. Il cervello é un muscolo e allenarlo vuol dire diventare piú intelligenti e capaci!


Ancora un mese e il periodo di prova sará finito, poi ricominceró a guardare film sul lavoro.  Quindi per il momento ancora non ho abbastanza materiale di critica sulla nuova ditta, anzi, dato che mi trovo molto bene sará dura scartavetrare difetti su colleghi e lavoro...ma mi conosco e riusciró a strappargli i panni di dosso!
Oggi vi presento un tema a me caro: la televisione in Germania. 
L´ultimo pomeriggio passato davanti alla TV di Berlusconi é stato nel 2000. Poi ho cominciato a studiare e scaricare divx, poi sono emigrato e guardare la TV in tedesco non mi rilassava perché non capivo la lingua. Quindi l´unica TV che vedo é passandoci davanti durante le faccende domestiche o riguardandomi le chicche trash su internet e questo é sufficiente per un bel post sull´aria fritta.

Il tedesco, demonizzato dal fatto che dopotutto la tecnologia che abbiamo é sufficiente e quindi non necessitiamo di altra cultura per migliorarci, negli ultimi anni ha abbandonato l´interesse verso le cose intelligenti facendosi catturare da quelle piú stupide. Trend all´americana, sport estremi, umorismo volgare, calci nelle balle stanno facendo presa su una gioventú plasmata a trovare l´intelligente OUT e il fallito COOL. L´idiocrazia avanza in un paese dalla mentalitá lenta, che plasmata per anni e anni da media sempre piú stupidi non avrá la forza mentale di reagire e si adatterá ad una vita comoda e facile. La TV in Germania fino a pochi anni fa era culturale, poi le TV private hanno cominciato a degradare la cultura offrendo programmi freschi e format americani. Per fortuna non siamo ancora ai livelli italiani tette&culi ma ci stiamo arrivando. La televisione pubblica perde colpi e si adatta ad un pubblico di pensionati o vecchiotti. Le TV private aumentano di adepti e come target hanno il popolo-bue under-mittle class impoverito. Format televisivi tipo "grande fratello", "la fattoria", "la pupa e il secchione" ci sono anche qui e anzi ne hanno inventati ancora di piú perché il pubblico di lazzaroni ha bisogno di questo chewingum mentale (gli occhi ed in cervello masticano informazioni e le cancellano subito dopo) per passare la giornata e muoversi in risate forzate evitando le piaghe da decubito. Un rivoluzionario format tipicamente tedesco sono i doku-soap: finti documentari sui piú svariati temi fatti da attori: se non si fa attenzione la TV puó vendere realmente una bufala come veritá (e me ne accorgo spesso sentendo i colleghi raccontare la scoperta vista la sera prima, in un dou-soap, in TV). I personaggi inventati sono molto kitch, o naif, volgari o stereotipati, cosí da essere assimilabili a gente che ha solamente fatto Ie scuole medie. I doku-soap stanno diventando i nuovi spacciatori di cultura e questo é pericoloso in una societá che sta scegliendo l´oziositá come obiettivo di vita.   
Spesso usano questa tecnica anche in trasmissioni serie: piuttosto che recitare apertamente la situazione ne creano una girata in parte in presa diretta ed in parte tipo "confessionale". L´idea é quella di un´intervista piú approfondita, ma in veritá é tutto inventato. Capite perché é pericolosa questa tecnica? La gente ci crede e si fa una idea perversa della realtá!

Alcuni esempi, spacciati per reality. 

"Das Jugendgericht": una versione tedesca di "Forum" presenta noiosamente e senza pubblico un fittizio tribunale dove gente vestita di marrone o grigio annoia il volgo con racconti  di criminalitá giovanile. Un finto avvocato racconta da che parte sta la legge e il giudice decide. I momenti clou sono quando gli attori urlano e si dimenano per dare un aspetto umani e veritiero della nervositá che si vive in tribunale se accusati.

"Das Jugendgericht": Tipico personaggio stereotipato, notare le tettone volgari e la giacca da troione

"Raus auf den Messie-Chaos" é l´evoluzione del movimento di automiglioramento edilizio iniziato 10 anni fa in Germania sotto la spinta del fai-da-te all´americana (vedi "Einsatz in 4 Wände" con una cicciona arredatrice che sbarcava nel tuo monolocale e te lo riassettava a gratis facendone un attico da yuppie). Se i primi programmi insegnavano a restaurare la casa, rifare il giardino e motivavano il volgo a comprare attrezzi e materiale facendo fare soldi all´industria del fai-da-te, oggi la storia é degenerata presentando ditte specializzate che si occupano loro di restaurare e riparare. Il trash ha raggiunto una categoria di tedeschi che tutti conoscono e tutti evitano, i Messie. I Messie sono disposofobici, ovvero quegli individui che per via di disturbi mentali non riescono a buttare via niente, a tenere tutto ed a accumulare oggetti vari. In questa trasmissione vengono chiamati da parenti o amici di un Messie. La conduttrice va a casa loro e filmano tutta la merda che ha accumulato in casa, le cagatelle dei ratti, la muffa sul letto e i portaceneri stracarichi di mozziconi sul tavolo dove si mangia. Anche senza sentirne l´odore la conduttrice fa capire che la vasca da bagno piena di acqua verde fa venire da vomitare. Dopo una buona carrellata sul Messie e sul suo inferno la conduttrice decide la terapia. Mandano il Messie a dormire in una pensione e poi da uno psicologo e nel frattempo un paio di ditte gli svuotano la casa, buttano via tutto, disinfettano, restaurano e riarredano la dimora. Tutto finisce con le lacrime del Messie che torna, vede, piange non si sa se di gioia o di panico e promette che smeterá di fare l´asociale. La trasmissione gioca sul far vedere come certa gente riesce a vivere in un porcile autoindotto. 

So sah es vorher aus: Andrea Kirchner mit Kabel1-Messie-Coach Nada Castrup.
"Raus auf den Messie-Chaos": una sciora mostra come cucinare merda e scatolame su un forno elettrico, la conduttrice in camice antibatteriologico si pulisce l´indice guantato senza farsi beccare.

"Die super Nanni": dato che il Ritalin non fa bene, ci sono famiglie con figli talmente schizzati ed ingestibili o genitori talmente irresponsabili che decidono di chiamare la super-Nanni, ovvero una psicologa che studia sia i genitori sia i figli e decide che terapia di gruppo far fare alla famiglia.
Si va dal teenager che pesta ed insulta la madre (guardate il mitico "Felix" su youtube), al genitore turco con i biberon pieni di muffa, passando dal bimbo di 6 anni ingestibile che minaccia la madre cicciona e viziata di buttarsi dal balcone. Quello che ne viene fuori e che in ogni strato sociale, ricchezza, cultura ci possono essere problemi di convivenza e sia i genitori che i figli non possono sempre vivere in armonia. È propaganda pura: in Germania insegnano fin da piccoli che i genitori non ti possono tirare un ceffone o li puoi denunciare e i genitori che devono stare attenti a viziarti se no i servizi sociali mettono il naso in famiglia e ti portano via i figli. Questa trasmissione vende il sogno che una psicoterapia familiare in stile Scientology possa risolvere tutti i problemi caratteriali, logistici e edonici. Il mio commento alla fine di ogni trasmissione: a) un qualche ceffone ben piazzato ed il bimbo riga dritto b) i genitori dovrebbero preparasi e leggere un qualche libri di psicologia spicciola c) basta con questo socialismo che tutti possano avere un figlio ed educarlo: se sei un idiota irresponsabile che messagio/educazione puoi dare a tuo figlio?

RTL
"Die super-Nanny": notare il degrado sociale che deve far ridere e il tipico padre obeso con merenda in braccio. Un MuFuTi in primo piano in tinta col divano da discarica e la scoreggia smutandata della tredicenne completano il quadro grottesco.

"Bauer sucht frau": una trasmissione apice dell´idiozia tedesca dei Doku-soap. Pari ai giornali da donna-delle-pulizie come il Bild, questa trasmissione é amata da tutta la gleba con un salario sotto i 1000€ al mese. Trattasi di finti contadini che data la loro attivitá ed il vivere in campagna non riescono a trovare moglie. Una presentatrice vestita alla bavarese in mezzo a pulcini, mucche e fieno presenta questi esseri primitivi e gli propone due donne interessate alla vita in campagna. Le fanno vivere per due settimane insieme al pitecantropo e poi si sceglie se andare avanti o no. Situazioni grezze (spalare merda di vacca), stupide (la madre centenaria del contadino che parla solo dialetto e fa la caporiona) e demenziali (il contadino che masturba galline in diretta dicendo che cosí fanno piú uova) fanno parlare la gente in ogni pausa caffé.
Anche qui sento la puzza di propaganda: denigrando la cultura contadina la si ammazza e tutti dimenticano che senza di loro non ci sarebbe latte, verdure, carne etc.etc. Vogliono che rompiamo il legame Fattoria = natura = mangiare e che ci abituiamo al cibo prodotto in massa e in serie nelle fabbriche. Il contadino deve diventare una categoria per perdenti e dobbiamo prenderli in giro...molto triste e poco costruttivo.

"Bauer sucht Frau": una carrellata di stereotipi contadini. C´é l´idrocefalo, il mostro, il ciccione, lo spastico, quello con la Tourette, quello che é stufo di andare in Thailandia a scopar bambine, l´ermafrodito, quello che disegna cuori sulle mucche...

Sempre rimanendo nel campo della definizione di nuovi bersagli sociali, un´altra trasmissione che si chiama "Schwiegertochter gesucht" segue l´onda del trovare una compagna a zitelloni che vivono ancora con la madre. Presentano dei perdenti olimpionici sui 40-50 anni, brutti, asociali, che si lavano poco, disoccupati o con lavori ridicoli e cercano di accoppiarli a donne asociali, che si lavano poco e con un quoziente intellettivo minimo. Presentando questi mongoloidi come perdenti, il popolo-bue, percentualmente stupido, si sente tutto a un tratto intelligente e fiero del suo stato e vive allegramente....se non é manipolazione questa l´umorismo sta veramente messo male.

"Schwiegertochter gesucht": il perdente di turno presenta alle sue due ospiti la stanza degli ospiti (una mansarda piccola e umida in stipe Priklopil). L´essere a sinistra diventerá la sua concubina, con gioia del volgo che si gratta le palle sul divano.

"Die Autohändler": un officina gestita da due semitruffatori cafoni e buzzurri presenta situazioni quotidiane: si va dal turco che compra una vecchia mercedes e questa perde pezzi appena uscita dal garage, al giovincello che vuole comprare un auto e gli vendono un catorcio presentandoglielo come una Ferrari. La gente si diverte per via dei personaggi semplici, a loro modo vincenti (riescono a vendere un catorcio a caro prezzo fanno festa, guadagnano abbastanza per comprarsi una TV piatta, non usano l´intelligenza culturale bensí "suno furbi") e per via della cultura automobilistica di fondo, collante primordiale tra ogni tedesco, la trasmissione risulta piacevole e maschilista. La trasmissione ha avuto talmente tanto successo che hanno realizzato speciali a Mallorca (espatriati tedeschi che compravano auto da sti due truffatori) con tanto sole, tettine, bikini e spiaggia.

"Die Autohandler": sul cartello c´é scritto "Vieni a fatti inculare anche tu, cretino"

"Frauentausch": prendono due famiglie agli estremi (una ricca e una povera, una nazista e una turca, una nobile e una disoccupata) e per un mese scambiano le mogli. Situazioni tipo la ricca che organizza una cena per la famiglia povera e il capofamiglia che sclera in diretta per i soldi spesi, oppure la donna asociale che occupa i figli della famiglia bene facendoli giocare a solitario al PC e rollandosi sigarette davanti alla TV. Situazioni che creano tensione sociale e in cui automaticamente hai voglia di prendere posizione e discuterne...aria fritta.

Andreas Frauentausch Halt Stop
"Frauentausch": tipico stereotipo di asociale tedesco deforme e stupido, frutto di anni di endogamia. Se questa é la realtá dovrebbero costruire meno fabbriche e piú manicomi.

"Die Geissens": l´ultima di una serie di trasmissione con lo stesso format. Prendono una famiglia di milionari e li presentano come i piú stupidi e volgari della terra (vedi "Gli Osborne"). La famiglia in questione é composta dall´ex imprenditore diventato milionario negli anni ´90 che si é reciclato come venditore di ville a Mallorca (il sogno di ogni tedesco, non troppo distante dalla patria e con tanto sole). Si va dalla moglie scema che si vuole rifare le tette al marito che compra una fuoriserie e la demolisce dopo due minuti. La gente guarda, ride, sfotte ma soprattutto invidia quella ricchezza. Il messagio che vogliono dare é che i ricchi sono una categoria da compatire cosí che il popolino dimentica di quanto é bello avere soldi e fare un cazzo tutto il giorno. Potrebbero vendere il messagio: "ti impegni, fai soldi e migliori la tua cultura" invece no, preferiscono divertirci con "cene eleganti rovinate da cagnolini che vomitano" o "bambini ricchi ma isterici"...la nobiltá sghignazza serafica in sottofondo soppesando pesanti bicchieri di cognac in penombra.

"Die Geissens": ma che brutto essere ricchi.

"Berlin Tag und Nacht": l´evoluzione, ovvero l´incrocio tra doku-soap e reality, che si traduce in una trasmissione falsa e recitata ancora peggio del solito. Questa parla di un gruppo di giovani (una decina) che vive insieme in un megaloft nella capitale. Tra tradimenti e amori fra i vari membri del gruppo  sono scelti tra i vari stereotipi politically correct della societá tedesca di sinistra, quindi il negro, la lesbica, il campagnolo, il grafico. Tutte figure costruite a tavolino che hanno poco in comune con i veri alternativi, che mai si farebbero filmare nel loro habitat naturale e che al contrario degli attori della serie, vestirebbero piú volentieri un abito fatto da un amico designer e non certo capi di vestiario dettati dalla moda commerciale all´ingrosso del momento. 
Cercano di ricreare il telefilm "Friends" ma con note piú volgari e "realistiche". Mitica la scena del "nonno del gruppo", un muscoloso 40enne con la testa di toro, che scoperta la tresca fra sua figlia quattordicenne appena ritrovata ed il fancazzista del gruppo, lo insegue per le scale dell´ex fabbrica dove vivono e gli tipa una sventola che lo manda in coma per qualche giorno...alla gente piace.

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"Berlin Tag und Nacht": WOW MEGAESTREMO, una scena lesbica ricostruita con tanto di capelli spettinati e sfondo metropolitano...che é la butch?

Per un corretto instupidimento mediatico non dobbiamo poi dimenticare:

"Galileo": fino a un certo QI, se dici di guardare quotidianamente Galileo ti prendono per Einstein. Dopo un certo QI, se dici di guardare quotidianamente Galileo ti prendono per un mongoloide.
Galileo é una trasmisisone di novitá tecnologice, ricerca, nuovi prodotti, nuove tendenze, scienza e avventura. Tutte cose che un normale navigatore di internet sa giá due mesi prima del resto del mondo con pochi minuti di navigazione.

"Galileo": presentatore bianco innegrito per fare politically correct.

Se un paio d´anni fa questa trasmissione era composta di una decina di servizi (sui 5 minuti) in cui presentavano qualcosa seguendo un fil rouge, con un inizio e una fine, oggi "Galileo" presenta servizi banali, nascosti e incompleti che devono motivare l´idiota telespettatore ad andare sul loro sito internet per approfondire, trattandolo da "fai anche tu l´intelligente, usa internet e sorbisciti tutti i banner e le pubblicitá del web". Due perle di questa trasmisisone inutile sono: quando prendono due studenti e gli danno un prodotto da testare (tipo un ombrello antivento) e vedi sti due cretini che cercano d´organizzare dei test scientifici con materiale casalingo finendo logicamente nel noioso, e "Jumbo", un cuoco dalla stazza enorme che gira sponsorizzato per il mondo presentando ricette tipiche ed organizzando la versione gigante (l´hamburger piú grande, la paella piú grande, la frittata piú grande)...palloso e volgare. 

Jumbo: ha costruito un döner gigante, con carne di bambino Masai con le scarpe da tennis.  Un bambino piange perché Jumbo é un ingordo e non gliene da neanche un pezzetto. Anzi, poi si mangia anche il bambino che piange.

Galileo ha la funzione di vendere un briciolo d´intelligenza e di argomenti interessanti a chi ne é privo, creando situazioni grottesche a gente come me, superingegnere per grazia di Dio, che per educazione non osa ribattere alla cantonata scientifica presentata dal gommista, sentita la sera prima a "Galileo" e spacciata per sua. Suppongo che per vie traverse Galileo e compagnia bella siano finanziati dal CICAP...disinformazione di massa, neotargeting degli interessi, banalizzare la natura ed i suoi fenomeni, esaltare la tecnologia al servizio dell´umanitá...ci spatasceremo piú in fretta distruggendo quel poco di cultura che ci é rimasto. 

"DSDS": primo di una serie di target odiosi e presentati in ogni paese. Prendono dei giovani e li fanno cantare. Chi canta meglio (secondo una giuria di beceri ed il serio giudizio del pubblico-bue) vince, va in sala di registrazione e ci rompe il cazzo per il resto dell´anno con la sua hit in radio. Il trash si allarga quando oltre che a cantare i partecipanti possono presentare "quello che gli riesce meglio"...la "Corrida di Corrado" rimodernizzata. Queste trasmissioni, che tendono al canterino, insegnano ai giovanissimi che la musica é il motore dell´economia e che se sfondano nella massonica "the industry" poi diventano dei semidei. A me rompono il cazzo: meglio studiare un mestiere serio che tanto al giorno d´oggi l´arte é incomprensibile ai piú e i veri Mecenati sono stati sostituiti dagli Schiavisti.
Quello che non sopporto é come queste trasmissioni sono costruite intorno al politically correct: vince sempre quello in carrozzella, lo straniero, il disadattato, lo stereotipo. In tutta la Germania investono milioni in pubblicitá per creare "l´evento mediatico" e la derivante voglia di partecipazione. Se cercate "scuole di canto" in Germania io non ne ho trovate tante, quindi mi domando spesso da dove saltano fuori questi "talenti": autodidatti? Di famiglia canterina? Playback? Al posteriore l´ardua sentenza.

"DSDS": gioventú bruciata, o ammazzarli o mantenerli. Che bel messaggio multikulti che passano sti stronzi.

"Taff": come in ogni razza, anche in Germania il gossip fa vendere e tiene occupati. Solamente che i VIP in Germania sono tutti buzzurri ecco che in "Taff" ti vendono i VIP americani come se fossero i tuoi vicini di casa ricchi o i feudatari della cittá accanto. Senza scendere troppo in particolari, come dappertutto, te le presentano come gente semplice, che non fa un cazzo tutto il giorno e vivono nel lusso, ma che hanno problemi seri come scegliere le scarpe adatte o fingersi disturbati dai fotografi. Un bel "vaffanculo" in blocco alla categoria.

Trash che rende bene l´idea della TV spazzatura tedesca

Le varie classifiche: il weekend fanno spesso trasmissioni patchwork come "le 100 canzoni piú famose del mondo", "i 10 video piú divertenti dell´universo", "le 20 persone piú puzzolenti d´Europa" e via dicendo. Di solito certe trasmissioni vengono lasciate scorrere in sottofondo quando hai amici a casa e stai facendo vari giochi alcolici. Il finale é sempre deludente perché al primo posto vince quello o quella cosa che tutti reputano brutta o schifosa.
Non tralasciamo i giochi a quiz notturni con le conduttrici sceme e tettone, i doku-soap duri & puri sugli asociali al pomeriggio, le varie versioni tedesche di "Amici" o "Oprah Winfrey Show", la lista é lunga e non ho abbastanza balle da far cadere a terra per raccontarveli.

Documentari, reportage o servizi intelligenti stanno diventando sempre piú una raritá sui canali pubblici o privatamente gratuiti, forse per motivare il popolo ad abbonarsi ai vari "palco", "sky" e compagnia bella.
Di fatto questo trend sta distruggendo la cultura di molti individui, facendogli credere in una vita piatta che puó essere compensata guardando gente COOL sul piccolo schermo e rinforzando la propria stima riparlandone con i propri simili...ecco perché l´estremismo adrenalinico o i programmi superdemenziali vanno forte in TV e senza filtro su internet.

Stefan Raab, il re critico della TV spazzatura. Solo che fa ridere cosí tanto che alla fine fa un regalo alla manipolazione sdrammatizzando  il trash e rivendendolo come normale scatologia. Servo del potere.

Ritagliatevi la vostra libertá pagata

giovedì 3 maggio 2012

Musulmanitá europea: il fallimento del multikulti

La nuova bandiera della Germachia, dopo la balcanizzazione del Reich
Consiglio parassita nr.77: quando hai un amichevole colloquio con un potenziale islamico, finisci il tuo racconto con un bel "inshalla"...vedrai che gli fará piacere e guadagnerai punti rispetto

Alla fine della seconda guerra mondiale, la Germania era messa maluccio: le grandi cittá erano state rase al suolo dai bombardamenti alleati, l´industria demolita, i soldati della Wermacht rinchiusi. Le donne hanno dovuto per prime ricostruire gli edifici, per questo é nato il nome di Ruinenfrauen, "le donne delle rovine", che smantellavano le case bombardate e le macerie, ricostruivano gli edifici ed in generale rimettevano in ordine materialmente la Germania. Negli anni cinquanta di uomini in Germania ce n´erano sempre pochini e gli ex-soldati non avevano ancora avuto il tempo d´imparare un mestiere diverso da quello del soldato, allorché ai vertici della politica venne in mente un idea: e se prendessimo a prestito uomini da altre nazioni?
Era rinato il termine del "Gastarbeiter", il lavoratore ospite. 
Negli anni vari popoli si erano prestati a questo ruolo, proveniendo da regioni povere e senza lavoro, emigravano per alcuni mesi a fare grana all´estero. Basti pensare ai minatori italiani in Belgio...
Tanti popoli vennero a lavorare in Germania ma i turchi, grazie a un accordo tra i due paesi nel 1961, in special modo: essi vennero in massa a lavorare nelle neonate fabbriche tedesche, poi dopo 6 mesi, un anno se ne tornavano in patria con il portafoglio pieno. 
Poi peró successe quello che Max Frisch definí benissimo in una sua frase: "volevamo braccia, sono arrivati uomini".

Andiam, andiam, andiamo a lavorar...

E l´uomo si sa, é un animale sociale: i turchi cominciarono a insediarsi nei sobborghi, poi chiamarono la famiglia in Turchia e la fecero arrivare...
E qui racconto il primo aneddoto che sentíi proprio per bocca di un turco: "se in una ditta tedesca c´é un turco, lui si integra, parla tedesco e si fa accettare. Se poi ne arriva un secondo succede lo stesso. Ma quando arriva il terzo turco, allora fanno comunella, parlano in turco fra di loro, tagliano i contatti con i colleghi tedeschi e creano un gruppo compatto di stranieri lamentoni, aggressivi e rovinano l´ambiente circostante. Il turco non é capace di adeguarsi e dove trova posto ci mette un pezzo di Turchia".

Parole sante, valide per molte altre culture.


Sembra di essere a Morat, o Murten, o Morat, o Murten, o Morat, o ...
In varie cittá della Germania, come Colonia, Francoforte, Berlino e Monaco, ci sono quartieri a dominanza turca dove negozi, bar, attivitá sono praticamente solo per turchi. Alla gente che ci abita sembra di vivere come a Istambul: donne col foulard sulla testa, uomini che guardano aggressivi, nessuno parla tedesco...e questo ai legittimi Germanici non piace.
Il governo tedesco dall´inizio aveva attuato un programma chiamato familiarmente "Multikulti", ovvero formulando l´ipotesi che due razze, se messe assieme nella stesa padella, con il tempo avrebbero imparato a sopportarsi e si sarebbero finalmente miscelate fra di loro creando una societá funzionante. Purtroppo non ci hanno investito tanti soldi o energia e nel 2010 la Merkel ha ammesso il fallimento di questo progetto utopistico mandato avanti con superficialitá.


Lo dico da Svizzero: anche da noi arrivano ogni 10 anni nuovi popoli a causa di guerre, carestie o altro...la prima generazione non capisce niente, ma lavora, la seconda prova a imporre la propria cultura straniera per sentito dire" ma alla fine fallisce (intanto comunque lavora), la terza generazione é Svizzera, con un altro colore della pelle e con la casa di vacanza al paese d´origine, e lavora: voilá, questa é integrazione!
In Germania invece non ha funzionato ed ora si ritrovano con una gatta da pelare che prenderá ancora un sacco di tempo:
- quartieri a maggioranza turchi dove non si parla tedesco;
- turchi estremisti che vivono di assistenza e vorrebbero turchizzare la Germania;
- una classe di lavoratori-schiavi turchi senza speranza di uscire dal ghetto;
- dei turchi tedeschizzati che hanno veramente successo e che a poco a poco si tedeschizzano;
- minareti e moschee vicino a monumenti "europei", che ogni architetto o urbanista storcerebbe il naso;
- giovani turchi che odiano sia la Germania (perché non é la Turchia) sia la Turchia (perché quando ci vanno in vacanza vengono sfottuti dagli autoctoni). Frustrazione abballa.

Bella gente incontrabile a Jungbusch, prima o dopo un giro nella macchina degli schiaffi

Il cliché tipico del turcotedesco é:

- famiglia numerosa con a capo il patriarca, sui 70anni, ex operaio. Moglie del patriarca é una donna sul 1,60m, 120 kg, nasone all´ebrea, scura e con un neo enorme sulla faccia. Poi vengono i figli, almeno un maschio, sposato ad una figona turca che purtroppo col tempo diventerá come la mamma, lui vende automobili o disoccupato, ma gira con un Mercedes comprato a credito o con i sudati risparmi della famiglia, lei casalinga e cagafigli. Il motto "mio figlio deve vivere come un pasciá" é la regola, quindi ogni spesa per il pargolo deve essere fatta (e giú ad aprire crediti, truffare e compagnia bella) . Le altre sorelle fino ai 16 anni possono fare quello che vogliono, poi diventano donne e la fanno usmare in giro giusto il tempo che non portano il foulard, ma se si toccano la famiglia ti accoltella. Poi si sposano rumorosamente e finiscono anche loro basse, grasse e con il neo.
Un aneddoto sulla mentalitá patriarcale: Stella in gioventú ha frequentato un ragazzo turco. Questo ha cercato di fargli il lavaggio del cervello convincendola che anche se lei era nata e cresciuta in Germania, doveva ritenersi cubana e comportarsi da cubana, perché il papá di Stella era cubano. Rispetto per la famiglia! Onore per il padre! Fortunamente lei lo ha mandato affanculo ed é tornata a spillare birra.

- il turco nato in Germania fa colazione con frustrazione e nostalgia, quindi odia l´essere in Germania e pensa che il tedesco é stupido, che ne sa piú di lui e che lo comanda. Se esce da questa fase riuscirá a lavorare ed in qualche modo ad integrarsi. Se non ce la fa suderá sette camicie per comprarsi un macchinone (di solito Mercedes o BMW), una giacca di pelle falsa (vedi skai), falsi vestiti alla moda (finti jeans Armani e roba Dolce&Gabbana comprati per pochi euro in Turchia) e passerá le giornate con un suo simile ad una pompa di benzina con annesso chiosco all´aperto a parlare di auto in turco e guardare storto tutto quello che respira sperando di poter cominciare una discussione sul razzismo tedesco e su quanto lui ce l´ha duro.

- le donne turche sono bellissime, fino ai 20 anni, poi o s´introieggiano diventando simili a delle dragqueen zingare, oppure si sposano e diventano basse, grasse e col neo. Hanno nel sangue il fuoco della loro razza ed essendo indottrinate dalla famiglia su quanto é bella la Turchia sono pronte a prenderti a unghiate se appena alzi la testa (Stella ha rischiato una rissa sul tram perché un gruppetto di ragazzine turche facevano casino e lei, dopo una giornata di lavoro masacrante, gli ha intimato di stare un po´ tranquille). Con i ragazzi tedeschi non possono aver contatto, solo con i loro fusti turchi. Se un tedesco le guarda troppo si ritrova i fratelli di lei intorno e viene scacciato/pestato/conciato in malo modo.

- i papá turchi sono come i papá normali ma al cubo. Coccolano e viziano il figlio in maniera estrema. Lo educano alla turcositá, creando una base di sicurezza che si spatascerá nella realtá intorno ai 15anni diventando la frustrazione sopra descritta.

- in autostrada, viaggiando a 120 km/h, ti ritroverai davanti una Mercedes C180 di vent´anni fa, un po´ arrugginita, che viaggia comoda a 85 km/h. Quando la sorpassi e guardi dentro vedrai alla guida un patriarca, con i baffi alla Stalin e un blazer marrone, sui sedili dietro o due sedicenni col chador, o 5 magli col chador, o due sedicenni, 5 mogli (tutte col chador) piú un paio di sorridentie marmocchi tutti insieme.

- tutti i Doner Kebab sono gestiti da turchi, punto e basta.

- se stai andando a fare fare bispoccia in tram, stai sicuro che oltre ai giovani tedeschi con la birra da viaggio, quanche strafighetta e qualche adulto che torna a casa, tuoi compagni di viaggio saranno almeno un paio di giovani turchi (sui 13 anni) che si urleranno stupidate in tedesco-turco per tutto il tragitto, molestando tutto e tutti, e se appena uno gli dice qualcosa alzano la cresta e o sfottono o peggio cercano la rissa. 
Una sera io e Ossi eravamo al McDonald, dopo mezzanotte. Fila lunghissima di ubriaconi come noi in fame alcolica. Entrano tre turchetti sui 18anni, il capetto era un armadio. Con fare da raz supera direttamente la fila, guarda il commesso e gli fa: "dai su, dammi due hamburger che ne ho bisogno", poi aggiunge che ha fretta e che deve continuare a fare festa (perché lui si sente megaimportante). La fila di gente comincia ad apostrofarlo e a scazzarsi. A un idiota magro magro vicino a lui viene in mente che forse con la folla dietro le spalle puó permettersi di fargli notare il suo egoismo: "Fai la fila come tutti noi" gli dice. Il turco non lo caga nemmeno. Allora il magro fa per picchiettargli su una spalla e l´altro continua ad ignorarlo. Al decimo tentativo finalmente l´armadio ottomano si volta, lo squadra e gli chiede se ha problemi. Il magro comincia a vacillare. L´armadio si toglie la giacca, la lancia al suo sgherro, tira un cartone al magro e lo sballotta per terra. Prende gli hamburger e velocemente escono dal McDonald. Tutti rimaniamo di merda (tutti siamo cmq troppo ciocchi per non ridere). Il manager salta fuori, si rende conto dell´aggressione, degli hamburger non pagati e fa una ramanzina al commesso che fa spallucce ed ha troppa gente da servire in quel momento. Il colmo é che 5 minuti dopo siamo io e Ossi alla cassa e aspettiamo i nostri panini. Il turcone torna, si piazza dietro di me e mi chiede, come fossimo amici da tempo: -Quel coglione ha chiamato la polizia?"- No, se ne é andato strisciando come una lumaca e stará morendo fuori da qualche parte - rispondo io - "Bene". Poi si rivolge verso il commesso e gli urla "Capooooo, non hai messo il ketchup nel mio hamburgeeeeeer, ne voglio un altrooooo! Che buzzurro  cafone.

- il giovano turco guarda a TV spazzatura e vedendo una similmoda latina (che qualunque altro tedesco capirebbe che é stupida e solamente per la teatralitá della scena) e cerca di evolverla. Si hanno cosí giovincelli dalla pelle olivastra con capiglaiture alla punk-elegante, a pesce tropicale ma rasati a tigre ai lati, a rasature a zero ma con scritte tipo ghetto americano,...il massimo sono quei turchi che per fare i duri si vestono Lionsdale, non notando che solo i neonazi possono vestirsi cosí e vendendo massacrati quando sbagliano fermata di tram. Il turco si sente molto vicino all´italiano della TV di Berlusconi: fusto, prestante, donnaiolo, macho. Infatti tra i turchi dilagano le bandierine italiane sui vestiti e sulle auto.

- stai bevendo una birra sulla terrazza di un bar e senti arrivare un´auto di grossa cilindrata: Audi R8 con musica turca a balla. Due galletti con gli occhiali da sole ti guardano cafoni, sgasano e se ne vanno...tanto per fare vedere a tutti che guidano un bolide (erezioneeeeee). La veritá é un altra: 1) uno dei due ha un cugino ricco che gli ha prestato l´auto 2) l´hanno affittata per un paio d´ore 3) l´hanno rubata e fra poco saranno in prigione 4) uno dei due l´ha comprata, facendo un credito pagabile in 5000 rate o fino a che il pronipote andrá a lavorare.

- in gruppetti da 2 o 3 fanno i galletti e se cammini per strada con una figona stai sicuro che faranno il teatrino in 3 fasi. Fase uno: gli fischiano dietro, se lei non li caga Fase due: la insultano dandole della troietta stupida che non capisce niente se sta con un non-turco, Fase tre: ricominciano dalla fase uno con un´altra coppietta. Ho detto coppietta perché si sentono talmente machi e sicuri della forza del gruppo che ci rpovano con la tipa anche davanti al suo partner/marito/ragazzo...a me é capitato e per fortuna che Stella non ha reagito se no a me mi piegavano come un Bretzel (non si picchia le donne, insegna Italian Spiderman).

- in generale, vivendo ancora tutti sotto il tetto di casa del patriarca, hanno molta difficoltá  a parlare tedesco. Mangiano turco, vestono turco, guardano TV turca, ascoltano musica turca, vivono tra turchi e imparano a criticare il tedesco e a vederlo come minaccia. Ecco quindi che gli manca l´arma della parola e si esprimono con frasi dirette, aggressive e slang che fa arricciare il naso anche a me che il tedesco lo massacro ancora (ma che adoro se parlato bene e pulito).

- l´unico modello di turco che funziona é quello che capisce da subito che l´agressivitá non risolve niente, che ama la propria cultura ma la pratica a casa sua, che capisce che adeguando alcune piccole abitudini turche e qualche piccola abitudine tedesca va d´accordo con tutti. Infatti ce ne sono di gente cosí: vengono a lavorare vestiti bene, sono socievoli al punto che ti invitano da loro la domenica, vogliono migliorarsi e migliorare la loro situazione, brava gente dal potenziale enorme...e sono i primi che criticano gli altri turchi come io qui sopra, definedoli primitivi, chiusi e bloccati dala loro mancanza (abbandono) d´identitá.

La Merkel affetta un pezzo di Multikulti per poi darlo ai maiali

Ed il tedesco come la prende? Nelle regioni dell´est, ex-DDR, non c´é stata l´invasione turca quindi non sanno cosa sono. Al punto che trattano il turco come qualsiasi altro straniero.Vi lascio immaginare la mia reazione quando una cretina, a Chemnitz, ha paragonato me (Svizzero per volere del Dio dei Perfetti) ad un gastarbeite turco...
Nelle altre regioni, specialmente quelle industriale (Triangolo Tecnologico e Bacino della Ruhr), dove i turchi hanno invaso in massa, il tedesco odia il turco per le varie ragioni sopra elencate. Purtroppo con la fine del nazismo e il lavaggio culturale fino al buonismo ed al contrappasso culturale "per aver bruciamo gli ebrei, ora per 1000 anni dobbiamo fingerci buoni" ha dovuto accettare di viverci assieme, ma cerca sempre di far capire, senza speranza, che c´era prima lui. Il turco magari la vince sul momento proponendo una condotta aggressiva e con tutta la famiglia urlante al seguito (tipo a Napoli), ma il tedesco ha famiglia ricca e con il tempo costruisce barriere economiche isolando il turco come i bianchi nordamericani hanno fatto con gli afroamericani: contryclubs, ghetti,... il turco, nella sua tendenza all´allargarsi socialmente, non ha abbastanza soldi e va a vivere relegato nei palazzoni popolari generando focolai di frustrazione e odio e la spirale ricomincia...ecco perché il multikulti tanto sbandierato non ha funzionato!
Altri popoli vivono in Germania e si adattano bene, vedi italiani, africani e asiatici, o si chiudono ermeticamente non rompendo le balle a nessuno (americani e comunitá russa
per esempio). I turchi no, non l´hanno ancora capita ed il tedesco é troppo impaurito per spiegargliela.
Riguardo alla religione, ho intuito che la musulmanitá turca in Germania é simile a quella iraniana pre-rivoluzione. Dato che i turchi espatriati provenivano dal ceto povero in Turchia, mancando l´imam di turno a tenerli a freno hanno allentato un po´ le redini e le regole religiose e si sono fatti abituare dai peccati materiali della perversa cultura europea. I turchi si presentano come musulmani ma non ne fanno tanta pubblicitá. Bevono alcolici, vanno volentieri a donne e scopicchiano come ricci...fino al matrimonio poi si dedicano anima e corpo alla famiglia. Un aneddoto é la frase di un comico turco-tedesco: la Germania é il paradiso dei turchi perché ci sono donne. In turchia ci sono solo madri o spose.
Mai visto un turco pregare o rompere le scatole sull´Islam, spesso ne ho sentiti criticare la Chiesa, ma solo per creare tensione sociale o cercare rissa. Ne deduco che da bravi mediterranei vivono la religione solo per tradizione e con rispetto, ma non ne sono integralisti.
Infatti in Germania mi ha sconcertato che la propaganda mediatica contro l´islam non prende mai in considerazione la comunitá turca, bensí quelle minoranze scarse di nordafricani (egiziani, tunisini) o arabi (iracheni, pakistani).

Bülent Ceylan, un comico turcotedesco divertente come un dito nel culo col la sabbia, che ha vinto un premio per l´integrazione, disintegrando 50 anni di multikulti pagato con le nostre tasse. Viva il popolo tonto

Soluzioni per il futuro:
Prima di tutto un iniezione di cultura e apertura mentale ai turchi. Dato che i tedeschi rispettano i lavoratori, di qualsiasi razza siano, i turchi devono rivendersi per quello che erano originariamente: lavoratori. I turchi devono smetterla di cercare di creare con tutte le loro forze una "Turchia in  Germania", una Turchia fittiza che si é fermata ai tempi dei loro patriarchi (e per questo motivo vengono spesso sfottuti anche in patria). Una iniezione di apertura anche ai tedeschi, che comincino ad interesarsi un po´di piú alla cultura turca, senza fermarsi al Kebab e all´Hashisha.
Per secondo il governo tedesco dovrebbe tirarsi su le maniche e organizzare un po´ piú seriamente un programma d´integrazione, basato su comuni esercizi di rispetto tra le varie comunitá, a cominciare dall´asilo. Basta con quelle serie TV (Cobra11) dove i due poliziotti turco e tedesco vanno d´amore & d´accordo e fanculo i pregiudizi, o fare vincere un cantante turco su DSDS (politically correct) o ancora premiare un comico tedescoturco con un premio per l´integrazione: sono tutte tecniche che calmano il tedesco ma che fomentano il razzismo tra i turchi falliti e i turchi vincenti.
Per terzo il turco dovrebbe occidentalizzarsi un po´ e smettere di vedere il tedesco come "maiale mollaccione senza rispetto per se stesso" e la donna tedesca come "cosa da scopare e fargli sentire il turco dentro". Da parte sua il tedesco dovrebbe capire che il turco non é solo parole ma che se istruito a dovere lavora da far paura e che le sue tradizioni sono divertenti e optano per la socialitá non solo della famiglia ma bensí anche del vicinato. Il tedesco dovrebbe vedere la donna turca come un tipo di femminilitá persa in Europa, fatta di rispetto per la famiglia, dovere verso il marito e i figli, stabilitá sul lungo termine (nonché bellezza e fantasia araba nell´intimitá della coppia) e smetterla di fissarsi sullo stereotipo della bionda scema.

Ecco, almeno ho finito questo post potenzialmente razzista con una nota costruttiva.

Ritagliatevi la vostra libertá pagata, o in turco: Ödediği özgürlük kenara