domenica 8 settembre 2013

Achema 2012: gnocca, birra e dinosauri


Consiglio parassita nr.82: se hai un ufficio tuo, con spazio per due persone, fai mettere al posto del tuo potenziale collega un vecchio plotter o roba che dovrebbe andare in cantina. Per la legge della longevitá a nessuno verrá piú in mente che il tuo ufficio é per due persone e dormirai tranquillo.

Periodo maggio-giugno 2012, la mia prima macchina é finita senza problemi e decidiamo una cosa bella: la facciamo laccare, ci costruiamo intorno un supporto (anch´esso laccato) e la esponiamo all´Achema di Francoforte (la piú grande fiera tedesca per l´industria chimica ed affini).
Questo mi regala alcune importanti perle di parassitaggio quali:
- andare in visita al fornitore per controllare la verniciatura, giornate intere a pedere tempo discutendo di quanto tiene la lacca, se tiene alle unghiate, se c´é un sitema per riparare i graffi e cagate del genere (il fornitore é a 3 ore da noi, quindi dormitone in macchina mentre il collega guida).
- discutere con l´idiota che ci costruisce lo stand per la fiera (tipicamente un designer che in digitale ci presenta il nuovo stadio olimpico, poi in pratica ci costruisce una pensilina)
- andare all´Achema prima dell´apertura a perdere tempo curiosando fra i vari stand in costruzione (piú visita della cittá, piú scroccare cibo e bibite grazie alla tessera "logistik", piú chiacchierare con gli asiatici dello stand vicino che parlano francese e non conoscono la Germania)

Oltre alla mia macchina decidiamo di presentare anche una piccola lab plant in vetro.
Colpo di genio: da tempo mi ero chiesto se le nuove lampadine a led (made in China) che cambiano colore col telecomando erano valide. 1 + 1 e ne parlo al direttore: cosa ne pensa se dietro la lab plant ne mettiamo un paio di questi spot cosicché il vetro diventa colorato?
"Ci provi e mi stupisca" mi dice lui.
Comando gli spot, qualche metro di cavo, una presa e l´interruttore. In mezz´ora monto il tutto e l´effetto é logicamente bello.
Alla fiera abbiamo cosí un acchiappa curiosi che, come falene, sono attirati dalla nostra macchina in vetro che cambia colore.
Niente di piú facile. Sono felice per la straleccata ma anche deluso dai miei colleghi che non ci erano mai arrivati.
Prima dell´apertura dell´Achema come ho detto vado a controlare la costruzione dello stand e noto quante ditte girano intorno alla preparazione: elettricisti, falegnami, stuccatori, pittori,...un puttanaio di gente che costruisce stand che durano una settimana e poi vengono gentilmente buttati via. Tonnelate di vetro, legno, carta, pittura, cavi elettrici giusto per un paio di giorni e neanche reciclati, semplicemente buttati nella spazzatura...fanculo il consumismo.

La fiera apre e mandiamo i nostri venditori in blocco, in giacca e cravatta a cercare di acchiappare clienti ed incontrare quelli conosciuti. Il giovedí vado finalmente anchio a visitare la fiera nel suo totale.
Decido di spostarmi con mezzi pubblici, cosa che odio, quindi guido fino a una stazioncina, prendo il trenino, scendo, prendo l´S-Bahn fino a Francoforte, cammino fino alla fiera.
Enorme, la fiera di Francoforte é un villaggio a se, come la fiera di Milano: tanti edifici, parcheggi enormi, buvette e ristori dappertutto, giardini per sciallarsi e per fortuna tanto tanto sole.
Vado subito a visitare il nostro stand e ricevo dalla mia segretaria un quintale di Weißwürstchen con senape dolce (mi ha letteralmente ingozzato tra coccole e cibo) e comincio il ravanamento di palle. Giro per gli stand, curioso, faccio foto, prendo qualche info utile per costruzioni future, visito i fornitori leccaculo, cerco di rubare penne e gadget per Stella e come pianificato mi imbosco per un paio d´ore a giocare con il mio nuovo balocco: tablet Motorola Xoom2.
Bell´aggeggio, concorrenziale all´Ipad per via della miniSD impiantabile che aumenta la memoria. Chiedo come funziona il wifi e per SMS mi arriva un codice. Lo attivo e comincio a navigare e testare le varie potenzialitá dell´aggeggio. Non ne rimango deluso.
Mentre navigo con la coda dell´occhio osservo la gente che passeggia...madonna quanta gnocca! Se ne vedono di tutti i tipi e la cosa piú accattivante e che tutti cercano di sudare professionalitá da tutti i pori...ma sono l´unico parassita aziendale su questa terra?
Si va dalla studentessa in stile manga alla matrona bionda tedesca, ambedue rigorosamente in tailleur. Milf a vagonate (tipicamente segretarie/amanti del padrone della ditta), couguars (mogli del padrone), trentenni magre e tirate in carriera che ricordano il film "secretary"...meglio che smetto perché sono nel blog sbagliato. Comunque un bel vedere, dopo tanta gnocca da bettola.

Nel tardo pomeriggio torno allo stand ed incontro il direttore, che malignamente mi dirotta verso i nostri capifiliale italiani e svizzeri...ci parlo per un po´ poi scampano.
Arriva la Troia, ovvero la venditrice peperino scassacazzi che giá non posso piú vedere, ma dato che é amata da tutti per via del suo penetrante e sforzato buon umore devo leccare anchio. Mi stralecca per la superidea degli spot e parlandone col direttore mi fotte in tre fasi: prima mi lode per la bella trovata, poi la neutralizza notandola in altri stand ed infine la propone per le nostre fiere future. Taaaaaaac, l´idea ora é sua. Stronza. E per finirmi nell´ego una cosa che non mi aspettavo. Mentre un collega mi chiede di cambiargli 20€, lei vedendo il mio portafoglio aperto arriva con gli occhi da cane bastonato e mi chiede un prestito di 10€. Glieli dó e mai piú li rivedró...ormai sono un gentleman e per 10€ chissenefrega, ma proprio perché sono un gentleman e la promessa é sacrá mi roderó il fegato per alcuni mesi pensando di aver regalato 10€ ad una stronza che neanche sopporto.

Verso le 1700 arriva anche il mio capo e capocapo per la cena. Genialata!
Un nostro fornitore (a cui compriamo apparecchiature per mezzo milione di € l´anno), ci invita a cena. Suddetta cena é organizzata al museo di storia naturale di Francoforte quindi ci troviamo ad aperitivare sotto scheletri di dinosauro e a cenare nela sala dei cetacei contornati da balene, ossa di narvali e delfini vari. In un angolo due mammuth ci puntano le zanne ricurve.
Aperitivo obbligatoriamente a base di birra, in boccali da mezzo...fornitori, clienti, tutti belli ciocchi dalla stanchezza e dal bere a stomaco vuoto. Si sente persino ruttare. Donne sui 40-50 in décolleté che ocheggiano con perfetti sconosciuti: cosí sarebbe il mondo se i nazisti avessero vnto la guerra.
Cibo eccellente con buffet di varie regioni del mondo cucinato live da cuochi in guanti bianchi, musica jazz live, tutti vestiti bene e luci abbassate.
Il capocapo continua a ripetere il ritornello che staimo mangiando nella piú bella location del mondo...non nego che ha il suo fascino, ma dopotutto siamo seduto a tavoli smontabili e non in poltrone da ristorante...

Il collega Hammer s´impegna da subito a tampinare una milf vicina di posto e dopo un oretta passata a lavorarla gli chiede: "ma tuo marito lo sa che sei strasimpatica (ancora due bicchieri e ti sfondo)?" - al che lei risponde: "non lo so, chiediglielo tu, é il tipo in faccia a te". Tutti ci giriamo e notiamo un tipo rattrappito con la faccia grigia e tirata che accenna un sorriso tra un attacco di bile e l´altro per colpa di sua moglie vacca. Il collega Hammer, giá alticcio, gli ride direttamente in faccia.

Tutto bene a parte una cameriera da gasare: sfoggio per l´occasione una camicia bianca fatta su misura (yourtaylor.de). Mentre sparecchia il dessert mi lascia cadere sulla schiena un cucchiaio sporco di gelato al lampone. M´incazzo, chiedo cosa si fa adesso e sta befana mi parla in inglese...dopo 10 min passati a pensare al da farsi mi alzo e fanculo, cerco il manager del catering che educatamente mi da carta da visita e mi dice di mandargli la fattura della tintoria...eccheccazzo, la prossima volta insegnagli ai tuoi schiavi a gestire certe situazioni, non risparmiare prendendo immigrate troie e studenti rincoglioniti.

Dopocena finiamo di nuovo tutti nella hall, sotto scheletri di dinosauri, a vedere una partita di calcio. Birra gratis e tutti ci ingozziamo. Si cerca di socializzare ma alla fine siamo tutti li per scroccare e tipicamente i tedeschi, complice in calcio, la birra ed il tuttogratis, diventano piú e piú rumorosi e comincio ad avere voglia di tornare a casa.

Per falsa amicizia e leccaculismo decido di tornare con i due colleghi elettricisti. Il treno é alle 23:30, dal museo dobbiamo camminare 15min. I due giá ciucchi tirano tirano tirano e alle 23:20 schiodiamo. Mi tranquillizzano dicendo che di treni ne passano ogni mezz´ora. Arriviamo in stazione e di treni non ce ne sono piú...prendiamo l´S-Bahn alle 02:00, poi taxy fino alla stazioncina di partenza, poi auto e alle 04:00 sono finalmente a casa. Fanculo ai colleghi elettricisti: tutti uguali, non ci sará mai pace all´eterna lotta meccanica-elettronica.

Morale: bella giornata a vedere cose nuove e soprattutto a conoscere piú profondamente i colleghi. La cena al museo entra a far parte del mio patrimonio culturale e di cafonaggine. tanta gnocca "vedere, non toccare", idee piú chiare sulla gerarchia interna, sul cosa fare, osare, evitare in ditta.

Ritagliatevi la vostra libertá pagata.

lunedì 15 aprile 2013

Due anni che Vik non c´é piú

Per Vittorio Arrigoni, grande blogger, che mi ha informato, tenuto compagnia e fatto pensare che le ingiustizie ci sono anche quando non se ne parla e mi ha illuminato su quel carcere a cielo aperto che é Gaza. Assassinato due anni fa ma entrato nei limbo dei martiri che mai dimenticheró.



Restiamo umani.

domenica 24 marzo 2013

Il ritorno del porco


Consiglio parassita nr.81: ogni 6 mesi domandati dove potresti lavorare per un salario migliore, per un ambiente migliore, per una vita migliore, poi decidi freddamente se hai le palle per cambiare. 

Wow, quasi un anno che non passo di qua a sfogarmi, ma il motivo é semplice: ho avuto un periodo che definire di merda é poco. Roba privata, che a febbraio 2013 si é sistemata. Voglio dire un paio di cose positive, poi comincio a criticare anche questa ditta:
1) Sono diventato felicemente papá
2) Non faccio piú ore e ore di autostrada casa-lavoro
3) Ho un magnifico appartamento di 130m² vicino a Francoforte
4) Guadagno bene e mi concedo tanti piccoli lussi (tipo lasciare Stella a casa a fare la casalinga)
5) I soldi delle stock-option sono arrivati: +29000€ in banca

Il resto é buffo.

Il 2012 ho lavorato veramente bene ed imparato tanto: una bella macchinona per Singapore, un paio di apparecchiature per Spagna, Germania e Svezia, la fiera di Francoforte (Achema) ove ho folgorato tutti con l´idea semplicissima di piazzare degli spot LED colorati dietro a delle colonne di vetro delle macchine par dare un effetto magico e per finire un bel progettone per l´Italia che é partito in camion questo venerdí. Ora faccio un apparecchiatura per la Danimarca poi si vedrá. Di lavoro ne ho avuto parecchio, ma mai ho fatto ore in piú o straordinari.

Per motivi personali ho fatto un sacco di assenze, ho lavorato in media dalle 0800 alle 1615, quindi in totale, tolte la pausa pranzo (non pagata) e le varie pausette cesso, sigarette, chiacchiere le 40 ore di lavoro contrattuali erano piuttosto 40 ore di "presenza" in ditta...effettivo avró lavorato sulle 5 ore al giorno. Tanto tanto internet, tanti film (il mio ufficio personale mi permette questo ed altro, tipo la pennichella a porte chiuse). Che porco che sono.
I colleghi megaamicali: tutti a chiedere come va, se avevo bisogno d´aiuto, portavo e portavano torte, biscotti, panini, si festeggiava. Ogni tanto birrette al venerdí sera fuori dall´officina.

Purtroppo tutto é andato bene fino a settembre. Poi sono successe due cose.
La prima é che la macchinona disegnata dal mio capo si é rivelata una baracca mostruosa, che non funzionava dal cliente per via che il GEGNO ha sbagliato a dimensionare degli scambiatori di calore: 3 mesi in pausa e noi a pagare la penale al cliente.
La seconda é che il CaroDirettore, tanto amato da me ma non dagli altri, era troppo preso dalle statistiche e dalla perfezione del prodotto, che si é dimenticato di controllarne la qualitá...deficit di 7 milioni su 13 desiderati. Direttore RAUS, casa madre che entra con passo hitleriano e ci racconta che non licenziano nessuno ma che un DirettoreAdInterim arriva e fa ordine...
Niente Bonus, niente aumento, niente piú ambiente amicale in ditta.

Ma ora vi racconto con calma qualche aneddoto.

Ritagliatevi la vostra libertá pagata.