sabato 30 maggio 2009

Trabbi mon amour


Oggi ho fatto un giretto con la mia Trabant 601.

Tanti ne conoscono i difetti e la prendono in giro, ma per una nazione é stato l´unico mezzo di trasporto libero e famigliare.
Nella scomparsa DDR ogni "compagno" poteva mettersi in fila e comprarne una, pagandola a rate, e ricevendola tra i 10 e i 15 anni dopo. Varie storie raccontano di padri che ne hanno comprata una alla nascita del figlio, ricevendola quando il figlio era maggiorenne.
La produzione era veramente povera. Non avendo acciaio a sufficienza, la carrozzeria é realizzata in Duroplast (fibra e materie plastiche compresse a caldo. Il motore piú piccolo e semplice possibile é un due tempi a miscela (peró potente: 26PS) quindi con meno pezzi in movimento che con un quattro-tempi.
Piccolissima in spazio, mal isolata da vento-pioggia e un rumoremotore rintronante, ha tutto da invidiare ad una normale monovolume come twingo, punto o golf.

Bisogna essere un amatore per accettare i compromessi di questi giocattoloni.#I comandi sono ridotti al minimo: gas-freni-frizione, marcie sul volante, luci, tergicristalli e antinebbia. Tutto il resto é manuale o inesistente. Solitamente ogni 200Kw si ferma e devi guardarci dietro, ma il resto del tempo é uno spasso.

Oggi la Trabant é qualcosa d´interessante. I giovani non la disdegnano e quando se ne incontra una per strada tutti la guardano, sorridono e dicono "Trabi!". Come la Vespa, la 500 e la mini, graziea gli amatori é diventata un cult.

Ci salgo, apro il rubinetto della benzina e giro la chiave. Dietro di me una nuvola bluastra di gas di scarico avvolge il tutto. per i prossimi 5 minuti sará cosí, fintanto che la marmitta non sará in temperatura. Il rumore é quello di un biplano, ma piú acuto.

parto e giá dai primi metri mi rendo conto di tutte le rifiniture della strada, grazie allo sterzo diretto ed alle ammortizzazioni molto rigide.

Faccio un giro in campagna e rido superando i ciclisti e vedendoli inpestati dai miei fumi nello specchietto retrovisore.
La radio riesco a sentirla solo hai semafori, col motore al minimo.

Ma poi mi gusto il girovagare per le stradine di campagna, col motore che fa le fusa e lo sterzo megasensibile.
Penso a quelli che l´hanno progettata ed a tutti i compromessi economico-politici che c´erano in gioco. Penso a quel genio che é riuscito a copiare e ridimensionare un design vincente da cadillac su quest´automobilina. penso a tutti quelli che facevano 5-6 ore di Trabant per andare in estate al mare del nord. Penso....ed il motore si ferma, perché la riserva entra in gioco girando il rubinetto della benzina, come sul Ciao.

La posteggio, controllo tre o quattro cosette per manutenzione e la chiudo.

Alla prossima, mia celeste, rombante, fumosa Rennpappe.

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