lunedì 3 febbraio 2020

La ditta che non vuole dipendenti



Consiglio parassita nr.98: nella borsa dell´ufficio, tieni sempre:
- medicine (aspirina, AlkaSeltzer,Iboprofeno, cerotti,...
- fazzoletti
- ombrello
- caricatore, cavi USB e akkupack
- penna, matita e blocco notes
- coltellino multiuso


Ma come dimenticare la mia stronza della disoccupazione:
"Tenio, il suo tedesco forse non é abbastanza buono, lo si vede dagli errorini che ha fatto nel suo curriculum, quindi dato che io non sono tenuta a correggerlo e che neanche al corso di tedesco devono correggerlo, cazzi suoi. Ma potrebbe partecipare ad un corso di motivazione personale"
Dai dai dai, l´ho sempre sognato:

mi passa un buono per 8 ore da un coach motivazionale.
Ufficio in zona post industriale, quei classici palazzoni con le pareti in cemento armato decorate con quelle pianelle di aggregato cemento-sassolini. Interni con soffitti gialli dal fumo, quando in ufficio si poteva ancora fumare (alla faccia del fumo passivo).
Il mio coach: nato a Praga, cresciuto in Germania, enorme, peloso con i capelli lunghi e occhiali alla John Lennon. Un brozzone.
Mi spiega che l´obiettivo non dev´essere prendere il primo lavoro che capita, ma saper scegliere e rinunciare se il lavoro offerto non mi aggrada...si, ok, ma tengo famiglia e anche se prendo in primo che capita non é che ci devo stare fino alla pensione...
Poi mi chiede cosa é importante per me in un lavoro, mi fa leggere una lista di valori (fedeltá, accettanza, riconoscimento,...) e mi dice di sceglierne 5, poi mi smerda dicendo che dovevo sceglierli tutti perché l´essere umano vive di valori se no si demoralizza.
Ecco, 8 ore di questi esercizietti per capire la Veritá...buono che era pagato dalla disoccupazione...se qualcuno ha interesse scrivo un post apposito con il riassunto del coach.

Fazit: ne esco molto motivato e scrivo una bella lettera di candidatura, un poco arrogante ma che desta l´interesse. 

Passano i mesi, arrivo a 100 candidature, di cui il 20% finisce in colloquio e l´80% non mi vuole:

- fino a fine marzo c´erano solo posti per testare il mercato, poiché le ditte chiudevano l´anno fiscale e non avevano ancora definito il budget per il nuovo personale da acquisire
- da marzo a luglio tutti a cercare l´esperto, tutti con fare faccente e la puzza sotto il naso per la serie "possiamo scegliere chi vogliamo quindi se non troviamo il migliore fa niente, aspetteremo"
- luglio: tutti in vacanza, non si muove niente,produzione bloccata
- agosto: tutti tornano dalle vacanze, i contratti stagnano e vanno in panico che forse non riusciranno a finirli per la fine dell´anno. Di corsa a cercare risorse e non sono piú tanto sbruffoni

Finalmente il periodo giusto?

Ritagliatevi la vostra libertá pagata!

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